«Interventi per i ragazzi a rischio dispersione»

Una lettera aperta sottoscritta da oltre cinquanta associazioni di tutta Italia per chiedere «misure concrete di contrasto alla povertà educativa nelle periferie» è stata inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e al ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia.

L’iniziativa, che ha come primo firmatario il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, parte da alcune realtà e associazioni baresi che lavorano con i minori a rischio, come don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio del Redentore nel quartiere Libertà di Bari. La letteraappello ha poi raccolto l’adesione di decine di associazioni in tutta Italia.

«Avvertiamo l’urgenza e il dovere morale – scrivono – di segnalare il gravissimo problema delle ragazze e dei ragazzi delle periferie del Paese riversati per strada, senza possibilità di ricorrere alla Dad, per motivi di indigenza. Da Catania a Napoli, da Bari a Milano, da Torino a Roma, la pandemia con le sue ricadute sta colpendo in modo grave le periferie delle nostre città, già provate da povertà, disagio e mafie». «I clan – si legge nella lettera – reclutano con violenza e forza economica manovalanza proprio tra i soggetti più fragili garantendo giovani leve nelle proprie file.

Il momento attuale è il più fertile per la criminalità: la strada».

«Abbiamo la certezza che se non interveniamo ora con misure adeguate e immediate – aggiungono – consegneremo la prossima generazione nelle mani della criminalità» e, per questo, le associazioni chiedono «misure urgenti e immediate» soprattutto «per i casi più disagiati». (S.Leo.)