ADDIO A CAMILLERI, L’ITALIA PIANGE IL PAPÀ DI MONTALBANO


31 MILIONI DI COPIE. NIENTE CAMERA ARDENTE, FUNERALI PRIVATI Andrea Camilleri è morto all’ospedale Santo Spirito di Roma dove era ricoverato da un mese. L’autore geniale dei libri del commissario Montalbano aveva 93 anni. Per volontà della famiglia non ci sarà camera ardente e il funerale si svolgerà domani in forma privata. Regista di teatro, funzionario Rai, poi il boom da romanziere a 60 anni: cento libri, 27 su Montalbano, un fenomeno da 31 milioni di copie. ‘Il commissario finirà con me’, disse. Ascolti record per la serie tv con Luca Zingaretti, vista 1,2 miliardi di telespettatori. Tutta Italia piange la morte del maestro. Mattarella: ‘Ha avvicinato gli italiani ai libri’. Conte: ‘Un maestro che ha saputo parlare a tutti’. La notizia fa il giro del mondo. 

«Nacque il tuo nome da ciò che fissavi» 18-24 agosto 2019 | Fiera di Rimini XL edizione Meeting per l’amicizia fra i popoli

Image

Quello a cui stiamo assistendo nel nostro tempo è qualcosa di nuovo, di inedito: non bastano più le parole abituali per afferrarlo, e le analisi con cui si è cercato per tanto tempo di capire la crisi – o meglio le diverse crisi – del nostro mondo sembrano armi spuntate.

Da un lato una capacità stupefacente di costruire, manipolare e controllare la realtà attraverso un potere tecnologico sempre più diffuso; dall’altro un sempre più profondo smarrimento riguardo al senso per cui ciascuno di noi sta al mondo e alla società che si vuole costruire. E così, paradossalmente, alla potenza della tecnica, che muove ormai l’economia e la politica globali, si accompagna l’impotenza endemica della povertà – povertà di beni e soprattutto di significato – che dilaga nel mondo.

Ma qual è la novità che urge? Essa sta nella realtà più nascosta e apparentemente più scontata, ma al tempo stesso più essenziale e decisiva di tutto il resto: l’io di ciascuno di noi.

È in questa realtà del soggetto umano il punto infuocato del mondo intero, quello da cui dipendono ultimamente tutti i macrofenomeni della storia. Ma la grandezza e l’inquietudine dell’io, in ciascuno di noi, sta nella sua autocoscienza, nella possibilità – sempre aperta – di cercare e di scoprire ciò per cui vale la pena vivere e costruire. Qui sta il punto d’appoggio per vivere tutto: è grazie ad esso, alla consistenza della nostra coscienza, che possiamo affrontare le sfide della storia.

Per questo la domanda più interessante, e insieme la più pertinente al nostro presente, è: ma da dove nasce l’io? Da dove viene il “volto” di ciascuno di noi? Cosa dà peso e significato irriducibile al nostro “nome” proprio? Perché senza volto non si può guardare niente e non si può godere di niente; e senza nome ci si riduce al niente di una massa indistinta.

È la domanda acutissima e insieme disarmata che Nicodemo rivolse a Gesù: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». E la vecchiezza non è solo e tanto quella dell’età, ma è soprattutto quella del cuore e dello sguardo. Come nasce, e come può rinascere di continuo il volto di una persona?

I versi da una poesia di Karol Wojtyla, che danno il titolo al Meeting 2019, mettono a fuoco il fatto – sperimentato da tutti, almeno nei momenti più importanti e decisivi della vita – che il proprio “nome”, cioè la propria consistenza umana nasce da quello che si fissa, e cioè dal rapporto con un altro da sé, con ciò da cui ci si sente chiamati ad essere. L’immagine cui la poesia si riferisce è quella della Veronica che fissa Cristo mentre passa con la croce. Ma tanti incontri evangelici raffigurano questa dinamica: come quello di Zaccheo che si sente guardato da Gesù e viene chiamato per nome: «scendi in fretta, vengo a casa tua!».

L’io può rinascere solo in un incontro, come quello del bambino con la sua mamma o di una persona grande con un’altra persona amata o con un amico. Un incontro pienamente umano, perché apre all’io una prospettiva di bellezza, un desiderio di pienezza, un’urgenza di verità e di giustizia che da solo non si sarebbe mai sognato.

