La corsa dei discepoli e la corsa di Maria di Magdala

La corsa dei discepoli e la corsa di Maria di Magdala
di Gian Carlo Olcuire | 26 marzo 2016
Se i due corrono a cercare Gesù, è grazie alla donna sveglia che li ha svegliati: è stata lei la prima a giungere al sepolcro, con buona pace di Giovanni e dei maschi spesso vinti dal sonno.

risurrezione

LA CORSA AL SEPOLCRO IL MATTINO DELLA RESURREZIONE

(Eugène Burnand, 1898, Parigi, Museo d’Orsay)

in vinonuovo.it

«Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti». Gv 20,1-9

È uno dei momenti più cinematografici dei Vangeli, la corsa – col cuore in gola – di un giovane e di un anziano che, senza dirsi nulla, si fiondano al sepolcro pensando «No, non ci posso credere. Non può finire così».

«Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!», ha riferito loro Maria di Magdala. Per cui Giovanni e Pietro vanno a verificare, attraversati dalle mille congetture di noi piccoli uomini. A tutto pensando, tranne che lui potesse essere risorto.

Per un po’ i due corrono appaiati, come mostra il quadro. Poi, com’è normale che sia, l’eterno secondo, più giovane, stacca il compagno e arriva primo (lo confesserà in tarda età, senza aver perso un grammo della sfrontatezza giovanile e senza tacere d’aver lasciato il posto al meno giovane).

Una volta entrati, alla vista delle fasce e del sudario messi in quel modo, il «Non ci posso credere» si muta in «Ci credo». Pure su questo potremmo – da piccoli uomini – formulare mille ipotesi, senza che nessuna ci venga garantita come esatta. Alla nostra fede, che si appoggia sugli apostoli e non su prove scientifiche, è sufficiente la fede di Giovanni: che, pur non avendo visto la risurrezione e pur avendo visto che nel sepolcro Gesù non c’era, da un segno ha capito che era vivo e che non poteva essere stato trafugato.

Questa – di vedere con gli occhi un’assenza e di sentire col cuore una presenza – è un’esperienza che possiamo fare anche noi con questo quadro. In cui Maria di Magdala non appare. Ma, se i due corrono a cercare Gesù, è grazie alla donna sveglia che li ha svegliati: è stata lei la prima a giungere al sepolcro, con buona pace di Giovanni e dei maschi spesso vinti dal sonno. Lei, che già aveva corso per raggiungere i due apostoli, è facile che sia tornata di corsa con loro: tant’è che la ritroviamo di nuovo lì, «all’esterno, vicino al sepolcro», in lacrime. Ed è stata lei a cedere il posto ai maschi, come spesso è accaduto alle donne e tuttora accade (ad es. nella lavanda dei piedi del giovedì santo, in parrocchia). Gesù rende onore a Maria di Magdala mostrandosi a lei prima che agli altri, chiamandola per nome e affidandole le parole da dire ai fratelli: «Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».