Fao, superficie globale foreste diminuisce ogni giorno

Foreste le  sequoie della Giant Forest, in California © ANSA

(ANSA) – ROMA – Il tempo stringe per le foreste del mondo, la cui superficie totale diminuisce di giorno in giorno, avverte un nuovo rapporto della FAO, che esorta i governi a promuovere un approccio omnicomprensivo a beneficio sia degli alberi, sia di coloro che vi fanno affidamento.

Occorre arrestare la deforestazione, gestire boschi e foreste in modo sostenibile, ripristinare quelle degradate e incrementare la copertura di alberi in tutto il mondo per evitare conseguenze potenzialmente dannose per il pianeta e la sua popolazione, avverte lo Stato delle Foreste nel Mondo 2018.

Le foreste e gli alberi contribuiscono molto di più ai mezzi di sussistenza umani di quanto non si creda, svolgendo ruoli cruciali nella sicurezza alimentare, nella fornitura di acqua potabile, nelle energie rinnovabili e nelle economie rurali.

Forniscono circa il 20% del reddito alle famiglie rurali nei paesi in via di sviluppo – in molte zone anche di più – e il combustibile per cucinare e riscaldarsi per una persona su tre.

“Le foreste sono fondamentali per i mezzi di sostentamento”, ha dichiarato il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva. “Foreste sane e produttive sono essenziali per un’agricoltura sostenibile e abbiamo la prova dell’importanza delle foreste e degli alberi per la qualità dell’acqua, per contribuire al fabbisogno energetico del futuro e per progettare città sostenibili e sane”.

Il rapporto sullo Stato delle Foreste del mondo 2018 è stato elaborato in vista del Forum politico ad alto livello sullo sviluppo sostenibile delle foreste che si riunisce a New York a partire dal 9 luglio. Sarà presentato in questo contesto, in occasione di un evento speciale del Forum delle Nazioni Unite

Colesterolo alto: AVD Reform lancia un prodotto a base di mela annurca

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Il rischio dell’aumento del colesterolo cattivo (Ldl) è sempre più frequente a causa di diete squilibrate e all’aumento della sedentarietà. Sappiamo che per prevenire l’ipercolesterolemia e lo sviluppo di malattie cardiovascolari, bisogna partire dalla dieta, evitando i carboidrati raffinati, zuccheri aggiunti, grassi saturi e idrogenati e soprattutto non abbandonare mai uno stile di vita attivo, spingendoci a fare una sana camminata quotidiana. Qui però dobbiamo far valere un vecchio detto perché “una mela al giorno toglie il medico di torno”, l’importante è sapere quale mela scegliere.

Diversi studi dimostrano che la Melannurca Campana Igp è ottima per combattere il colesterolo cattivo. Questa piccola e saporita mela rossa è ricca di polifenoli dagli effetti salutistici: in particolare sono le prociandine che riescono a ridurre notevolmente il colesterolo totale, favorendo l’incremento delle molecole HDL (colesterolo buono). Grazie a queste sostanze il colesterolo cattivo viene captato e evitandone l’assorbimento per essere poi espulso in modo fluido. Da questi assunti è nato un nuovo prodotto AVD Reform, Melacol, a base di  Mela annurca campana IGP (Annurcomplex®) ed estratto secco di Olivo. Il prodotto vanta una filiera produttiva completamente Made in Italy ed è supportato da uno studio svolto dal Dipartimento Chirurgico dell’Università di Modena: i pazienti affetti da ipercolesterolemia di grado lieve e moderato trattati con Melacol hanno evidenziato una riduzione del colesterolo totale (TC) e LDL e una riduzione degli indici di rischio cardiovascolare.

Aifa, ritiro lotti di diversi farmaci con valsartan Per impurità, sostanza cancerogena in prodotti per la pressione

La sede dell'Aifa a Roma © ANSA

L’AIFA ha disposto giovedì il ritiro dalle farmacie e da tutta la catena della distribuzione di oltre 700 lotti di farmaci prodotti da diverse azienda farmaceutiche contenenti il principio attivo valsartan, a causa di alcune impurità durante la sua produzione nello stabilimento della Zhejiang Huahai Pharmaceuticals, nel sito di Chuannan in Cina.  La sostanza trovata è la N-nitrosodimetilamina (NDMA), classificata come probabilmente cancerogena. Valsartan è un antagonista del recettore dell’angiotensina II usato per trattare l’ipertensione e l’insufficienza cardiaca.

