Foglietto Letture e Salmo XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) 18 Luglio 2021

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

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Come mostra la prima lettura, e il Vangelo stesso, oggi al centro della parola che la liturgia ci porta c’è il fatto che Dio ha concretizzato le sue promesse in Gesù di Nazaret: attraverso il suo Salvatore egli veglia sul suo popolo. Il Vangelo descrive la “piccola” gente di Galilea che si affolla al seguito di Gesù come una comunità di uomini sfiniti di cui nessuno si occupa. Essi hanno sentito che Gesù si preoccupa sinceramente di loro, e che ha il potere di venire loro veramente in aiuto. È ciò che fa, portando l’indispensabile salvezza a tutti quelli che si rivolgono a lui fiduciosi, nella loro disgrazia sia fisica che sociale o spirituale.
La Chiesa non cerca oggi di distrarci con delle belle storie che parlano dei tempi passati. Attira la nostra attenzione sul fatto che Gesù Cristo risuscitato continua ad agire come il Salvatore di Dio. Egli può e vuole aiutarci nella nostra disgrazia. Compatisce le nostre preoccupazioni. Nella nostra miseria possiamo rivolgerci a lui. Egli ci consolerà, ci darà la forza, ci esaudirà. È lui che ci fa trovare le vie per uscire dalla disgrazia, che ci mette accanto delle persone che ci aiutino. E soprattutto, Gesù Cristo conosce l’ultima e la peggiore delle nostre miserie: la nostra ricerca di una salvezza duratura e felice, che sia per noi o per tutti quelli che amiamo, dei quali ci preoccupiamo, e che abitano con noi questo mondo.

Dai Italia, giocala con cuore impavido. Alle 21 la partita anche dai Chiostri parrocchia S. Agostino Reggio Emilia

LA NAZIONALE

Calling Londra, parla l’Italia. Missione possibile: scacco alla Regina. «Vogliamo divertirci», così Roberto Mancini. Wembley, Italia-Inghilterra, ore 21. Finale dell’Europeo segnato dal Covid, il primo itinerante, tra la retorica della ripartenza, stadi mezzi vuoti, mezzi pieni, ansie, sogni. Mancini è fiducioso. Ha twittato: «Siamo una squadra che ha avuto il coraggio di divertirsi. Manca l’ultimo passo. Facciamolo insieme ». Anche la Scozia indipendentista tifa per il Mancio. The National l’ha messo in prima pagina, versione Braveheart, titolando: «Sei la nostra ultima speranza». Inteso: di battere gli inglesi. Cuore impavido Mancini: «Se siamo arrivati fin qua ci sarà un motivo. Sarà una partita difficile dovremo essere concentrato sul nostro gioco».

Se bisogna dar retta agli inglesi – massì, il calcio l’hanno inventato loro – allora Wembley è il reparto maternità del pallone, la cattedrale di una religione che ha fatto discepoli in tutto il mondo. «A Wembley batte il cuore del calcio», ha detto una volta Pelè. Nel pentolone della vigilia bollono allusioni, dietrologie, tesi complottistiche che questa sera al triplice fischio finale diventeranno fuffa, nella migliore delle ipotesi, o alibi, nella peggiore. Cinquantatre anni dopo, aver vinto il nostro unico Europeo – era il 1968 – siamo pronti. Con un’altra piccola grande rivoluzione: quella del bel gioco. Mancini parla di «coraggio di divertirsi». Confermata la squadra-base, giocano i titolari scesi in campo contro la Spagna. Emerson terzino sinistro, Chiesa e- sterno d’attacco a destra. E Immobile centravanti. «Spero di vincere da ct quello che non ho vinto da giocatore». La strategia: recupero palla, verticalizzazioni improvvise. È il segreto dell’Italia che è arrivata fin qui. Il calendario ci offre un assist. L’11 luglio è un giorno indimenticabile nel grand romanzo azzurro. Trentanove anni fa – l’11 luglio 1982 – l’Italia di Bearzot vinceva il Mondiale più iconico di sempre.

