Altri 32 chilometri di barriere mentre altri fondi saranno stornati dalle emergenze ambientali per rimpatriare i richiedenti asilo. Si allunga il muro voluto da Trump

Stati Uniti

L’Osservatore Romano

Il muro voluto da Donald Trump al confine con il Messico si allunga. L’amministrazione ha infatti comunicato al giudice a cui fanno capo le varie azioni legali avviate contro la barriera che costruirà altri 32 chilometri di barriera in Arizona e in California. A finanziare la costruzione saranno i fondi avanzati dai precedenti lavori per il muro, costati meno del previsto.
Ieri l’amministrazione ha anche reso noto che 155 milioni di dollari del fondo di emergenza per catastrofi naturali sono stati destinati all’esecuzione del provvedimento che prevede il ritorno in Messico dei richiedenti asilo che attraversano il confine senza permesso.In particolare, 116 milioni saranno destinati ad aumentare il numero di posti letto nei centri di detenzione per immigrazione gestiti dal Servizio immigrazione e controllo doganale, secondo quanto riferito dal locale dipartimento per la sicurezza. Al momento, il servizio immigrazione gestisce circa 54.000 immigrati privi di documenti, secondo quanto ha rivelato il Washington Post, per lo più adulti appena arrivati negli Stati Uniti, la cui unica colpa è stata l’attraversamento irregolare del confine. I 155 milioni, nelle intenzioni, saranno utilizzati per «stabilire e gestire (…) strutture temporanee pubbliche lungo il confine meridionale».
La decisione dell’amministrazione Trump arriva proprio mentre negli Stati Uniti è alta l’allerta in vista dedella stagione degli uragani e del già annunciato arrivo della tempesta tropicale Dorian sull’isola di Puerto Rico.
In una dichiarazione inviata all’emittente televisiva Cnn, lo stesso Fondo di emergenza per le catastrofi naturali ha comunque precisato che, nonostante lo storno dei fondi e in considerazione dell’andamento storico delle spese, è anocra presente una somma di denaro «sufficiente a soddisfare le esigenze operative» e ha affermato che il recente provvedimento non influenzerà neanche gli sforzi per la ripresa a lungo termine dell zone degli Stati Uniti colpite da eventi catastrofici l Paese.
La decisione riguardante lo storno dei fondi è stata fortemente criticata dall’opposizione democratica. Il piano dell’amministrazione Trump di dirottare denaro dal Fondo di emergenza per le catastrofi naturali proprio all’inizio della stagione degli uragani, «per continuare a separare e imprigionare le famiglie di migranti è crudele», ha dichiarato il leader della minoranza democratica in Senato, Chuck Schumer. «Prendendo questi fondi», ha aggiunto Schumer, «fondamentali per la prevenzione delle catastrofi e gli sforzi di ricostruzione minaccia la vita e indebolisce la capacità del governo di aiutare gli americani».
L’Osservatore Romano, 28-29 agosto 2019.