Milano in mostra dal sacro all’avanguardia

MILANO – La nebbiosa e laboriosa Milano si è trasformata in una città accogliente, colta e turisticamente “bella”. Lo dicono i positivi dati d’ingresso in città dall’Expo 2015; lo sostengono i tantissimi stranieri e connazionali che affollano musei e chiese e lo dice ora anche la classifica del Reputation Institute – leader internazionale nei servizi di consulenza e di considerazione – che quest’anno ha inserito il capoluogo lombardo al nono posto tra le migliori città al mondo superando per la prima volta Roma, scesa invece al tredicesimo posto. Milano, dunque, in base ai sondaggi su efficacia, attrattiva turistica e sviluppo economico, rientra tra quelle città che muovono più reputazione e che, attualmente, sembra poter trainare anche l’immagine culturale dell’Italia.

Dalle trasformazioni urbanistiche, cominciate proprio per ospitare l’Esposizione Universale del 2015, alle tantissime offerte culturali, Milano si appresta nuovamente in queste settimane prenatalizie a fare il pieno di turisti e visitatori. Non più solo moda e affari, ma anche arte, cultura, musica e passeggiate tra le nuove creazioni delle più acclamate archistar internazionali.

Le proposte culturali sono numerose, così come varie e sempre interessanti sono le grandi e piccole mostre del capoluogo.
Chi ama l’arte sacra può vedere a Palazzo Marino, dal 5 dicembre al 14 gennaio 2018, la maestosa pala d’altare Sacra conversazione 1520, capolavoro di Tiziano proveniente dalla Pinacoteca civica di Ancona. L’ingresso è libero e la mostra consente di ammirare anche il retro della tavola, dove sono presenti schizzi a matita realizzati da Tiziano e raffiguranti varie teste, una delle quali potrebbe essere il bozzetto del Bambino sacro.

Sempre a proposito di grandi maestri dell’arte, fino al 28 gennaio Palazzo Reale ospita la mostra Dentro Caravaggio che propone 18 capolavori del maestro del Barocco affiancati alle rispettive immagini radiografiche. La mostra prevede, inoltre, l’utilizzo di apparati multimediali che consentono di scoprire il percorso di Caravaggio dalla bozza dell’opera fino alla sua realizzazione finale.
Sempre a Palazzo Reale fino al 18 febbraio si possono ammirare 250 tra dipinti, litografie, acqueforti e manifesti del grande maestro francese Henri de Toulouse-Lautrec nella mostra Toulouse-Lautrec: il mondo fuggevole che racconta l’arte dell’autore in un percorso di grande intensità. Dal primo dicembre al 4 marzo, invece, verrà ospitata la mostra James Nachtwey Memoria, dedicata al pluripremiato fotografo americano, considerato l’erede di Robert Capa; l’esposizione propone una riflessione individuale e collettiva sul tema della guerra.

Trentacinque tra le opere più interessanti dei Macchiaioli sono in mostra alla Galleria d’arte moderna di via Palestro fino al 25 febbraio: Macchiaioli. Capolavori da collezioni lombarde per ammirare le tele da Giovanni Fattori a Telemaco Signorini, da Silvestro Lega a Giuseppe Abbati, da Nino Costa a Odoardo Borrani.

Chi ama la scultura fino al 3 dicembre, sempre alla Galleria d’arte moderna di via Palestro, trova la mostra 100 anni di scultura a Milano 1815-1915, una straordinaria selezione di 92 opere della collezione del museo che vanno dal tardo neoclassicismo all’inizio del Novecento. Si possono così ammirare le sculture di maestri come Barzaghi, Vela, Medardo Rosso e Wildt.

Per chi è appassionato di natura e animali fino al 10 dicembre alla fondazione Matalon di Foro Bonaparte c’è la mostra Wildlife photographer of the year, 100 immagini naturalistiche scelte dai giurati del celebre premio indetto dal Natural History Museum di Londra. Tra vincitori e finalisti ci sono 8 fotografi italiani.