La tradizione di sfide con l’Inghilterra comincia nel 1933 con un pareggio. Quattro decenni senza vittorie per noi. L’anno d’oro è il 1973. Due amichevoli, ma di enorme portata. La prima a giugno, al Comunale di Torino: 2-0 per l’Italia, la prima vittoria contro gli inglesi la firmano Anastasi e Capello. Nel novembre di quell’anno Capello – ancora lui – profanò per primo il tempio di Wembley e segnò un gol che scaldò di orgoglio le migliaia di italiani che lavoravano in Inghilterra, quando gli emigranti eravamo noi e non altri. Camerieri a chi? Ora gli inglesi ci temono, guardano con rispetto alla Nazionale di Mancini, eppure restano legati ai soliti luoghi comuni. Spaghetti, mandolino e catenaccio. Gary Lineker, ex campione, volto della BBC, 8 milioni di follower su Twitter, un po’ ci marcia: «L’Italia fa sempre l’Italia», ha detto. Arriviamo a questa finale stanchi, dopo quaranta giorni di bolla, sei partite giocate, due con la coda dei supplementari. L’Inghilterra ha la miglior coppia di attaccanti del torneo (Harry e Sterling, 4+3 gol finora), la difesa più solida (un solo gol subito, tra l’altro su punizione) e un paio di potenziali fuoriclasse (Foden e Grealish). E’ una squadra equilibrata, forte, ma con un gioco prevedibile. E quindi battibile. Il premier Boris Johnson ha promesso un giorno di festa, un Bank Holiday, se l’Inghilterra vincerà il torneo. Football’s coming home, come da ritornello inglese in queste settimane. A Londra aspettano il D-Day dal 1966, quando l’Inghilterra di Alf Ramsey, con Bobby Charlton e Geoff Hurst in campo, vinse l’unico titolo mondiale della sua storia. La pressione è altissima, a Wembley è annunciato il sold out. Circa un migliaio i tifosi partiti dal-l’Italia, almeno altri 5.000 i residenti in Inghilterra che tiferanno per il tricolore. Ma Wembley sarà un catino. Leonardo Bonucci è carico: «Il pubblico non ci spaventa ». Il presente è un Europeo da vincere. Il futuro è Italia. Mancini ha rinnovato il contratto fino al 2026, gli azzurri hanno già fissato i prossimi due obiettivi: a settembre la semifinale della Nations League con la Spagna, nell’inverno del 2022 il Mondiale in Qatar. Comunque vada Mattarella, che sarà in tribuna a Wembley, aspetta gli azzurri al Quirinale. È il giusto riconoscimento agli azzurri per quanto fatto finora, per l’entusiasmo messo in circolo, per il feeling ritrovato con gli italiani.

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Questa sera a Londra l’atto finale di Euro 2020 contro gli inglesi Solo 6mila tifosi italiani a Wembley ma gran parte d’Europa fa il tifo per gli azzurri Mancini dà la carica: «Divertiamoci insieme»

L’esultanza degli azzurri pronti per la finale di questa sera con l’Inghilterra Roberto Mancini in versione Braveheart sulla prima pagina del quotidiano indipendentista scozzese ‘The National’

Notizie 9 Luglio 2021


Notizie 8 Luglio 2021


La storia. Corsa contro il tempo per salvare il piccolo Paolo. Mobilitata la parrocchia

Il bimbo, con Sma di tipo 1, ha bisogno di una terapia costosa negli Usa. Partita la raccolta fondi che vede coinvolta anche la comunità cristiana
Raccolta fondi per il piccolo Paolo Scavo in parocchia

Raccolta fondi per il piccolo Paolo Scavo in parocchia – Collaboratori Avvenire

È una corsa contro il tempo, quella per accendere la speranza sulla fragile vita del piccolo Paolo Scavo di 21 mesi, affetto da Sma di tipo 1. L’atrofia muscolare spinale che lo ha colpito poco dopo la nascita è una delle malattie neurovegetative più gravi, acuita dalla tracheotomia che lo costringe a vivere gran parte della giornata attaccato al ventilatore polmonare. Per poter bloccare gli effetti degenerativi di questa patologia devastante c’è il farmaco Zolgensma che viene già utilizzato negli Usa.

