« La Chiesa al servizio dell’amore per i sofferenti »: è questo il titolo del Messaggio di Benedetto XVI per la 18ª Giornata mondiale del malato, e questo sarà il motivo conduttore delle celebrazioni, in programma dal 9 all’11 febbraio prossimi per il 25° anniversario dell’istituzione del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari. Il programma di questa tre giorni è stato presentato ieri, nella Sala stampa della Santa Sede, dai vertici del dicastero: l’arcivescovo presidente Zygmunt Zimowski, il vescovo segretario José L. Redrado, e il sottosegretario, monsignor Jean- Marie Musivi Mpendawatu.
Monsignor Zimowski ha affermato che la persona malata deve essere il «punto focale» dell’impegno nell’ambito sanitario. « La pastorale della salute – ha spiegato –, la sua attenzione all’integrità della persona è necessaria alla medicina, non soltanto per fornire le basi degli impegni etici e morali, ma anche per sostenere gli atteggiamenti e la prassi degli operatori sanitari per un’adeguata assistenza nel tempo a chi si trova nel dolore della malattia ». Anche se non sempre – ha aggiunto – «è possibile portare la guarigione fisica così come, talvolta, la sola presenza, la vicinanza, il farsi prossimi, è di per sé un sostegno alla persona sofferente». Zimowski ha quindi brevemente ricordato la storia del dicastero da lui presieduto e i suoi due predecessori i cardinali Fiorenzo Angelini (che mercoledì ha festeggiato «un giubileo sacerdotale straordinario, il settantesimo anniversario della prima Messa ») e Javier Lozano Barragan («ora molto provato dalla sofferenza che, ci ha scritto, offre per il Santo Padre e per questo anniversario»). E ha anticipato che a novembre il Pontificio Consiglio organizzerà anche la sua 25ª Conferenza internazionale, con a tema una cura della salute « più equa e più umana ».
Il vescovo Redrado nel suo intervento ha illustrato il programma dei due giorni di studio in preparazione alla Giornata mondiale del malato, che quest’anno verrà celebrata in maniera particolarmente solenne l’11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, con la Messa presieduta da Benedetto XVI nella Basilica di San Pietro. Tra le numerose relazioni previste sono state segnalate quella dell’arcivescovo Gianfranco Ravasi sul «Fondamento biblico e lettura teologico- pastorale» della lettera apostolica
Salvifici doloris di Giovanni Paolo II, e quella del cardinale Angelo Comastri dal titolo «Ha senso il dolore, la sofferenza per l’uomo contemporaneo?». Per l’11 febbraio sono previste poi due processioni. La mattina lungo via della Conciliazione con il reliquiario di Santa Bernadette custodito nel Santuario ai piedi dei Pirenei; e per questo alla Conferenza stampa ha partecipato anche il francese Jacques Perrier, vescovo di Tarbes e Lourdes. Il pomeriggio poi sempre su via della Conciliazione è in programma una processione aux flambeaux con la Statua della Madonna di Lourdes predisposta dall’Unitalsi, rappresentata in Sala Stampa vaticana dal vice presidente Salvatore Pagliuca. Monsignor Mpendawatu ha infine sottolineato che i malati sono i veri protagonisti dell’azione del pontificio Consiglio per gli Operatori sanitari. «Sono loro – ha spiegato – che offrendo le loro sofferenze, in comunione con Cristo sofferente, contribuiscono spiritualmente alla salvezza degli uomini. In questo senso vengono lette le parole del Papa nel suo messaggio quando chiede ai malati di pregare e di offrire la loro malattia, le loro sofferenze per la santificazione dei loro sacerdoti, per la fecondità del loro ministero sacerdotale». Il sottosegretario del dicastero ha anche illustrato le due iniziative artistiche che impreziosiranno la tre giorni: una mostra di quadri del maestro Francesco Guadagnolo e, mercoledì 10, un concerto di musica classica.
