Il Conclave. «Non è in atto alcuna modifica della Costituzione Universi Dominici Gregis», ha detto Lombardi. Qualcuno infatti aveva adombrato la possibilità di un anticipo rispetto ai 15-20 giorni dall’inizio della Sede vacante, previsti nel documento, visto che non ci saranno ovviamente né i funerali, né i Novendiali (cioè le Messe in suffragio del Pontefice defunto). Invece con tutta probabilità si procederà come stabilito dalle norme fissate a suo tempo da Giovanni Paolo II. In Conclave, ha precisato il direttore della Sala Stampa, entreranno i cardinali che non abbiano ancora compiuto l’80° anno di età entro il primo giorno di Sede vacante. Dunque Walter Kasper e Severino Poletto saranno presenti perché il loro genetliaco cade rispettivamente il 5 e 18 marzo. Per due giorni, invece, non vi entrerà Lubomyr Husar, che compie gli anni il 26 febbraio.
La famiglia Pontificia. Lombardi ha poi rettificato un’informazione che lui stesso aveva dato mercoledì. Il 28 febbraio, quando alle 17 partirà per la residenza di Castel Gandolfo, il Papa sarà accompagnato dal suo segretario particolare e dalle quattro “Memores”, che attualmente lo assistono nell’appartamento pontificio. «Pur restando in carica come prefetto della Casa Pontificia, infatti, monsignor Georg sarà con Benedetto XVI sia a Castel Gandolfo, sia poi nel monastero in Vaticano dove Ratzinger ha scelto di risiedere, una volta terminata la Sede vacante». Quanto al secondo segretario del Papa, il maltese don Alfred Xuareb, padre Lombardi ha accennato alla «possibilità concreta» che, «per un certo tempo, affianchi il nuovo Pontefice, per introdurlo alla prassi della vita nel Palazzo Apostolico».
Una giornalista americana ha però obiettato che se monsignor Gänswein abiterà con Benedetto XVI e sarà anche prefetto della Casa Pontificia verrà difficile pensare che non ci possa essere un’influenza di Benedetto XVI sul suo successore. «Il prefetto della Casa Pontificia – ha risposto Lombardi – non ha compiti di governo, o riguardanti la dottrina. Gli spettano mansioni molto pratiche sull’organizzazione delle udienze del Papa. Nessun problema, quindi».
I sigilli. Non saranno apposti a Castel Gandolfo, come accadrà invece per l’appartamento pontificio in Vaticano. Ma ciò «è dovuto al fatto che nella residenza estiva non vengono conservati documenti di particolare rilevanza». Infine, a chi gli chiedeva sulla sicurezza di Joseph Ratzinger durante la Sede vacante e dopo, a elezione del successore avvenuta, Lombardi, ha risposto che «continuerà ad essere assicurata dalle autorità di sicurezza vaticane».