Reggio Emilia, invecchiare…con arte: se ne parla al ‘Martedì della LUC’

REGGIO EMILIA – Se la prevenzione, se l’alimentazione consapevole sono fondamentali per favorire e migliorare la salute e il benessere psicofisico delle persone, c’è un altro ambito – quello delle arti e della cultura –  che concorre a migliorare la salute e il benessere, come ormai rilevano le sempre più numerose evidenze scientifiche. Sarà il tema del terzo appuntamento, martedì  23 aprile in aula magna Manodori a Palazzo Dossetti, del ciclo su Cultura Salute e benessere promosso dalla LUC, in collaborazione con Unimore e Farmacie Comunali Riunite. Relatrice la sociologa Elisabetta Donati, docente di sociologia presso l’Università degli Studi di Torino che si occupa, tra i molti ambiti di ricerca, del fenomeno dell’invecchiamento e della cultura della longevità, affiancata da Sara Uboldi, ricercatrice di Unimore e del CNR, che si occupa della relazione virtuosa tra cultura, salute e benessere, in particolare sulle persone fragili.

Esiste ormai una solida base di conoscenze ed evidenze del contributo della cultura, delle arti e della danza nell’ambito della prevenzione delle malattie e della promozione della salute e del benessere per tutti, e della capacità di generare / rigenerare una coesione sociale, messa ancora più in crisi in questi anni dal trauma post-pandemico. In una società, poi, in cui è sempre maggiore e generalizzata la longevità delle persone, con la conseguente mutazione della struttura demografica, sociale ed economica, diventa ancora più rilevante il tema della promozione della salute per migliorare la qualità della vita man mano che le persone invecchiano, trasformando l’invecchiamento da passivo in attivo. Come? Offrendo delle opportunità di partecipazione a esperienze creative, a percorsi di apprendimento continuo, a forme di volontariato culturale e sociale …, ma prima di tutto adottando un modello mentale per rimuovere ostacoli e pregiudizi nei confronti dell’età anziana e per ripensare a tutte le età in una prospettiva multigenerazionale.

“Invecchiare Con ….Arte” è il titolo dell’intervento di Elisabetta Donati che, martedì 23 aprile,  proporrà riflessioni sulla cultura della longevità, a partire da due esperienze culturali realizzate dalla Fondazione Ravasi Garzanti di Milano, di cui è segretaria scientifica,  in partnership con due importanti istituzioni culturali: la rassegna teatrale “La grande età” avviata nel 2022 con il Teatro Franco Parenti di Milano e l’articolato progetto  “OverDance” della Fondazione Nazionale  della Danza Aterballetto di Reggio Emilia, in cui è coinvolta anche la LUC con due laboratori per non danzatori over 50/60, “Alla ricerca del gesto perduto”, condotti dal coreografo Arturo Cannistrà, fin dal 2018. Su questa esperienza, in particolare, interverrà Sara Uboldi , che ha seguito  questi laboratori per valutare e misurare l’ impatto sociale sul gruppo delle partecipanti, attraverso un approccio multidisciplinare, qualitativo e computazionale. Nel corso dell’incontro saranno proiettati anche filmati di queste interessanti esperienze.

23 aprile – aula magna Manodori a Palazzo Dossetti – ore 17,30. L’ingresso è libero

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Taneto di Gattatico, inaugurata la scuola elementare Idro Artioli dopo i lavori di ristrutturazione

TANETO DI GATTATICO (Reggio Emilia ) – Mattinata di festa per la comunità di Taneto e, per esteso, di tutto il comune di Gattatico. L’amministrazione comunale ha restituito alla comunità scolastica un edificio completamente ristrutturato e funzionale, per quanto riguarda l’adeguamento sismico che, a detta dell’assessore all’urbanistica Carmelo Dipietro, garantirà uno svolgimento delle lezioni e delle attività didattiche, in sicurezza, per i prossimi 50/60 anni.

Numerosa la partecipazione della cittadina insieme al deputato reggiano Andrea Rossi ha speso qualche minuto per ribadire l’impegno del Partito Democratico, in Parlamento, per salvaguardare e tutelare tutto quello che riguarda i servizi per l’individuo. Anche l’assessora alla scuola Giulia Gatti è intervenuta per ribadire l’importanza della partecipazione collettiva e dello sforzo fatto dalle famiglie durante questo anno scolastico.