In ogni incontro vero è come se ciascuno si sentisse “preferito”: proprio lui, proprio lei. Sembra la cosa più fragile e più esposta al caso; ma è l’esperienza più potente che possiamo fare, l’unica che può farci restare in piedi di fronte alle sfide del tempo. Non è anzitutto in uno sforzo di volontà o in una coerenza etica, che potranno essere affrontati l’incertezza e la confusione esistenziale che segnano la nostra epoca. Nessuna tecnica per la “cura di sé”, nessuna riflessione avrebbe la forza generativa di un incontro: solo una preferenza su di sé può strapparci dal nulla.

In uno dei punti più acuti del Senso religioso don Giussani scrive: «In questo momento io, se sono attento, cioè se sono maturo, non posso negare che l’evidenza più grande e profonda che percepisco è che io non mi faccio da me, non sto facendomi da me. Non mi do l’essere, non mi do la realtà che sono, sono “dato”. È l’attimo adulto della scoperta di me stesso come dipendente da qualcosa d’altro. […] Si tratta della intuizione, che in ogni tempo della storia lo spirito umano più acuto ha avuto, di questa misteriosa presenza da cui la consistenza del suo istante, del suo io, è resa possibile. Io sono “tu-che-mi-fai”. […] Allora non dico: “Io sono” consapevolmente, secondo la totalità della mia statura d’uomo, se non identificandolo con “Io sono fatto”. È da quanto detto prima che dipende l’equilibrio ultimo della vita»

Accorgersi di “essere”, aver coscienza che si è “chiamati” ad esistere è l’esperienza più sconvolgente per tutta la cultura – dalla scienza all’economia, dalla politica all’arte: da essa dipende la possibilità stessa di un nostro impegno serio nella realtà.

Nell’edizione del Quarantennale il Meeting vuole offrire questo come il contributo più prezioso della sua storia e del suo impegno presente: solo l’incontro con persone “vive” può riaprire l’io di ciascuno di noi a tutte le dimensioni del mondo.

fonte: https://www.meetingrimini.org/edizione-2019/

Vaticano e ONU aprono alle confessioni religiose per «un’azione globale, rapida e unitaria» in favore dell’ambiente

Vaticano e ONU aprono alle confessioni religiose per «un'azione globale, rapida e unitaria» in favore dell’ambiente

NAIROBI-ADISTA. Per celebrare il quarto anniversario dell’enciclica Laudato Si’, l’iniziativa Faith for Earth del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, con il suo motto “Una terra, molte religioni, un obiettivo”, insieme a partner quali la Rete dei giovani cattolici per la sostenibilità ambientale in Africa, il Fondo per la fauna selvatica globale e il Dicastero per la promozione dello sviluppo umano integrale vaticano, hanno organizzato una conferenza in programma il 15 e16 luglio 2019 presso la sede delle Nazioni Unite a Nairobi, in Kenya.

L’obiettivo, in linea con quanto detto da Francesco nella sua enciclica, è quello di sensibilizzare i cittadini del mondo ad intraprendere «un’azione globale, rapida e unitaria» contro pratiche ambientali insostenibili, facendo leva sul potere delle autorità religiose e dei credenti del mondo. La conferenza si concentrerà sull’emergenza climatica e il ripristino degli ecosistemi, per incoraggiare i governi e i giovani a prestare attenzione agli appelli di molte popolazioni indigene per una migliore gestione ambientale globale, proprio alla vigilia del Sinodo panamazzonico che si terrà ad ottobre.

«Stiamo trovando una vera cooperazione e uno scopo condiviso con tutte le confessioni religiose del mondo per rendere la protezione delle foreste e dei diritti delle popolazioni indigene una delle principali priorità etiche», afferma Charles McNeill, consigliere politico per il clima, le foreste e l’ambiente delle NU.«I giovani saranno il fondamento di qualsiasi movimento basato sulla fede per porre fine alla deforestazione tropicale e accogliamo con favore questa conferenza come un’opportunità per approfondire ed espandere l’impegno in tutti i settori di interesse attraverso i fedeli».

