Concistoro. Il Papa crea cinque nuovi cardinali. Ecco chi sono

Nessun esponente di Curia e nessun italiani tra i nuovi porporati scelti dal Papa ma uno stretto collaboratore di Romero e un simbolo della Chiesa perseguitata in Laos. Saranno cardinali il 28 giugno

È una Chiesa che guarda alle periferie quella disegnata da papa Francesco. È un Collegio cardinalizio sempre più ispirato al criterio dell’universalità, della «cattolicità» per usare le sue stesse parole, quello chiamato a collaborare con il Pontefice. La conferma arriva dalla scelta de cinque nuovi porporati che saranno creati del Concistoro del prossimo 28 giugno vigilia della solennità dei Santi Pietro e Paolo. Nessun esponente di Curia tra di loro, nessuna tradizionale sede cardinalizia tra quelle considerate.

Cardinali di una Chiesa in uscita

I prossimi cardinali provengono invece da aree periferiche nel segno di una Chiesa davvero in uscita, per usare un’espressione simbolo di questo pontificato. Sono, come annunciato dal Papa al Regina Coeli di domenica: Jean Zerbo, arcivescovo di Bamako in Malí; Juan José Omella, arcivescovo di Barcellona, Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma. Louis-Marie Ling Mangkhanekhoun, vescovo titolare di Acque nuove di Proconsolare e vicario apostolico di Paksé in Laos, Gregorio Rosa Chávez, vescovo titolare di Mulli, ausiliare di San Salvador, in El Salvador. Con le nuove entrate, il numero dei cardinali elettori, cioè con meno di ottant’anni età limite per poter votare il nuovo Papa, sale a 121, uno in più rispetto alla soglia massima di 120 stabillita da Paolo VI. Il primo a compiere ottant’annio sarà Antonio Maria Vegliò che li festeggerà il prossimo 3 febbraio.

avvenire