Entrando nello specifico di quello che sono stati i lavori dentro e fuori il plesso scolastico, l’edificio è stato diviso in quattro zone: complesso scuola, complesso palestra, complesso spogliatoi calcio e complesso ingresso-atrio-locali caldaia e secondo piano. Ogni intervento è stato pensato e realizzato sulla singola zona. Il bando di gara prevedeva l’intervento su: nuove pareti, scala, carpenterie metalliche e sistema di dissipazione, pareti divisorie e tracciamenti, pavimenti, controsoffitti e bagni. Le migliorie offerte in gara hanno interessato: pavimentazione esterna, tinteggio dei setti, tinteggio tralicci di collegamento tra i setti, ringhiere in lamiera microforate e verniciate della scala, rifacimento completo della pavimentazione sportiva della palestra, tinteggio interno delle pareti dell’intera scuola e della palestra. La palestra e i relativi servizi verranno terminati entro il 15/06. Il costo complessivo dell’intervento di ristrutturazione è stato di 2.050.000 euro, di cui 1.7 milioni finanziati con fondi PNRR.

In aggiunta ai lavori sopra citati in gara d’appalto, sono rimasti da completare alcuni aspetti dell’edificio e di essi se ne occuperà il comune. All’interno di queste migliorie, è prevista la sostituzione di tutti i serramenti esterni con altri ecogreen, la sostituzione delle porte d’ingresso delle aule. Inoltre, l’area esterna a nord verrà recintata e contemporaneamente realizzato una passerella pedonale per l’uscita in sicurezza degli studenti.

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Il vento sferza la provincia di Reggio Emilia, alberi caduti e disagi

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REGGIO EMILIA – Vigili del fuoco al lavoro per le conseguenze del forte vento che nel pomeriggio di sabato ha sferzato la provincia. In particolare nella zona della Bassa reggiana sono stati una ventina gli interventi che hanno visti impegnati gli operatori per alberi pericolanti o caduti sulla sede stradale. Dalle 15,30 le raffiche hanno causato disagi e caduta di piante nei comuni di Novellara, Campegine, Sant’Ilario, Poviglio, Castelnuovo di Sotto, ma anche in città.

Domenica si gioca gara 2 di Coppa Italia al Bigi, per Reggio è dentro o fuori

Domenica si torna al Bigi per disputare Gara 2 degli ottavi di finale di Coppa Italia: il match contro la Consoli Sferc Brescia andrà in scena alle 18:00.

Per acquistare i biglietti basterà andare sul sito www.liveticket.it/volleytricolore; si ricorda che valgono le stesse promozioni sui biglietti della Regular Season, gli abbonati dovranno comunque pagare il biglietto: i possessori dell’abbonamento intero, presentandolo in cassa, pagheranno 6€, mentre i possessori dell’abbonamento ridotto, presentandolo in cassa, pagheranno 4€.

Ancora una domenica all’insegna dello sport al PalaBigi, che prima di ospitare l’importantissima partita di Coppa Italia, che per Reggio significa dentro o fuori, vedrà il derby Under13 Pieve Tricolore contro Under15 Pieve Tricolore alle ore 14:00, proprio sul taraflex.

Se Reggio Emilia vorrà continuare nella serie dovrà per forza vincere per portare Brescia a Gara 3 e giocarsi il tutto per tutto al centro sportivo San Filippo; nel frattempo si è ufficializzato il tabellone dei quarti di finale: Cantù è avanti 1-0 nella serie contro Santa Croce, la vincente affronterà Grottazzolina, Prata di Pordenone arriva da un 3-0 con Aversa, chi vincerà delle due la serie si scontrerà con Ravenna, anche Cuneo ottiene un 3-0 contro Pineto e chi uscirà vincente sfiderà Porto Viro.

Nel frattempo i play off Serie A2 promozione proseguono con l’eliminazione di Porto Viro e Ravenna dalla semifinale, concedendo la sfida finale a Siena e Grottazzolina, che hanno dominato la regular Season piazzandosi rispettivamente terza e prima.