I relatori della conferenza, guidati dal cardinale Peter Turkson, forniranno una prospettiva scientifica sullo stato attuale del mondo e sottolineeranno l’importanza dell’impegno dei giovani. La conferenza affronterà urgenti necessità e opportunità in Africa e mostrerà le best practices di tutto il continente, il ruolo della leadership e dell’innovazione offerto dai giovani. Secondo Allen Ottaro, direttore esecutivo della Rete giovanile cattolica per la sostenibilità ambientale in Africa «i giovani africani sentono l’urgente responsabilità di assicurare che le loro comunità, i loro paesi e il continente facciano da apripista per un futuro sicuro, sostenibile e produttivo per loro e per le generazioni future».

La conferenza sarà un forum per una più profonda riflessione sugli insegnamenti sociali della fede cattolica e di altre religioni e fornirà una «piattaforma per le organizzazioni di fedeli, giovani e popolazioni indigene per condividere le loro opinioni e parlare con una sola voce», ha detto Iyad Abumoghli, Coordinatore della Fede per la Terra dell’ONU.  «L’iniziativa Fede per la Terra sta riunendo leader e rappresentanti delle popolazioni indigene per ispirare l’azione di responsabili politici e fedeli», ha aggiunto, con l’obiettivo di creare una “prospettiva africana” delle condizioni attuali e future del pianeta, arricchita da punti di vista globali.

Lettera-appello di 270 scienziati: il riscaldamento climatico sia una priorità del dibattito politico

Lettera-appello di 270 scienziati: il riscaldamento climatico sia una priorità del dibattito politico

da Adista

Il sito di Sbilanciamoci! pubblica oggi, 12 luglio, un’allarmante “Lettera aperta degli scienziati sul clima” corredata di ben 270 firme. Sono climatologi, fisici, ricercatori che scrivono alle massime autorità italiane perché l’Italia  di agire sui processi produttivi e di trasporto, trasformando l’economia per raggiungere le zero emissioni nette di gas serra entro il 2050. “Il riscaldamento globale è di origine antropica” è il titolo della loro lettera, che, iniziata da Roberto Buizza(Fisico/matematico, prof. Ordinario di Fisica, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) il 3 luglio 2019, al 7 luglio, come informa il sito, era stata già sottoscritta da 210 persone di scienza e cultura, tra cui moltissimi esperti di fisica del sistema Terra e del clima. La lettera è supportata e firmata anche da SISC, la Societa’ Italiana Scienze del Clima e da AISAM , l’Associazione Italiana Scienze dall’Atmosfera e della Meteorologia. 

Di seguito il testo:

Al Presidente della Repubblica

Al Presidente del Senato

Al Presidente della Camera dei Deputati

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

IL RISCALDAMENTO GLOBALE È DI ORIGINE ANTROPICA

7 luglio 2019

È urgente e fondamentale affrontare e risolvere il problema dei cambiamenti climatici. Chiediamo che l’Italia segua l’esempio di molti paesi Europei, e decida di agire sui processi produttivi ed il trasporto, trasformando l’economia in modo da raggiungere il traguardo di ‘zero emissioni nette di gas serra’ entro il 2050.

Tale risultato deve essere raggiunto per i seguenti motivi:

a)  Dati osservati provenienti da una pluralità di fonti dicono che il sistema Terra è oggi sottoposto a variazioni climatiche molto marcate che stanno avvenendo su scale di tempo estremamente brevi;

b)  Le osservazioni indicano chiaramente che le concentrazioni di gas serra in atmosfera,quali l’anidride carbonica e il metano, sono in continua crescita, soprattutto a partire dagli anni successivi alla seconda guerra mondiale, in seguito ad un utilizzo sempre più massiccio di combustibili fossili e al crescente diffondersi di alcune pratiche agricole, quali gli allevamenti intensivi;

c)  Le misure dell’aumento dei gas-serra e delle variazioni del clima terrestre confermano ciò che la fisica di base ci dice e quanto i modelli del sistema Terra indicano: le attività antropiche sono la causa principale dei cambiamenti climatici a scala globale cui stiamo assistendo;

d)  Migliaia di scienziati che studiano il clima del sistema Terra, la sua evoluzione e le attività umane, concordano sul fatto che ci sia una relazione di causa ed effetto tral’aumento dei gas serra di origine antropica e l’aumento della temperatura globaleterrestre, come confermato dai rapporti dell’Intergovernmental Panel on ClimateChange (IPCC), che riassumono i risultati pubblicati dalla comunità scientifica globale;

