Il Vaticano II è presente oggi ed è aperto al domani

Un’iniezione
nelle vene dell’umanità

di Justo Mullor García

Il Vaticano II non è un realtà passata. Non ho mai capito come alcuni abbiano osato suggerire un Vaticano III per completarlo. Il Vaticano II, quando sarà passato il “tempo delle ipotesi” – alcune delle quali insolite – non sarà un “concilio di ieri”, ma un concilio ancora presente e aperto a un domani che non è possibile predire con esattezza. Basterebbe tener presente la crisi vocazionale che l’ha seguito in determinate diocesi e congregazioni religiose per “immaginare” quale possa essere il futuro di certi settori ecclesiali.
Dalle parole di Giovanni XXIII risulta particolarmente chiaro che quello che il sinodo universale da lui proposto voleva offrire al mondo era una luce per uscire dalla confusione e dall’angoscia che si vivevano allora e che in buona parte si vivono ancora oggi. Pensiamo a quanto i giornali annunciano quotidianamente: tanti Paesi in guerra e una produzione parallela di armamenti che non smette di crescere e d’invitare a nuovi scontri, politiche umane che fomentano più l’egoismo della fraternità, campagne attentamente orchestrate per la creazione di famiglie artificiali, offerte ai giovani di nuove droghe e di nuovi piaceri che li allontanano da una ricca e feconda creatività. Realtà queste lontane dalle “realtà spirituali” indicate da Giovanni XXIII.
L’auspicio del nuovo e quasi inatteso successore di san Pietro – eravamo nel settembre 1958 – per me era proprio ciò che avevo trovato nei miei vecchi maestri e nei miei primi superiori nella Segreteria di Stato: il desiderio di una Chiesa purificata da tradizioni e da poteri marcatamente temporali. Il potere mondano è stato sempre una seria tentazione per quanti sono chiamati a preoccuparsi prioritariamente dello spirito. Non è la carne la tentazione più grande. La tentazione più grande è sempre l’orgoglio: “Sarete come dei”, disse l’astuto serpente ai nostri progenitori.
Giovanni XXIII non era solo il “Papa buono”, era anche un Papa sagace e un osservatore attento che conosceva profondamente il mondo in cui viveva.

(©L’Osservatore Romano 10 gennaio 2013)

L’Azione Cattolica propone 4 incontri sul Concilio Vaticano II

Oratorio don Bosco ore 21.00
L’Azione Cattolica propone 4 incontri sul Concilio Vaticano II
Il consiglio Diocesano di Azione Cattolica invita i giovani reggiani ad un itinerario di formazione per laici, in quattro tappe, per far conoscere i contenuti del Concilio Vaticano II attraverso le quattro Costituzioni che da esso sono scaturite. Tutto ciò, in questa speciale occasione del 50° anno di indizione del Concilio e durante l’Anno della fede.
Ciò che ci ha spinto a lanciare questo percorso non è solo conoscere cosa ha detto il Concilio, ma anche perché l’ha detto, quali esigenze hanno motivato certe scelte, se sono valide ancor oggi e in che modo il Concilio può essere attualizzato. Destinatari dell’iniziativa sono soprattutto coloro che non hanno vissuto il periodo in cui il Concilio si è svolto e quello immediatamente successivo: quindi prevalentemente i giovani e i giovani adulti (senza preclusioni per nessuno).
1° incontro: giovedì 17 gennaio, Sacrosantum Concilium: don Daniele Gianotti e un rappresentante dell’IdML (Istituto diocesano di Musica e Liturgia), per una testimonianza su don Luigi Guglielmi e sulla nascita dell’IdML; 
2° incontro: giovedì 24 gennaio, Lumen Gentium: don Daniele Moretto e una testimonianza sul diverso ruolo dei laici nella Chiesa dopo il concilio con il contributo di un laico con compiti in campo ecclesiale;
3° incontro: martedì 29 gennaio, Dei Verbum: la biblista Giovanna Bondavalli;
4° incontro: martedì 5 febbraio, Gaudium et Spes: la teologa Manuela Terribile.
Gli incontri si terranno all’Oratorio Don Bosco di via Adua (Santa Croce, Reggio Emilia), con inizio alle 21.
Vi aspettiamo numerosi!!!
Presidenza di Azione Cattolica