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Nuova tegola per il fast food, aumenta l’asma e le malattie respiratorie

Ricerca ha analizzato 16 studi sull'argomento © Ansa

Arriva una nuova condanna per il fast food. Questa volta viene dalla Cina: i ricercatori dell’Università di Sichuan hanno rilevato un legame tra il consumo di questi prodotti e una maggiore probabilità di malattie respiratorie. Nel dettaglio, mangiare questi pasti aumenta i casi di asma, respiro sibilante e molte altre malattie allergiche come l’eczema e la rino-congiuntivite. Il lavoro ha analizzato 16 studi svolti in precedenza.
L’assunzione di hamburger e prodotti simili per almeno tre volte a settimana è stata associata in modo predominante a malattie allergiche. Gli autori sottolineano che una dieta di scarsa qualità può contribuire allo sviluppo e alla progressione dell’asma e del respiro sibilante attraverso diversi meccanismi.
“Sono necessari ulteriori studi per confermare le relazioni osservate in questa analisi e per identificare potenziali associazioni causali tra il consumo di fast food e le malattie allergiche”, ha detto Gang Wang, ricercatore dell’Ospedale della Cina occidentale dell’Università di Sichuan. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Respirology. (ANSA).

In chi si sente giovane, il cervello invecchia più lentamente

In chi si sente giovane, il cervello invecchia più lentamente © Ansa

Sentirsi più giovani della propria età non è solo un’attitudine: fa effettivamente invecchiare il cervello in maniera più lenta. Lo evidenzia uno studio della Seoul National University, pubblicato sulla rivista Frontiers in Aging Neuroscience. Gli studiosi hanno preso in esame 68 persone, tra 59 e 84 anni, effettuando delle scansioni cerebrali ed esaminando i volumi di materia grigia in varie regioni del cervello. Ai partecipanti alla ricerca è stato anche chiesto di completare un sondaggio, che includeva alcune domande sul fatto se si sentissero più anziani o più giovani della loro età e altre su come valutassero le loro capacità cognitive e percepissero la loro salute generale. Dall’analisi dei dati è emerso che le persone che si sentivano più giovani della loro età avevano più probabilità di ottenere un punteggio più alto in un test di memoria, ritenevano che la loro salute fosse migliore e presentavano meno probabilità di riportare sintomi depressivi.
Non solo: mostravano un aumento del volume della materia grigia in alcune regioni chiave del cervello. I ricercatori hanno utilizzato i dati della risonanza magnetica per calcolare anche l’età cerebrale stimata dei partecipanti, scoprendo che coloro che si percepiscono come più giovani avevano effettivamente “le caratteristiche strutturali di un cervello più giovane” come ha evidenziato Jeanyung Chey, autrice principale dello studio. Per capire la correlazione tra i due fenomeni sono necessari altri approfondimenti, ma una possibilità è che coloro che si sentono più giovani abbiano maggiori probabilità di condurre una vita più attiva fisicamente e mentalmente, cosa che può causare miglioramenti nella salute del cervello. Ovviamente, varrebbe il contrario per coloro che si sentono più vecchi della loro età.
(ANSA).

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Ha disabilità 1 persona su 6, il 15 sfila a Roma il Disability Pride Convenzione Onu disattesa, corteo nel giorno in cui si celebra

Ha disabilità 1 persona su 6, il 15 sfila a Roma il Disability Pride © Ansa

Non vedenti, non udenti, anziani non autonomi, persone che hanno avuto ictus, mutilati, nei paesi Ocse una persona su sei ha una qualche forma di disabilità.
Contro le barriere architettoniche e culturali che impediscono loro di vivere in autonomia, si terrà il 15 luglio a Roma il Disability Pride, un corteo che tra suoni e colori sfilerà per il centro storico di Roma per raggiungere Piazza del Popolo, alternando momenti di gioco e di riflessione politica. A lanciare l’iniziativa, patrocinata da Parlamento Europeo e Anci, e che si terrà nel giorno in cui ricorre la firma della Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili, è stata una conferenza stampa ospitata oggi presso la Sala Nassirya del Senato.

L’Italia, ha ricordato Bruno Galvani, presidente Fondazione Anmil Onlus, “è tra gli ultimi in Europa per risorse e servizi investiti a favore delle persone disabili. Si spendono 438 euro pro-capite annui, meno della media europea (531), lontanissimi dal Regno Unito (754)”. Le conseguenze sono evidenti. “Ogni cittadino con esperienza di disabilità motoria, temporanea o permanente, conosce la frustrante condizione di muoversi quotidianamente tra marciapiedi sconnessi e assenza di percorsi accessibili”, ha ricordato l’avvocato Dario Dongo, membro del comitato direttivo di Disability Pride Onlus. “Non c’è democrazia senza inclusione e in questo si devono impegnare tutte le parti politiche al governo come all’opposizione”, commenta Edoardo Patriarca (Pd), promotore dell’incontro di oggi.

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