In Vaticano la presentazione delle iniziative per il 25° anniversario del dicastero dedicato alla pastorale della salute. Giovedì 11 febbraio in San Pietro l’Eucaristia presieduta dal Papa. L’arcivescovo Zimowski: il malato dev’essere il punto focale (di Gianni Cardianle – avvenire)
Monsignor Zimowski ha affermato che la persona malata deve essere il «punto focale» dell’impegno nell’ambito sanitario. « La pastorale della salute – ha spiegato –, la sua attenzione all’integrità della persona è necessaria alla medicina, non soltanto per fornire le basi degli impegni etici e morali, ma anche per sostenere gli atteggiamenti e la prassi degli operatori sanitari per un’adeguata assistenza nel tempo a chi si trova nel dolore della malattia ». Anche se non sempre – ha aggiunto – «è possibile portare la guarigione fisica così come, talvolta, la sola presenza, la vicinanza, il farsi prossimi, è di per sé un sostegno alla persona sofferente». Zimowski ha quindi brevemente ricordato la storia del dicastero da lui presieduto e i suoi due predecessori i cardinali Fiorenzo Angelini (che mercoledì ha festeggiato «un giubileo sacerdotale straordinario, il settantesimo anniversario della prima Messa ») e Javier Lozano Barragan («ora molto provato dalla sofferenza che, ci ha scritto, offre per il Santo Padre e per questo anniversario»). E ha anticipato che a novembre il Pontificio Consiglio organizzerà anche la sua 25ª Conferenza internazionale, con a tema una cura della salute « più equa e più umana ».
Il vescovo Redrado nel suo intervento ha illustrato il programma dei due giorni di studio in preparazione alla Giornata mondiale del malato, che quest’anno verrà celebrata in maniera particolarmente solenne l’11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, con la Messa presieduta da Benedetto XVI nella Basilica di San Pietro. Tra le numerose relazioni previste sono state segnalate quella dell’arcivescovo Gianfranco Ravasi sul «Fondamento biblico e lettura teologico- pastorale» della lettera apostolica
Salvifici doloris di Giovanni Paolo II, e quella del cardinale Angelo Comastri dal titolo «Ha senso il dolore, la sofferenza per l’uomo contemporaneo?». Per l’11 febbraio sono previste poi due processioni. La mattina lungo via della Conciliazione con il reliquiario di Santa Bernadette custodito nel Santuario ai piedi dei Pirenei; e per questo alla Conferenza stampa ha partecipato anche il francese Jacques Perrier, vescovo di Tarbes e Lourdes. Il pomeriggio poi sempre su via della Conciliazione è in programma una processione aux flambeaux con la Statua della Madonna di Lourdes predisposta dall’Unitalsi, rappresentata in Sala Stampa vaticana dal vice presidente Salvatore Pagliuca. Monsignor Mpendawatu ha infine sottolineato che i malati sono i veri protagonisti dell’azione del pontificio Consiglio per gli Operatori sanitari. «Sono loro – ha spiegato – che offrendo le loro sofferenze, in comunione con Cristo sofferente, contribuiscono spiritualmente alla salvezza degli uomini. In questo senso vengono lette le parole del Papa nel suo messaggio quando chiede ai malati di pregare e di offrire la loro malattia, le loro sofferenze per la santificazione dei loro sacerdoti, per la fecondità del loro ministero sacerdotale». Il sottosegretario del dicastero ha anche illustrato le due iniziative artistiche che impreziosiranno la tre giorni: una mostra di quadri del maestro Francesco Guadagnolo e, mercoledì 10, un concerto di musica classica.
In Vaticano la presentazione delle iniziative per il 25° anniversario del dicastero dedicato alla pastorale della salute. Giovedì 11 febbraio in San Pietro l’Eucaristia presieduta dal Papa. L’arcivescovo Zimowski: il malato dev’essere il punto focale (di Gianni Cardianle – avvenire)