Nigeria. Assalto alla chiesa: 17 morti, tra cui 2 sacerdoti

Violenza in Nigeria. Militari schierati a difesa dei civili nel Benue

Le informazioni sono ancora confuse, ma appare già drammatico il bilancio di un attacco compiuto durante la celebrazione della Messa mattutina di ieri in una chiesa del villaggio di Mbalom , nello Stato centrale di Benue in Nigeria . Un commando di uomini armati ha infatti aperto il fuoco in chiesa uccidendo due sacerdoti e almeno 15 fedeli. Durante la fuga, come ha riferito la diocesi locale, il commando ha dato fuoco ad abitazioni e campi. Secondo il sito Il sismografo , i due sacerdoti uccisi sono padre Joseph Gor e padre Felix Tyolaha e prestavano servizio presso la parrocchia St Ignatius Quasi.

I tragici fatti sono stati confermati anche da padre Moses Iorapuu, direttore per le comunicazioni. La diocesi di Makurdi ha espresso le sue sentite condoglianze e al tempo stesso ha voluto denunciare l’insicurezza della popolazione di fronte alle bande di pastori fulani (etnia nomade dell’Africa occidentale, in gran parte di religione islamica) che spesso, anche con presunti pretesti politici, agiscono contro le persone e la proprietà, scontrandosi con gruppi di agricoltori stanziali. Secondo Human Rights Watch le violenze hanno causato la morte di 3mila persone dal 2010.

La tensione tra i pastori fulani e le comunità locali è legata all’aumento del bisogno di pascoli e ciò si scontra con l’espansione dei terreni agricoli da parte dei contadini sui corridoi tradizionalmente utilizzati dai fulani. L’elemento del fondamentalismo religioso, tipico invece dei terroristi nigeriani di Boko Haram, non sembra presente come causa scatenante, anche se alcuni cattolici temono che questi attacchi non siano episodi isolati tra di loro.

Costa d'Avorio, un viale deserto nei dintorni di Abidjan (Ansa)

Costa d’Avorio, un viale deserto nei dintorni di Abidjan (Ansa)

Sempre in Africa, in questo caso in Costa d’Avorio, l’altra sera l’ennesimo agguato di delinquenti comuni è costato la vita a un altro sacerdote lungo la strada che porta da Abengourou ad Agnibilékrou. Padre Bernardin Brou Aka Daniel , vicario della parrocchia del Sacro Cuore di Koun-Fao, rientrava a bordo della sua auto in compagnia di un altro sacerdote rimasto illeso, padre Théophile Ahi. La vettura è stata bloccata da una delle tante bande armate che operano lungo le strade del Paese con lo scopo di derubare gli automobilisti. Queste bande – riferisce ancora Il sismografo –, sono molto aggressive e violente. A padre Bernardin Brou Aka Daniel avrebbero sparato una prima volta per intimarlo a fermarsi: uno dei proiettili lo ha colpito.

E quando i delinquenti hanno visto che il sacerdote, ormai gravemente ferito, non portava soldi, e intanto un’altra macchina era in arrivo lungo la strada, hanno sparato una seconda volta al prete prima di fuggire. Padre Brou Aka Daniel è stato trasferito all’ospedale di Agnibilékrou, dove però è morto poco dopo. In totale sono 14 i sacerdoti uccisi nel mondo nel 2018, 6 dei quali in Africa.

da Avvenire

Nigeria. Uccise almeno 16 persone alla Messa di mezzanotte

Uomini armati hanno aperto il fuoco su un gruppo di fedeli che tornavano dalla Messa di mezzanotte, a fine anno, nella città di Omoku, nei pressi di Port Harcourt, nel sud della Nigeria, uccidendo almeno 16 persone.
Molti dei dettagli vanno ancora chiariti e quello che si sa finora è stato reso noto da una fonte della polizia e da un parente di una delle vittime.

«Diverse persone sono morte sul posto e altre 12, ferite da colpi di arma da fuoco, sono state trasferite in ospedale per le cure», ha detto un poliziotto sotto anonimato.

Il responsabile per l’informazione di polizia dello Stato di Rivers, Nnamdi Omoni, non ha confermato al momento il bilancio delle vittime, ma ha riferito che è stata lanciata dalle autorità «una caccia all’uomo per assicurarsi che i banditi vengano arrestati e processati». Le autorità locali hanno anche offerto una ricompensa di 200 milioni di mairas, pari a circa 450.000 euro, a chi dia informazioni che portino alla cattura dei responsabili, la cui identità è ignota.