e)  I modelli numerici del sistema Terra basati sulle leggi della fisica sono gli strumenti più realistici che abbiamo a disposizione per studiare il clima, per analizzare le cause dei cambiamenti climatici osservati e per stimare possibili scenari di clima futuro; questi modelli sono sempre più affidabili grazie all’accrescimento della rete di osservazioni utilizzate per validare la loro qualità, al miglioramento della nostra conoscenza dei fenomeni che influenzano il clima e alla disponibilità di risorse computazionali ad alte prestazioni;

f)  L’esistenza di una variabilità climatica di origine naturale non può essere addottacome argomento per negare o sminuire l’esistenza di un riscaldamento globaledovuto alle emissioni di gas serra; la variabilità naturale si sovrappone a quella di origine antropica, e la comunità scientifica possiede gli strumenti per analizzare entrambe le componenti e studiare le loro interazioni;

g)  Gli scenari futuri “business as usual” (cioè in assenza di politiche di riduzione di emissioni di gas serra) prodotti dai tutti i modelli del sistema Terra scientificamente accreditati, indicano che gli effetti dei cambiamenti climatici su innumerevoli settori della società e sugli ecosistemi naturali sono tali da mettere in pericolo lo sviluppo sostenibile della società come oggi la conosciamo, e quindi il futuro delle prossime generazioni;

h)  Devono essere pertanto intraprese misure efficaci e urgenti per limitare le emissioni di gas serra e mantenere il riscaldamento globale ed i cambiamenti climatici ad esso associati al di sotto del livello di pericolo indicato dall’accordo di Parigi del 2015 (mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 °Crispetto ai livelli pre-industriali, e perseguire sforzi volti a limitare l’aumento ditemperatura a 1,5 °C);

Queste conclusioni sono basate su decine di migliaia di studi condotti in tutti i paesi del mondo dagli scienziati più accreditati che lavorano sul tema dei cambiamenti climatici. È sulla base di queste conclusioni che vanno prese decisioni importanti per la lotta ai cambiamenti climatici piuttosto che su documenti, come la lettera datata 17 giugno e firmata da un gruppo formato quasi esclusivamente da non-esperti sulla scienza dei cambiamenti climatici (come comprovato dai loro curricula di pubblicazioni scientifiche in riviste internazionali), in cui è stato messo in discussione con argomentazioni superficiali ed erronee il legame tra il riscaldamento globale dell’era post-industriale e le emissioni di gas serra di origine antropica (‘Petizione sul riscaldamento globale antropico’, datata 17 giugno 2019).

Concludiamo riaffermando con forza che il problema dei cambiamenti climatici è estremamente importante ed urgente, per l’Italia come per tutti i paesi del mondo. Politiche tese alla mitigazione e all’adattamento a questi cambiamenti climatici dovrebbero essere una priorità importante del dibattito politico nazionale per assicurare un futuro migliore alle prossime generazioni.

*Foto di Jonny Lindner, tratta da Pixabay,

XXVI INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL ON RELIGION dal titolo “Il lavoro e la religione”

XXVI International Summer School On Religion

adista

I lavori si svolgeranno a San Gimignano (con una tappa presso il Monastero di Passignano nel Comune di Tavarnelle) dal 28 al 31 agosto.

Aprirà i lavori la prolusione di Luigino Bruni: E il Logos si fece carpentiere. Una riflessione sul lavoro nelle tradizioni profetiche (Isaia, Geremia, Ezechiele) e sapienziali (Qoèlet e Giobbe) della Bibbia.

Seguiranno 27 tra relazioni e comunicazioni le quali toccheranno i temi inerenti il rapporto tra le religioni del libro e il lavoro,  tra il lavoro come si è presentato di volta in volta sul palcoscenico della storia, sul lavoro oggi tra ipertecnologizzazione, globalizzazione, emigrazioni.

La Scuola Estiva di San Gimignano offrirà inoltre agli intervenuti concerti e visite guidate ad alcune mostre significative, quale quella Helmut Newton SAN GIMIGNANO in corso presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.

