Per la fratellanza umana

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Lanciate le candidature per il Premio Zayed 2021

Osservatore

L’Alto comitato per la Fratellanza umana (Hchf) ha  lanciato martedì 20 ottobre il “Premio Zayed per la fratellanza umana 2021” con un appello mondiale per le candidature.

Creato nel 2019 per riconoscere l’eccezionale lavoro svolto da singoli individui o da istituzioni nel creare scoperte e guidare il progresso umano, è il premio che è stato assegnato nella prima edizione a Papa Francesco e al Grande imam di Al-Azhar, lo sceicco Ahmad al Tayeb, firmatari  ad Abu Dhabi dello storico  Documento sulla fratellanza umana, che invita tutte le persone a mettere da parte le differenze per la ricerca del progresso attraverso la comprensione, la riconciliazione e la pace.

Il “Premio Zayed per la fratellanza umana 2021”, che comprende un compenso di un milione di dollari, è stato per la prima volta aperto alle candidature. Prende il nome dallo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, già presidente e fondatore degli Emirati Arabi Uniti, i cui valori di umiltà, umanitarismo e rispetto incarnano gli ideali duraturi che tale premio intende celebrare.

Le candidature per il premio possono essere presentate da membri di governi, ex capi di Stato, giudici, leader delle Nazioni Unite, personalità accademiche e culturali di spicco, membri dell’Hchf e responsabili di Ong internazionali.

Il vincitori saranno designati da un comitato di esperti indipendente nominato dall’Hchf, composto da Catherine Samba-Panza, già presidente della Repubblica Centrafricana; Muhammad Jusuf Kalla, già vicepresidente della Repubblica di Indonesia;  Michaelle Jean, già governatore generale del Canada; il cardinale Dominique Mamberti, prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica; Adama Dieng, già “special adviser for Hate speech and the Prevention of genocide” del segretario generale dell’Onu.

Il giudice Mohamed Abdulsalam, segretario generale dell’Hchf, ha dichiarato in proposito: «Siamo onorati di essere i custodi di questa iniziativa, che testimonia l’impegno dell’Alto comitato per la fratellanza umana nel rafforzare le relazioni umane, costruire ponti di dialogo e accrescere la comprensione e la cooperazione tra le nazioni».

Da parte sua, Adama Dieng ha sottolineato che «il  premio è un’opportunità per riconoscere quanti in tutto il mondo sono profondamente impegnati in iniziative che uniscono le persone e promuovono la convivenza pacifica. La commissione giudicatrice prenderà in considerazione persone o istituzioni in qualsiasi parte del mondo che stanno dando l’esempio collaborando in modo disinteressato e instancabile, al di là delle divisioni, per offrire un cambiamento reale e positivo».

Per Leymah Gbowee, membro dell’Hchf e premio Nobel per la pace 2011, «gli esseri umani danno il meglio di sé quando lavorano insieme. La divisione è sempre nemica del progresso perché impedisce la condivisione delle conoscenze necessarie per innovazioni rivoluzionarie e favorisce incomprensioni che possono portare a conflitti e violenze. Sono orgoglioso di essere un membro dell’Alto comitato per la fratellanza umana perché s’impegna a riunire le persone di tutto il mondo, in uno spirito di pacifica convivenza e mutuo progresso. Sono parimenti onorato di essere associato al “Premio Zayed per la fratellanza umana”, che celebra uomini e donne che esemplificano l’imperativo di abbattere le barriere e lavorare al di là delle divisioni per migliorare la vita di tutti».

L’iter di designazione delle candidature si chiuderà il 1° dicembre. Il vincitore o i vincitori saranno annunciati il 4 febbraio 2021, secondo anniversario della firma della cosiddetta “Dichiarazione di Abu Dhabi”.
Istituito nel 2019, l’Alto comitato per la fratellanza umana è un organismo indipendente che si propone di realizzare le aspirazioni del documento firmato da Papa Francesco e da Ahmad al Tayeb, riunendo persone in tutto il mondo, in uno spirito di pacifica convivenza. Il comitato include un gruppo internazionale di leader religiosi, studiosi e personalità di spicco della cultura.