Tommaso Zagni, secondo allenatore di Reggio Emilia, commenta il match alle porte: “Domenica cercheremo di dare il tutto per tutto davanti al nostro pubblico. I ragazzi anche questa settimana si sono impegnati nel lavoro quotidiano sia tattico che tecnico e siamo soddisfatti come staff, perché stanno dimostrando fino all’ultimo la loro serietà ed il loro attaccamento alla maglia.

Dall’altra parte sappiamo bene che c’è una squadra preparata con valori tecnici alti e atleti di categoria superiore, ma noi cercheremo di fare una bella figura per i nostri tifosi, per gli sponsor, per la società e per noi stessi, dimostrando le nostre qualità; sappiamo bene che la palla è rotonda e quindi si vedrà domenica se riusciremo ad accaparrarci gara tre”.

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Dopo più di due mesi di promesse a Kiev e di imbarazzante stallo in Congresso, Joe Biden è riuscito ad avere i suoi fondi per l’Ucraina

 Quasi 61 miliardi di dollari che la Camera controllata da repubblicani ha approvato e che il Senato a maggioranza democratica confermerà quanto prima. Scontato in nottata anche il “sì” agli oltre 26 miliardi di dollari per Israele, mentre sono già passati i 8,12 miliardi di dollari per l’Indo-Pacifico e nuove sanzio ni a Mosca e Teheran. Luce verde anche a un secondo disegno di legge che di fatto vieta l’app TikTok. Lo stratagemma di scorporare l’immenso pacchetto da 95 miliardi, voluto dal presidente della Camera Mike Johnson è dunque riuscito.

Dopo aver chiesto e ricevuto l’aiuto dei dem, il neo-Speaker ha scelto di ignorare le minacce di sfiducia dei repubblicani della destra Maga e di portare avanti le misure. E li ha sconfitti, forte anche di un’inattesa dichiarazione di fiducia ricevuta da Donald Trump (il leader dei Maga) via social. Dopo un ultimo tentativo di ostruzionismo, infatti, la destra populista non ha avuto abbastanza voti per fermare i 4 pacchetti, sostenuti dagli altri del Gop. Fallito anche un emendamento della fedelissima trumpiana, Marjorie Taylor Greene, che avrebbe azzerato i fondi a Kiev. Greene ha preannunciato un emendamento per sfiduciare Johnson, ma se lo presentasse i dem sarebbero pronti a sostenere lo Speaker (del partito opposto), che ha loro concesso la svolta su Kiev. «Il mondo sta osservando ciò che fa il Congresso», ha affermato Biden, che è pronto a ratificare la misura domani stesso. Zelensky si è detto «grato agli Usa: salveranno migliaia di vite».

Fonte: avvenire.it

Crediti immagine: ansa.it

Difficile convincere il cittadino italiano che la Rai sia immune dall’orientamento politico di chi governa. Ma anche che non lo sia soltanto da oggi. E di nuovo si strumentalizza il 25 aprile

Danilo Paolini in avvenire.it scrive un’interessante analisi. “L’attacco alla premier, la censura. Un Paese immaturo si guarda alla tv”.

Di seguito l’articolo:

“Un cittadino italiano mediamente dotato di equilibrio nell’approccio alla storia patria e alle cose della politica avrà avuto un moto d’insofferenza nell’apprendere la notizia del “divieto” di monologo per Antonio Scurati su RaiTre. Avrà pensato: eccoci, come ogni anno, alle polemiche sul 25 aprile, per altro cominciate il giorno prima con la solita (amaramente solita) disputa sulla partecipazione o meno dei rappresentanti della Brigata Ebraica alle manifestazioni organizzate dall’Anpi. Quel cittadino, se fosse un medico, potrebbe formulare una sola, infausta diagnosi per la nostra Italia: immaturità cronica, tale da impedire la serena celebrazione di una data fondamentale come quella della Liberazione dal fascismo e dagli invasori nazisti. Diciamo serena, almeno, se proprio non può essere condivisa.