PROGRAMMA

MERCOLEDÌ 28 AGOSTO 2019

San Gimignano, Sala Tamagni

ore 15.30 Andrea Marrucci, Sindaco di San Gimignano, Presidente CISRECO – Presiede e dà il benvenuto agli intervenuti Saluto e keynote speech dell’on.le Emanuela C. Del Re, Viceministro Affari Esteri; Coordinatrice della Sez. di Sociologia della Religione di AIS–Ass. Ital. di Sociologia Saluto Presidente Unione Comunale del Chianti Fiorentino Saluto Assessore alla Cultura Unione Comunale del Chianti Fiorentino Saluto di Renzo Macelloni, Presidente ASFER

Ore 16.15 Emiliano Biadene, Fratello del Monastero di Bose, Fraternità di Cellole Ricordo di Padre Brian Lowery

Ore 16.30 Arnaldo Nesti, Direttore Cisreco e Summer School on Religion Parole introduttive alla XXVI Summer School Genesi 3,19: “Con il sudore del tuo volto mangerai il pane” — Il lavoro e la religione Ore 16.45 -18.45 Prima sessione – Chairman: Marco Lisi, Past President CISRECO

Ore 16.45 Luigino Bruni, Lumsa, Il lavoro nelle tradizioni profetiche (Isaia, Geremia, Ezechiele) e sapienziali (Qoèlet e Giobbe) della Bibbia Prolusione

Ore 17.30 Peter Antes, Università Leibniz di Hannover Il lavoro moderno, una sfida per la concezione cristiana del lavoro

Ore 18.15 Matteo Poiani, Università di Padova, Il lavoro in Simone di Taibuteh e Isacco di Ninive, monaci e mistici tardo antichi siro-orientali. Comunicazione

Ore 18.30 Discussione

Ore 19.00 Sala di Cultura Inaugurazione Mostra Antichi mestieri a San Gimignano 3

Ore 21.30 Sala Tamagni Giuditta Scorcelletti, voce Alessandro Bongi, chitarra “Padrone mio, ti voglio arricchire” Canti di lavoro e di sopravvivenza dal mondo contadino

GIOVEDÌ 29 AGOSTO 2019 San Gimignano, Sala Tamagni Seconda sessione Chairman: Renzo Macelloni, Presidente Asfer

Ore 9.00 Paolo Trianni, Università Urbaniana, Il lavoro nella tradizione benedettina Ore 9.30 Ester Gallo, Università di Trento, La religione nei rapporti di lavoro domestico e cura

Ore 10.00 Luca Peloso, Ricercatore indipendente, Identità e metamorfosi del lavoro industriale. Una rilettura de La condizione operaia di Simone Weil 4

Ore 10.30 Intervallo

Ore 10.45 Vittorio Campanelli, Bruxelles, Il diritto ed il dovere al LAVORO sanciti dalla nostra Costituzione alla prova dei fatti

Ore 11.15 Simona Paula Dobrescu, Teologa e mediatrice culturale/Bari, Libertà, dignità e lavoro Comunicazione

Ore 11.30 Irene Ranaldi, Uninettuno University, Turismo nelle periferie, inventarsi un lavoro accademico fuori dall’Accademia Comunicazione

Ore 11.45 Antonino Drago, Università di Napoli “Federico II”, Alla ricerca della società dove il lavoro è meno repressivo Comunicazione

Ore 12.00 – 13.00 Discussione San Gimignano, Sala Tamagni Terza sessione Chairman: Giacomo Bassi, Past President CISRECO

Ore 15.00 Andrea Spini, Università di Firenze, Il dark side dell’industrializzazione. Il lavoro minorile nelle miniere inglesi nella prima metà del XIX secolo

Ore 15.30 Maurice Roumani, Ben_Gurion University of the Negev, Schiavitu’ e Liberta’, una visione ebraica del lavoro Ore 16.00 Spazio giovani ricercatori a cura di AIS/Sezione Sociologia della Religione con ICSOR (International Center for the Sociology of Religion) – Chairwomen: Emanuela C. Del Re con Simona Scotti

Ore 17.30 Discussione

Ore 18.00 – 19.00 Visita guidata alla Mostra della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Helmut Newton 

Ore 21.30 Sala Tamagni Matteo Poiani, fisarmonica Musiche di J.S. Bach, Fuentiago, E. Pozzoli, V. Chaikin, F. Fu 

VENERDÌ 30 AGOSTO 2019

Tavarnelle Val di Pesa, Monastero di Passignano Quarta sessione Chairman: Presidente Unione Comunale del Chianti Fiorentino San Gimignano

Ore 8.00 Trasferimento in bus privato presso il Monastero di Passignano

Ore 9.30 Don Lorenzo Russo, Superiore di Badia a Passignano, Saluto ai partecipanti