Se dell’Oriente, oltre che il sushi amate anche l’arte, la mostra Kuniyoshi. Il visionario del mondo fluttuante fa per voi: fino al 28 gennaio al museo della Permanente è esposta la prima retrospettiva del maestro dell’ukiyo, arte della silografia giapponese. I suoi samurai, briganti, gatti, carpe e paesaggi hanno ispirato anche il cinema, i manga e perfino il mondo dei tatuatori.

Chi ama le imprese astronautiche, fino al 4 marzo lo Spazio Ventura, vicino alla stazione di Lambrate, ospita la mostra A human adventure, che ripercorre i primi 60 anni di avventure nello spazio: dal lancio del mitico Sputnik, primo satellite artificiale dell’epoca sovietica, alle grandi conquiste spaziali statunitensi. La collezione vanta razzi, shuttle e persino un simulatore di centrifughe spaziali.

Gli appassionati di storia trovano fino al 7 gennaio al Mudec di via Tortona la mostra Egitto. La straordinaria scoperta del faraone Amenofi II che racconta attraverso numerosi reperti dell’epoca le attività militari e urbanistiche del valoroso faraone che visse tra il 1427 e il 1401 a.C.: dalle statue alle armi e agli oggetti legati alla vita quotidiana.

Chi ama l’arte contemporanea e alternativa trova tanti spunti alla Fondazione Prada dove, fino al 15 gennaio, può ammirare un ricco programma di ricerca e studio sull’arte che si è sviluppata a Chicago nel secondo dopoguerra in tre importanti mostre: Leon Golug con 27 acrilici su tela; un approfondimento sui maggiori artisti in Famous artists from Chicago 1965-1975; H.C.Westermann con 50 sculture realizzate tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta. Fino al 26 gennaio, sempre alla Fondazione Prada, si può ammirare Slight agitation ¾ Gelitin, il progetto del collettivo austriaco Gelitin tra monumenti anarchici, architetture inutili e la presenza ossessiva dei corpi umani.
Sempre in ambito contemporaneo la Triennale ospita fino 11 marzo la mostra Ettore Sottsass There is a planet che, in occasione del centenario dalla nascita del celebre architetto e designer, raccoglie migliaia di foto scattate da lui in giro per il mondo.

Chi cerca un evento culturale adatto anche ai bambini non può perdersi la mostra che Villa Reale di Monza, non lontano da Milano, ospita fino al 7 gennaio: è l’esposizione Storia dell’arte raccontata ai bambini, un progetto didattico che si presenta come un viaggio temporale, dalla preistoria alla contemporaneità, in compagnia di alcuni grandi protagonisti della storia dell’arte; il percorso è suddiviso in stanze multisensoriali dove i bambini sono accolti da brevi filmati nei quali gli artisti, interpretati e disegnati dall’illustratrice Sabrina Ferrero, li introducono alla loro vita e alla loro arte. Alla fine di ogni racconto i giovani visitatori sono invitati a rielaborare i concetti che hanno visto e ascoltato in una serie di attività ludico-creative.
Anche alla Triennale c’è una mostra che parla del mondo dei piccoli: Giro Giro Tondo design for children, storia del design italiano dedicata al mondo dell’infanzia e ai bambini, ai giochi, agli oggetti e agli spazi dove si sono mossi.

Infine va segnalata una mostra singolare: Take me (I’m yours) fino al 14 gennaio all’Hangar Bicocca, che invita i visitatori a fare tutto ciò che abitualmente è vietato nei musei cioè toccare e spostare gli oggetti in mostra. Allestita per la prima volta nel 1995 alla Serpentine Gallery di Londra, l’esposizione comprende importanti opere d’arte contemporanea, da Maurizio Cattelan a Félix Gonzalez-Torres e a Carsten Höller, solo per citarne alcuni.

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