Lutto. Addio a Piero Angela. «Ho fatto la mia parte, fate anche voi la vostra»

Portò la scienza in tv. Il messaggio sulla pagina Facebook di SuperQuark: “Mi spiace non essere più con voi, la natura ha i suoi ritmi”. Mattarella: grande italiano, la Repubblica gli è riconoscente
Piero Angela

Piero Angela – Ansa

da Avvenire

È morto Piero Angela, il patriarca della divulgazione italiana. Il celebre divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista aveva 93 anni. Ne ha dato l’annuncio il figlio Alberto sui social: “Buon viaggio papà”.

Angela è morto questa notte nella sua casa di Roma, assistito da una equipe domiciliare del Centro di cure palliative di Gemelli Medical Center (società benefit dell’Universita’ Cattolica). La Rai ha pubblicato le ultime sue parole rivolte al pubblico, un messaggio per la pagina Facebook del suo programma SuperQuark.

“Cari amici – ha scritto Angela – mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia”. “È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio”.

Mattarella: un grande italiano. Draghi: ha unito il Paese

Tra gli innumerevoli messaggi di cordoglio alla famiglia, giunti anche dal mondo politico, spicca quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittoreche ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente. Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente”.

Il premier Mario Draghi: “L’Italia è profondamente grata a Piero Angela. È stato maestro della divulgazione scientifica, capace di entrare nelle case di generazioni di italiani con intelligenza, garbo, simpatia. Le sue trasmissioni e i suoi saggi hanno reso la scienza e il metodo scientifico chiari e fruibili da tutti. Il suo impegno civile contro le pseudoscienze è stato un presidio fondamentale per il bene comune, ha reso l’Italia un Paese migliore. Piero Angela è stato un grande italiano, capace di unire il Paese come pochi. Ai suoi cari, le condoglianze del Governo e mie personali”.

Giornalista, divulgatore scientifico, scrittore, Cavaliere della Repubblica

Nato a Torino nel 1928, Piero Angela aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e conduttore del tg. La sua grande popolarità è legata ai suoi programmi di divulgazione scientifica, da Quark a Superquark per citare i più importanti, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica.

Piero Angela ha scritto anche diversi libri, sempre di carattere divulgativo: Nel cosmo alla ricerca della vita (1980); La macchina per pensare (1983); Oceani (1991); La sfida del secolo (2006); Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008); A cosa serve la politica? (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’universo (2015); Gli occhi della Gioconda (2016). Nel 2017 ha pubblicato il libro autobiografico Il mio lungo viaggio. Nel 2004 è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2021 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Notizie 13 agosto 2022



Ripartenze Abbracciata

Nicole era una di quelle bambine grassottelle che in famiglia vengono definite “con le ossa grosse”. In principio non dava peso al suo aspetto, ma l’adolescenza e gli sguardi altrui la convinsero che doveva cambiare. Aveva bisogno di sentirsi accettata, il suo peso era diventato un chiodo fisso.

Inizia una dieta severa che diventa l’anticamera della bulimia. In poco tempo perde 25 chili. Poi conosce l’autolesionismo: con un pezzo di vetro incide le carni, deve fare uscire dal corpo un po’ di quel dolore, per non esplodere.

Precipita in una spirale di autodistruzione. Dopo varie crisi finisce in ospedale: diagnosi di disturbo della personalità borderline, un abisso divenuto familiare a non pochi giovani.

Vuole lottare, guarire, ma da sola non ce la fa. La ricostruzione dell’io comincia in una comunità di accoglienza dove impara a guardare le sue ferite, a perdonarsi e a lasciarsi abbracciare. Prima di stare male aveva lavorato come educatrice, decide di tornare su quella strada.

Per sé e per quelle che hanno vissuto lo stesso travaglio, perché imparino a voler bene alla loro fragilità. Finalmente ha smesso di essere una “ex-qualcosa” per ritrovarsi ad essere semplicemente Nicole. Oggi ha un lavoro, un compagno e una figlia bellissima. È rinata una vita che la morte stava inghiottendo.

