Gen Z in palcoscenico, la carica dei giovani drammaturghi

Sono giovani, spesso giovanissimi. Usano Instagram, TikTok, come tutti ragazzi nati negli anni Novanta. Ma quando hanno bisogno di dire qualcosa scelgono un metodo “antico”: la scrittura. E così, messi da parte i canali social, prendono carta e penna e iniziano ad inventare storie che parlano di ambiente, d’identità di genere, ma soprattutto di solitudine, della difficoltà di capire il mondo e di comunicare con gli altri.

Espresso