Le salme dei 9 italiani uccisi a Dacca a Ciampino

L’Italia si prepara a onorare i nove italiani uccisi nell’attentato di Dacca in Bangladesh. Il Boeing 767 con a bordo le salme dei nostri connazionali è atterrato all’aeroporto di Ciampino alle 19:00. Ad attenderlo il capo dello Stato, Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il cappellano militare assieme ad altri due sacerdoti. I familiari delle vittime hanno atteso un’ora prima di poter vedere le bare adagiate nei carri funebri e hanno poi salutato i loro cari con commozione, disperazione, lacrime. Accanto a loro, alcuni sindaci e religiosi, anche loro commossi. Qualche passo indietro il presidente Mattarella: dopo un momento in prima fila ha preferito lasciare spazio al dolore personale di ogni singola famiglia.ducesseFo_51757417.jpgmattrseFo_51757446.jpg

I corpi delle vittime – su disposizione del pm Francesco Scavo, titolare delle indagini aperte come prassi dalla procura di Roma – saranno portati al Policlinico Gemelli per le autopsie, che dureranno, dicono gli esperti, una ventina di ore. Gli esami sono complicati dal fatto che i corpi delle vittime sono già stati sottoposti ad autopsia in Bangladesh, ma chi indaga spera comunque di capire la dinamica dell’attentato.

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Il magistrato, a breve, solleciterà tramite rogatoria internazionale alle autorità di Dacca copia degli atti dell’inchiesta sull’attacco terroristico e potrebbe anche chiedere di poter interrogare chi è stato arrestato dalle autorità locali in relazione a questa strage. Non appena sarà possibile, poi, la Procura della Capitale acquisirà anche le dichiarazioni di Gian Galeazzo Boschetti, marito di Claudia D’Antona, l’imprenditrice rimasta uccisa nell’agguato, salvatosi perché al momento dell’irruzione dei terroristi era fuori dal ristorante.

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Il ministro Gentiloni ha fatto sapere di aver preso, con il presidente Mattarella, “l’impegno – a nome del Governo – ad assicurare che i benefici previsti dalla legge per le vittime del terrorismo si applichino ai nostri caduti all’estero”.cappellaeFo_51757516.jpg

In queste ore, però, a Roma si è concentrati sull’organizzazione e i successivi esami, dopo i quali sarà possibile restituire i corpi ai familiari delle vittime per le esequie, in attesa di eventuali funerali di Stato, per i quali è necessaria un’apposita delibera del Consiglio dei ministri.

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