Vogia de Carnoval, Alda Fendi Esperimenti celebra Venezia A Roma dal 15 dicembre caleidoscopio a Palazzo Rhinoceros

Vogia de Carnoval, Alda Fendi Esperimenti celebra Venezia © ANSA

Voglia di giocare, fare festa e immergersi nel caleidoscopio di un Carnevale veneziano di antica memoria per tornare a vivere con gli altri esperienze ed emozioni dopo il lungo isolamento causato dal Covid. C’è tutto questo nell’omaggio alla città dei Dogi che la Fondazione Esperimenti di Alda Fendi propone dal 15 dicembre per questo finale di 2022 e avanti poi fino al 30 aprile nella sede di Palazzo Rhinoceros che offre un impareggiabile colpo d’occhio sul cuore archeologico di Roma tra Campidoglio, Palatino e Circo Massimo.

Il direttore artistico Raffaele Curi ha messo insieme installazioni, performance e sconfinamenti verso nuove tecnologie che aprono possibilità inedite di fruizione dell’arte. Già all’esterno i visitatori avranno la sensazione di immergersi in mare grazie a una grande videoproiezione sulla facciata dell’ edificio. Sogno ad occhi aperti vuole essere questa ‘Vogia de Carnoval’ – festa che nella Serenissima Repubblica cominciava il 27 dicembre – studiata con la collaborazione della Fondazione Querini Stampalia di Venezia. Come nelle proposte recenti quando si sono avvicendate opere d’arte dall’Ermitage, Alda Fendi avrebbe voluto mettere gratuitamente un capolavoro a disposizione del pubblico. Curi aveva puntato a La presentazione al tempio dipinta nel 1460 da Giovanni Bellini, custodita dalla fondazione veneziana, ma il quadro non era pronto per essere concesso e allora Rhinoceros Gallery propone l’opera per la prima volta a Roma attraverso il Daw, il digital art work realizzato grazie a una tecnologia innovativa dalla società Cinello che l’ha brevettato, riproduzione di un dipinto antico creando al tempo stesso una nuova opera digitale. “La sfida del digitale e delle nuove tecnologie amplificano le possibilità dell’opera d’arte – spiega il direttore artistico – . In questo gioco che porta il visitatore dentro e fuori le dimensioni del sogno e dell’illusione, tra la copia e l’originale, si mettono a confronto l’opera di Bellini con l’opera dello stesso soggetto dipinta nel 1455 dal cognato Andrea Mantegna, conservata alla Gemäldegalerie di Berlino”.
C’è spazio anche per un richiamo ai temi dell’attualità con la performace inaugurale ‘Black Venice’: sul dorso del grande rinoceronte che campeggia al piano terra dello spazio espositivo una dama abbigliata in abito settecentesco avrà sulle spalle un foglio termico come quelli distribuiti ai migranti soccorsi in mare. Un ribaltamento di piano tra l’aristocratica naufraga contemporanea soccorsa da chi oggi chiede aiuto, un giovane di colore con un turbante come fosse un sovrano o uno dei Re Magi. Tra richiami al Mose con la videoinstallazione di maree legata alle musiche di Gioachino Rossini, lungo il piano dell’edificio si susseguiranno le citazioni di Carlo Goldoni anche attraverso il volto dell’attore Donald Sutherland, protagonista del Casanova visionario di Federico Fellini.
“Portiamo Venezia a Roma – dice Alda Fendi -. Venezia multiculturale, con la sua storia ci insegna l’apertura nei confronti dell’altro e la convivenza fra i popoli. Venezia misteriosa, con le sue maschere ci invita ad abitare un carnevale senza tempo”.
ansa