A fiera tecnologica Las Vegas carica di start up italiane

(di Francesco De Filippo) (ANSA) – TRIESTE, 5 GEN – Nel 2018 fu un successo per la delegazione italiana, dunque stavolta TILT (The Italian lab for technology) ci riprova e torna a Las Vegas portando con sé le migliori startup tecnologiche nazionali al Ces 2019, la maggiore fiera tecnologica dell’elettronica di consumo.

La missione italiana dall’altisonante titolo ‘Made in Italy, The Art of Technology’ raggrupperà al booth 53221, in uno spazio dedicato all’Italia, 50 realtà selezionate, provenienti da tutta la penisola e che si occupano di settori diversi, come Smart Transportation, Smart Cities, Smart Home, Digital Services e Robotics. Ma due sono in particolare gli ambiti operativi: Food e Health & Wellness.

TILT – fondata da Teorema e Area Science Park – promuove il meglio del talento italiano con la collaborazione dell’Istituto del Commercio Estero (ICE) e il contributo di APSTI – Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani, e soprattutto con l’intenzione di rappresentare l’Italia in una delle più importanti vetrine internazionali dedicate all’innovazione tecnologica, al pari di altre nazioni europee. Dunque le startup avranno l’occasione di incrociare investitori, analisti, imprenditori internazionali.

Da un punto di vista geografico, a fare la parte del leone è la Lombardia, che partecipa alla missione con 14 startup (tra Milano, Bergamo, Varese e Pavia), e in generale il triveneto. Ma nella delegazione sono rappresentate quasi tutte le regioni.

Per Michele Balbi, presidente di Teorema, per il 2019 “sono state selezionate le startup più brillanti e meritevoli con una scelta ancora più ampia rispetto allo scorso anno, meno settorializzate”. Dunque, stavolta si tratta di consolidare un patrimonio di conoscenze ed esperienze, non dovrebbe essere impossibile, visto, come indica Stefano Casaleggi, direttore generale di Area Science Park, “siamo un Paese noto in tutto il mondo per ingegno e creatività e dotato di buone prassi e numerosi casi di successo”. Certo, “manca una visione condivisa e un sistema stabile che crei le condizioni affinché una buona idea o una nuova impresa possa trovare investimenti, clienti e mercati”, ma è proprio per colmare questa lacuna che si parteciperà al Ces. “In Italia ci sono circa 15.000 startup innovative, un numero significativo, ma non sufficiente se comparato con quello di altri Paesi che credono e investono di più nelle giovani imprese”, conclude Casaleggi.