Coronavirus: lo scenario Scuola, la svolta del ministro Bianchi «Via la mascherina se tutti vaccinati»

Apertura del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, alla possibilità di non indossare la mascherina in aula. «Dove ci sono classi di vaccinati si possono togliere la mascherina e si può tornare a sorridere», ha detto Bianchi durante la conferenza stampa di ieri pomeriggio con il presidente del Consiglio, Mario Draghi e i ministri della Salute, delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e degli Affari regionali, Roberto Speranza, Enrico Giovannini e Maria Stella Gelmini. «Le regole» a scuola, ha comunque ricordato il ministro «sono quelle del Cts: mascherina, distanziamento e regole di igiene fondamentale ». Anche nel protocollo di sicurezza per la ripresa delle lezioni in presenza, firmato lo scorso 14 agosto con i sindacati della scuola, si legge che «è obbligatorio, per chiunque entri o permanga negli ambienti scolastici, adottare precauzioni igieniche e l’utilizzo di mascherina».

La novità annunciata da Bianchi è stata confermata dal ministro Speranza, che ha auspicato un incremento del numero di studenti vaccinati. Stando agli ultimi dati resi noti dal governo, il 40,24% dei ragazzi tra i 12 e i 15 anni ha ricevuto la prima dose o la dose unica e il 15,66% ha completato il ciclo vaccinale, mentre il 59,76% è ancora in attesa della prima dose o della dose unica. Per quanto riguarda i 16-19enni, il 67,45% ha ricevuto la prima dose o la dose unica, il 44,54% ha completato il ciclo vaccinale e il 32,55% ancora non si è sottoposto alla profilassi. Infine, nelle ultime settimane la campagna vaccinale ha subito una forte accelerazione tra il personale scolastico, anche alla luce dell’obbligatorietà di esibire il Green pass in vigore da mercoledì. Oltre il 90% dei lavoratori della scuola è vaccinato, mentre il 9,55% deve ancora ricevere la prima dose.

«Spero che presto avremo un numero molto alto di classi in cui tutti i ragazzi, oltre che gli insegnanti, saranno vaccinati. E questo consentirà di alleggerire ulteriormente le misure. A partire dalle mascherine, che possono essere abbassate nelle classi dove sono tutti vaccinati », ha confermato Speranza. «Dai giovani arriva il segnale più bello», ha continuato il ministro. «Tra i ragazzi tra i 20 e 29 anni c’è risposta molto alta» alla vaccinazione «e anche tra quelli tra i 12 e 18 anni ». «E questo ci offre un’arma in più per riaprire le scuole», ha aggiunto, ricordando che «la priorità del governo sin dall’inizio è stata tornare alla scuola in presenza».

Contro l’eliminazione della mascherina in classe si è schierata la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha parlato di «surreale conferenza stampa di Draghi e di mezzo governo». In un post su Facebook, Meloni ha definito «fuorvianti » le «notizie sull’epidemia diffuse dal ministro Bianchi », chiedendo «la ratio» della scelta di abbassare la mascherina a lezione. Una decisione, ha sottolineato Meloni, «priva di giustificazione scientifica, visto che i vaccinati possono contagiare ed essere contagiati ». E di «decisione grave», parlano anche i deputati di Fratelli d’Italia, Paola Frassinetti ed Ella Bucalo, rispettivamente responsabile Istruzione e responsabile Scuola del partito. La svolta annunciata ieri, si legge in una nota, «crea pericolose differenziazioni tra gli studenti. Inoltre non è suffragata da alcuna motivazione scientifica in quanto chi è vaccinato può contagiare. Fratelli d’Italia è seriamente preoccupata delle scelte effettuate dal Ministero dell’Istruzione e al riguardo evidenzia che non è questo il modo con cui approcciarsi al mondo della scuola dove ogni iniziativa dovrebbe essere ben ponderata perché riguardante soprattutto i minori». E uno «stop» all’iniziativa di Bianchi arriva anche dal mondo scientifico. «Abolizione mascherina in classe se tutti vaccinati? I dati sul calo della protezione vaccinale nei più giovani non supportano questa decisione», ha scritto su Twitter il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, postando un grafico che mostra un indebolimento dello scudo vaccinale nei ragazzi.

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