C’è infatti chi da sempre, nella sinistra che fu comunista e socialista, si appropria della Resistenza e della Liberazione, dimenticando spesso il contributo di cattolici, azionisti, liberali, monarchici, militari italiani e angloamericani. E, sì, della Brigata Ebraica. Poi c’è chi, a destra, ci ripete che il fascismo è finito 80 anni fa, ma proprio non ce la fa a dirsi «antifascista». Non ci riesce. Infine c’è la Rai – il “servizio pubblico radiotelevisivo” che pure tanti innegabili meriti ha avuto nel farci sentire un popolo, almeno un po’ – che è lo specchio fedele di questo Paese immaturo.

Certo, è piuttosto ardito (ci si perdoni l’aggettivo) infilare un attacco diretto alla presidente del Consiglio in un monologo sul 25 aprile, come ha fatto Scurati.Ma è altrettanto ardito sostenere, come ha fatto il direttore dei programmi di approfondimento della Rai, che il problema è stato solo di «natura economica e contrattuale», quando ancora venerdì sera il monologo della scrittore figurava nella scaletta della trasmissione “Che sarà”. Il direttore è lo stesso che quattro mesi fa, sul palco di Atreju a Roma, aveva detto «Noi di Fratelli d’Italia…», precisando poi di aver parlato in veste di «militante» del partito di Meloni.

A questo punto il cittadino mediamente dotato di equilibrio sta scuotendo la testa. Difficile convincerlo che la Rai sia immune dall’orientamento politico di chi governa. Ma anche che non lo sia soltanto da oggi”.

Fonte: avvenire.it

Crediti immagine: ansa.it

Reggio Emilia, un anno del nuovo Mercato Coperto: “850mila visitatori”

Reggio Emilia, un anno del nuovo Mercato Coperto: “850mila visitatori”

Il 20 aprile del 2023 l’inaugurazione tanto attesa. Dopo 12 mesi è tempo di un primo bilancio. I gestori parlano di 2.328 frequentatori al giorno

REGGIO EMILIA – Un anno fa, il 20 aprile 2023, l’inaugurazione del rinnovato Mercato Coperto ha segnato un momento importante per la città, caratterizzato da un tentativo di rilancio di uno spazio del centro storico amato dai reggiani. Chi in questi dodici mesi lo ha frequentato, ha sottolineato la scarsa presenza di pubblico. Non è dello stesso avviso Sonae Sierra, la società portoghese cui è stata affidata la gestione degli spazi, che rispondendo a un quesito di Reggionline ha stimato 850mila visitatori nel corso dell’anno. Un numero lontano dal milione di visitatori posto come obiettivo da Daniele Menozzi, amministratore delegato di Rei. Considerando gli 850mila visitatori stimati, la media è di poco superiore a 2300 persone al giorno.

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Liturgia IV DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Bianco

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Gesù è il dono del Padre.
Chi è veramente Gesù?
Niente come l’antitesi tra il Buon Pastore e il mercenario ce lo fa capire.
In cosa si differenziano radicalmente le due figure?
Non certo per il ruolo che, all’apparenza, sembra il medesimo. Li oppone e li divide la natura intima del rapporto con le pecore: la non appartenenza per il mercenario e l’appartenenza per il pastore. Se le pecore non ti appartengono te ne vai quando arriva il lupo e le lasci alla sua mercé.
Se sei un mercenario non t’importa delle pecore e non ti importa perché non le conosci. Non le conosci “per esperienza”, non le conosci per amore: esse non sono tue.
E da che cosa si vede se sono tue? Che dai la vita per loro. Gesù dà la vita per noi. È lui che ce la dà, tiene a precisare, nessuno gliela toglie. Lui, solo lui, ha il potere di offrire la sua vita e di riprenderla di nuovo. In questo sta la sua autorevolezza, nel potere dell’impotenza, a cui Dio nella morte si è volontariamente esposto.
Gli uomini possono seguire Gesù solo in forza di questa sua autorevolezza. Per essa ne conoscono la voce, subiscono il fascino della sua Presenza, si dispongono alla sequela. Solo nel vivere questa appartenenza il cristiano diventa a sua volta autorevole, cioè capace di incontrare l’altro, di amarlo e di dar la sua vita per lui. L’appartenenza fa essere eco fragile e tenace della sua Presenza e suscita la nostalgia di poterlo incontrare.