Ore 9.45 Don Giuseppe Casetta, Abate Generale Ordine dei Vallombrosani, Relazione da definire

Ore 10.15 Ubaldo Fadini, Università di Firenze, Filosofie del lavoro e metamorfosi antropologiche

Ore 10.45 Vincenzo Pace, Università di Padova, Dal dovere del lavoro all’ineguaglianza sociale nei Paesi a maggioranza musulmana

Ore 11.15 Intervallo

Ore 11.30 Agnieszka Nitszke, Jagiellonian University in Krakow/Polonia, Il concetto di lavoro nel quadro del mercato unico europeo nell’Unione Europea

Ore 12.00 Gianni F. Trapletti, Insegnante di religione presso Liceo “L. Gigli” – Rovato (BS), Il lavoro come opera di santificazione: l’intuizione di Josemaria Escrivà de Balaguer Comunicazione

Ore 12.15-13.00 Discussione Quinta sessione Chairman: Assessore alla Cultura Unione Comunale del Chianti Fiorentino

Ore 14.45 Visita guidata al Monastero

Ore 15.15 Monika ?lufi?ska, Jagiellonian Universiti in Krakow /Polonia Le métier de journaliste dans la convergence (« multimédiatisation »)

Ore 15.45 Maria Immacolata Macioti e Elena Zapponi, La Sapienza, Università di Roma Le donne a Damanhur tra modernità e tradizione

Ore 16.15 Intervallo

Ore 16.30 Leo Lestingi, Facoltà Teologica Pugliese, L’economia islamica fra Shar’a e Tawhid

Ore 17.00 Fernanda Rossini, Ludwig-Maximilians-Universität München, Amerikanistik, PhD candidate Dorothy Day ed il movimento dei lavoratori cattolici Comunicazione

Ore 17.15 – 18.00 Discussione

Ore 18.15 Partenza per San Gimignano

Ore 20.30 Cena Sociale presso Ristorante Il Feudo

Sabato 31 agosto 2019

San Gimignano, Sala Tamagni Sesta sessione Chairman: Renato Risaliti, Università di Firenze

Ore 9.30 Vine Mihaljevi?, Sabrina ?akovi?, Istituto di Scienze Sociali Ivo Pilar, Zagabria, Le organizzazioni della società civile cattoliche e il lavoro di domenica in Croazia Comunicazione

Ore 9.45 Danijel Labaš, Università di Zagabria e Ivan Uldrijan, Università Cattolica Croata di Zagabria, Il lavoro giornalistico nel regime marxista. Settimanale cattolico „Glas Koncila“ e la promozione della libertà di espressione in Croazia (ex Jugoslavia) Comunicazione

Ore 10.00 Dubravka Dubravec Labaš, Università di Zagabria, Lavoro e religione nei manuali di Italiano come lingua straniera Comunicazione

Ore 10.15 Alessandro Anderle, Pergine Valsugana (TN), Il riposo come compimento (del lavoro) nella Torah

Ore 10.45 Intervallo

Ore 11.00 Chiara Sasso, Rete dei Comuni Solidali/RECOSOL, Interazioni tra popoli, culture e religioni nella esperienza di Mimmo Lucano, sindaco di Riace. Una testimonianza

Ore 11.30 – 12.30 Discussione finale

Ore 12.30 Consegna dei diplomi

Enti Promotori, Patrocinatori, Finanziatori -Asfer, Associazione per lo studio dei fenomeni religiosi -Comune di San Gimignano -Unione Comunale del Chianti Fiorentino -Religioni e Società -AIS-Associazione Italiana di Sociologia / Sezione di Sociologia della Religione -Università degli Studi di Firenze Segreteria Centro Internazionale di Studi sul Religioso Contemporaneo/CISRECO C.P. 11 – Via San Giovanni, 38 – 53037 San Gimignano (SI) Tel. 0577 906102 Sito Internet: www.asfer.it E-mail: gpicone@comune.sangimignano.si.it

La quarta C: “coscienza”

La quarta C: “coscienza”

Pubblichiamo qui di seguito la riflessione di Sandro Campanini, coordinatore nazionale di C3dem, pubblicata sul sito internet del portale, cui aderiscono una serie di realtà del mondo cattolico democratico. L’articolo approfondisce i temi sollevati nel dibattito pubblico dalla recente vicenda della nave “Sea Watch”.

da Adista

Per la seconda volta in pochi mesi – dopo il caso di Riace – è tornato alla ribalta, con la vicenda Sea Watch, il complesso problema del rapporto tra scelte di coscienza, in nome di valori fondamentali, e rispetto delle norme, considerate inadeguate o ingiuste.