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Notizie attualità 2 Luglio 2022


24 Giugno Natività di San Giovanni Battista

Per bocca del profeta Dio annunciò: “Per voi… cultori del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla” (Ml 3,20). L’inno di Zaccaria è il mirabile sviluppo di questa profezia. Quando, obbedendo all’ingiunzione dell’angelo, diede a suo figlio il nome di Giovanni (che significa: Dio è misericordioso), avendo fornito la prova di una fede senza indugi e senza riserve, la sua pena finì. E, avendo ritrovato la parola, Zaccaria cantò un inno di riconoscenza contenente tutta la speranza del popolo eletto. La prima parte, in forma di salmo, è una lode a Dio per le opere da lui compiute per la salvezza. La seconda parte è un canto in onore della nascita di Giovanni e una profezia sulla sua futura missione di profeta dell’Altissimo. Giovanni sarà l’annunciatore della misericordia divina, che si manifesta nel perdono concesso da Dio ai peccatori. La prova più meravigliosa di questa pietà divina sarà il Messia che apparirà sulla terra come il sole nascente. Un sole che strapperà alle tenebre i pagani immersi nelle eresie e nella depravazione morale, rivelando loro la vera fede, mentre, al popolo eletto, che conosceva già il vero Dio, concederà la pace. L’inno di Zaccaria sulla misericordia divina può diventare la nostra preghiera quotidiana.

Cei. Lotta agli abusi, al via il primo report nazionale della Chiesa italiana

Il progetto rientra in una delle cinque linee di azione varate dalla 76esima Assemblea dei Vescovi italiani del maggio scorso e volte a una più efficace prevenzione del fenomeno degli abusi sui minori
La sede della Cei a Roma

La sede della Cei a Roma – Archivio Siciliani

La Conferenza episcopale italiana ha avviato il primo report nazionale sulle attività dei Servizi Regionali, dei Servizi Diocesani Interdiocesani e dei Centri di ascolto per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Saranno coinvolti in tutta Italia 338 soggetti operativi.

Il progetto rientra in una delle cinque linee di azione varate dalla 76esima Assemblea Generale dei Vescovi italiani del maggio scorso e volte a una più efficace prevenzione del fenomeno degli abusi sui minori e sulle persone vulnerabili. I CINQUE PASSI DELLA CEI

Scopo di questa indagine, non meramente statistica, è delineare la realtà dei Servizi diocesani e dei Centri di ascolto, la loro diffusione e strutturazione, l’operatività ed efficacia nell’azione pastorale di formazione, prevenzione e accoglienza.

Nella ricerca saranno coinvolti 16 coordinatori per i Servizi regionali, 226 referenti per quelli diocesani e 96 responsabili
dei Centri di ascolto: saranno somministrati questionari specifici per ciascun ambito da compilare on line, 
garantendo la massima riservatezza. I dati raccolti verranno esaminati da ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, specializzati in economia, statistica, sociologia con esperienza specifica in analisi di policy children safeguarding, cioè in politiche di tutela dei minori, che sono richieste a livello europeo a tutte le organizzazioni operanti con minori ai fini di garantire loro ambienti sicuri in termini di prevenzione, contrasto e protocolli di segnalazione abusi, e che rappresentano il quadro delle Linee guida della Chiesa che è in Italia del 2019.

Gli esperti avranno il compito non solo di presentare una radiografia dell’esistente, ma di trarre suggerimenti e indicazioni per implementare l’adeguatezza dell’azione preventiva e formativa delle Chiese che sono in Italia. La scelta dell’Università Cattolica si è fondata sul suo coinvolgimento come soggetto valutatore del progetto “Safe – Educare e Accogliere in ambienti sicuri” che ha interessato per due anni, dal 2019 al 2021, la Comunità Papa Giovanni XXIII, il Centro Sportivo Italiano, l’Azione Cattolica Italiana e il Centro Interdisciplinare di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza-Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Alma Mater Studiorum di Bologna.

da Avvenire

Il dossier Chiesa e lotta agli abusi

 

Iran, su nucleare non faremo marcia indietro su linee rosse

 © EPA

Gli Stati Uniti hanno recentemente avanzato richieste e condizioni eccessive in cambio della rimozione delle sanzioni che vanno oltre la bozza di accordo sul nucleare in discussione a Vienna: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian.    “Siamo giunti a conclusioni nelle discussioni tecniche con E3 (Gran Bretagna, Francia e Germania ), tuttavia l’Iran non farà marcia indietro dalle sue linee rosse e non siamo concentrati solo sui colloqui di Vienna”, ha aggiunto Amirabdollahian.

La strada della diplomazia per raggiungere un accordo “duraturo e onorevole” a Vienna è aperta, ha sottolineato il ministro aggiungendo che “gli Stati Uniti hanno ripetutamente insistito per colloqui diretti con l’Iran, ma crediamo che se c’è buona volontà da parte loro, gli americani dovrebbero fare passi concreti per rilasciare parte dei beni iraniani bloccati e rimuovere le sanzioni”. (ANSA).