Vanno ancora verificate una serie di informazioni riguardanti l’attacco avvenuto nella città nigeriana di Omoku. In ogni caso, stando a quanto riportato dal Nigeria Independent, gli assalitori hanno effettuato un attacco coordinato contro i cristiani che ritornavano dai servizi religiosi in due luoghi diversi, a Kirigani e Oboh, aree della comunità di Aligwu. Finora non ci sono state rivendicazioni da parte di gruppi terroristici.

avvenire

Nigeria: assalto a chiesa, 15 uccisi

nigeria

Quindici persone sono state uccise nel nord-est della Nigeria durante una funzione religiosa in una chiesa presa d’assalto da uomini armati. La strage e’ avvenuta ieri ed e’ stata resa nota oggi. ”Secondo il nostro personale a Chibok – ha riferito Mohammed Kanar, coordinatore regionale dell’Agenzia nazionale per le situazioni d’emergenza – gli assalitori hanno attaccato una chiesa durante il servizio religioso e hanno ucciso 15 persone a colpi d’arma da fuoco”.

ansa

 

Radicali Islamici: Nigeria, Boko Haram fa strage: oltre 160 morti, decine di feriti

Sono almeno 162 le vittime degli attentati di una serie di attacchi coordinati che hanno colpito venerdì sera la seconda città della Nigeria, Kano. Un cronista della France Presse ha riferito di aver contato almeno 80 cadaveri all’obitorio dell’ospedale principale di Kano, molti crivellati da colpi di arma da fuoco, mentre all’esterno della struttura un centinaio di persone attendevano per la consegna dei corpi dei loro cari. Altre decine di cadaveri sono stati recuperati nelle strade dal personale della Croce Rossa locale. “Le organizzazioni dei soccorritori che si stanno occupando della raccolta dei corpi abbandonati nelle strade, ci stanno portando cadaveri dalla notte scorsa”, ha riferito un responsabile del principale obitorio di Kano. “In questo momento – ha aggiunto – abbiamo 162 corpi. Ma questo bilancio può ancora cambiare perché continuano a portarcene”.

La città è stata teatro, venerdì, di una serie di attacchi coordinati del gruppo radicale islamico Boko Haram: sono stati presi di mira commissariati, uffici immigrazione, il quartier generale dei servizi segreti ma anche abitazioni. Il bilancio delle vittime potrebbe aumentare perché molti feriti versano in gravi condizioni: tra le vittime, vari agenti delle forze di sicurezza, un giornalista della tv locale Channels e almeno uno dei terroristi. Il caos ha spinto la polizia a dichiarare 24 ore di coprifuoco per gli oltre 10 milioni di abitanti. Si tratta dell’ennesimo attacco sferrato nelle ultime settimane dalla setta islamista dei Boko Haram che ha chiesto ai cristiani di lasciare il nord del Paese.

Secondo l’agenzia Fides, nel mirino ci sarebbe anche una chiesa. “Ieri sera, ho parlato con il parroco della chiesa di Nostra Signore degli Apostoli che, al cellulare, mi ha detto che era costretto a nascondersi perché era sotto attacco. Ma le informazioni che abbiamo sono ancora frammentarie e stiamo cercando conferme. Le linee telefoniche sono interrotte, non so se per un problema tecnico o per altra causa. La situazione è ancora confusa. Vedremo come il governo reagirà a questo nuovo attacco” ha detto a Fides l’arcivescovo di Jos, nella Nigeria centrale. Monsignor Kaigama ha confermato che a Jos stanno arrivano cristiani in fuga dallo Stato di Yobe (Nord), a causa dei recenti attacchi dei membri della Boko Haram. “Siccome Jos è un’area dove i cristiani sono predominanti, queste persone giungono qui per riunirsi con amici e familiari”.

Boko Haram, il cui nome significa nella lingua locale “l’educazione non islamica è reato”, ha ammesso in varie occasioni legami con Al Qaeda e lotta per instaurare la legge islamica (la sharia) nel nord della Nigeria, a maggioranza musulmana. Con oltre 150 milioni di abitanti divisi in 200 gruppi tribali diversi, la Nigeria è il Paese più popoloso dell’Africa, ma è travagliato da molteplici tensioni causate dalle profonde differenze politiche, religiose e territoriali.

avvenire.it