E’ un tema delicato, perché non applicare una legge in nome di principi superiori non può certo voler dire ricorrere a un’individualistica e comoda interpretazione “fai da te” delle leggi stesse, deformazione ahinoi molto presente nella storia e nella realtà del nostro Paese. E d’altra parte è proprio degli ordinamenti più avanzati aver riconosciuto (dopo molto tempo e molte battaglie)  ambiti – circoscritti e poi a loro volta normati – sottoposti alla possibilità di obiezione di coscienza.

Ora, dalle ultime notizie sembra che la decisione della Capitana Carola Rackete di far attraccare la Sea Watch a Lampedusa sia giustificabile anche dal punto di vista del diritto internazionale, che prevale su quello italiano. Pur non essendo un esperto in materia, l’ho sempre pensato e spero che la Magistratura lo confermi.

Sarebbe in ogni caso ormai ora di stabilire se anche rispetto alla Costituzione del nostro Paese  si ravvisi una compatibilità delle parti delle nuove leggi sulla sicurezza inerenti i profughi e rifugiati;  sembra evidente che esse non possano definirsi coerenti con i valori e i principi che, con chiarezza, essa afferma. Certo che se, al contrario, fosse sancita una compatibilità, ci sarebbe da chiedersi con grave preoccupazione come è possibile spingere l’interpretazione della Carta fondamentale fino a questo punto.

Ma, tornando al tema iniziale, l’affacciarsi nel dibattito pubblico del rapporto tra norma e coscienza (coscienza, non capriccio o soggettivismo di comodo), tra leggi transeunti e diritti fondamentali e immutabili sarebbe, fuori dalle polemiche legate al singolo caso del momento, quanto mai opportuno.

E’ un ambito in cui i credenti possono dare un contributo molto importante. E anche solo tenere viva l’attenzione a questo nodo, rendere il confronto meno istintivo e superficiale, aiutare a sviscerare la questione nelle sue tante implicazioni, sarebbe un bel servizio alle nostre comunità civili ed ecclesiali.

Questo portale è desideroso di ospitare ogni riflessione, piccola e grande, anche su questa quarta ”C”: la C di Coscienza.

XXII Settimana filosofica per… non filosofi

XXII Settimana filosofica per... non filososi

Il Gruppo editoriale  “IL POZZO DI GIACOBBE” E “DI GIROLAMO EDITORE” organizzano la 

XXII SETTIMANA FILOSOFICA PER… NON FILOSOFI 

Destinatari della proposta non sono professionisti della filosofia ma tutti coloro che desiderano coniugare i propri interessi intellettuali con una rilassante permanenza in uno dei luoghi tra i più gradevoli del Bel Paese, cogliendo l’occasione di riflettere criticamente su alcuni temi di grande rilevanza teorica ed esistenziale. 

L’iniziativa si svolge a Santa Fosca, frazione di Selva di Cadore (Belluno) a 1.400 metri, dal 23 al 29 agosto 2019 

Il tema scelto quest’anno è “RAGIONE E/O PASSIONI”.

Pubblichiamo qui di seguito il programma dettagliato

Arrivo nel pomeriggio (possibilmente entro le 19) di venerdì 23 agosto e primo incontro alle ore 21. Sono previsti due seminari giornalieri, dalle 9.00 alle 10.30 e dalle 18.15 alle 19.45, sui seguenti temi: 

* Ragione versus passioni? La lezione dei classici

* Comprendere e trasformare le passioni: tra Spinoza e il Buddismo

* La mente naturalizzata: da Hume e Darwin alle attuali ricerche neuroscientifiche

* Intelligenza emotiva: una virtù da coltivare? 

I seminari saranno introdotti a turno da Francesco Dipalo (Bracciano), Orlando Franceschelli (Roma), Salvatore Fricano (Bagheria), Elio Rindone (Roma)

Partenza dopo il pranzo di giovedì 29 agosto. 

Per ulteriori avvertenze tecniche consultare il sito: http://vacanze.domandefilosofiche.it

adista