Reggio Emilia, 27 gennaio 2002
Ringrazio Dio per il dono della fede,
per avermi voluto presbitero se pur indegnamente.
Ringrazio quanti hanno contribuito
alla mia formazione cristiana e sacerdotale:
Dio li ricompenserà come solo Lui sa fare.
Chiedo perdono a quanti avessi offeso, volontariamente o non,
e a quanti non abbia saputo dar buon esempio!
Ciò che sono riuscito a fare, poco,
l’ho fatto di cuore e spinto dall’amore di Dio.
I mei affetti più cari, papà e mamma, mi attendono in cielo
come mi hanno atteso per la nascita umana;
unito a loro pregherò e veglierò su quanti ho amato in terra;
ora potrò amarli con “amore puro”.
Seguono le disposizioni testamentarie