I genitori di Paolo sono da tempo in contatto con i medici di un ospedale di Boston, ma per poter affrontare la terapia genica (un’unica dose in endovena della durata di un’ora) servono 2 milioni di euro che non sono nella disponibilità della famiglia Scavo. Da gennaio scorso è partita una gara di solidarietà che ha dato solo in parte un aiuto: finora sono stati raccolti 400mila euro.

Tuttavia, per l’inoculazione del farmaco, tra l’altro costosissimo, vanno rispettati dei limiti e dei parametri: bisogna farla al massimo entro i 2 anni di età. Paolo li compirà il primo ottobre prossimo, di conseguenza ci sono solo tre mesi di tempo. Papà Domenico, che fa il magazziniere, e mamma Vita Francesca, con grande forza d’animo continuano ad affrontare la loro battaglia quotidiana.

«Il farmaco è l’unica cura possibile per migliorare la funzionalità muscolare di Paolo – racconta la madre –. È un bimbo vispo e attento, ma purtroppo muove a stento la testa. Ha le gambe bloccate e non riesce a stare seduto. Il medicinale viene somministrato anche in Italia, ma il protocollo approvato dall’Aifa nel marzo scorso prevede che possa essere assunto da bambini con un peso tra i 13,5 a 21 chilogrammi. Il nostro Paolo ne pesa 8, ma essendo tracheotomizzato andrebbe incontro a dei rischi, almeno stando al parere dei medici che lo hanno in cura. Da Boston, invece, ci hanno rassicurato che la somministrazione non ha controindicazioni. Noi non ci arrendiamo».

Il viaggio della speranza è il punto di approdo che può restituire una vita migliore al piccolo Paolo. Ma serve una somma cospicua e in pochissimo tempo. La famiglia Scavo si è rivolta anche alla Regione Puglia. «Giovedì prossimo è prevista una riunione in videoconferenza tra noi, la Regione e i medici di Boston. Speriamo sia decisiva. Per ora confidiamo nella raccolta fondi. Faccio un appello alle istituzioni, a quanti con la loro generosità possono salvare Paolo».

È stata soprattutto la gente comune finora a mobilitarsi attraverso i social e non solo, aderendo all’iniziativa ‘Aiutiamo il piccolo Paolo’. Un gesto di solidarietà collettivo che è partito anche da scuole e parrocchie. Ha fatto tenerezza l’idea di Daniela, un alunna di Bitonto che ha messo in vendita ad un prezzo simbolico i suoi libri di favole per essere al fianco di Paolo, dei suoi genitori e dell’altro fratellino Francesco di 4 anni.

Notizie 7 luglio 2021


Martedì 6 Luglio alle ore 21 in S. Agostino Reggio Emilia visione della partita dell’Italia agli Europei

E’ il giorno di Italia-Spagna, semifinale di Euro 2020. Gli Azzurri vogliono vivere un’altra notte magica e arrivare all’ultimo atto della competizione. Solo un cambio per Mancini, che schiera Emerson al posto dell’infortunato Spinazzola. Confermato Chiesa in attacco. Luis Enrique punta su Morata ma è senza Sarabia: in avanti Dani Olmo. Si gioca a Wembley alle 21 e a reggio Emilia nella Parrocchia di S. Agostino
sarà possibile vedere insieme la partita

Venerdì 16 Luglio 2021 Festa della Madonna del Carmine in S. Stefano a Reggio Emilia

Programma Venerdì 16 Luglio 2021 Festa della Madonna del Carmine in S. Stefano a Reggio Emilia 

Ore 10,30 S. Messa con preghiera di consacrazione

Dalle ore 15 alle 18 Adorazione Eucaristica

Alle 18,45 Recita dell’Inno Akatistos

Ore 19 S. Messa Solenne

presieduta da don Gianni Manfredini

Confessioni: ore 9-12 e 15-18.30.

Durante tutta la giornata sarà possibile rinnovare l’iscrizione!