Via crucis per le vittime della prostituzione. Gesù in quella carne umiliata

Italia

L’Osservatore Romano

Donne crocifisse. È stato il sostituto della Segreteria di Stato, l’arcivescovo Angelo Becciu, a concludere la sera del 7 aprile a Roma la terza edizione della via crucis «Per le donne crocifisse» organizzata dall’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e dal vicariato per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla piaga della tratta delle donne che vengono schiavizzate ai fini della prostituzione. Alla via crucis, partita dal ponte intitolato a Settimia Spizzichino e conclusasi nella chiesa di Santa Francesca Romana, hanno partecipato circa settemila persone. Erano presenti fra gli altri il vicario di Roma, cardinale Agostino Vallini, il vescovo ausiliare Augusto Paolo Lojudice, il presidente della Comunità Giovanni XXIII, Giovanni Paolo Ramonda, il coordinatore, don Aldo Buonaiuto, il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, e i ministri italiani degli affari esteri Angelino Alfano e della salute, Beatrice Lorenzin. Pubblichiamo quasi per intero l’intervento del sostituto, che ha espresso la vicinanza del Papa all’iniziativa e portato la sua benedizione.

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(Angelo Becciu) Abbiamo condiviso insieme questo particolare momento di preghiera, come gesto di solidarietà per le donne vittime della tratta. Abbiamo meditato il cammino della salita dolorosa di Gesù al calvario e vari pensieri sono sopravvenuti nel riflettere su un fenomeno così avvilente come quello della sofferenza e dell’umiliazione di tante ragazze e donne prigioniere dell’egoismo e dell’oppressione.