Cardinale Stella: su “L’Osservatore Romano”, i sacerdoti e la “logica della misericordia”

“La direzione spirituale ci deve accompagnare per tutta la vita, oltre la tappa di formazione nel seminario”. Ne è convinto il cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il Clero, che in un articolo in uscita su “L’Osservatore Romano” si sofferma sulla “necessità che i sacerdoti si inginocchino davanti al confessore, per accogliere la grazia del sacramento della riconciliazione”. “Lo stesso Papa Francesco ci incoraggia con il suo esempio e la sua parola”, ricorda il cardinale citando l’intervista pubblicata da “La Civiltà Cattolica” il 19 settembre 2013, dove “si presentó come un peccatore al quale il Signore ha rivolto il suo sguardo”. “Tutta la nostra vita deve essere trasparenza della misericordia di Dio”, il monti del porporato, che rivela un sogno: “Che bello sarebbe se i sacerdoti e le diverse comunità cristiane facessero in questo anno giubilare della misericordia una revisione a fondo di tutte le attività e attitudini! Ci aiuterebbe a prendere coscienza di tutto quello che ci aiuta a essere canali della misericordia di Dio e, anche, di quello che lo impedisce o lo rende difficile! Abbiamo bisogno urgentemente di convertirci”. Tra le pratiche pastorali, Stella raccomanda “l’attenzione alle famiglie dei bambini e dei giovani che partecipano alla catechesi parrocchiale, le visite alle famiglie che hanno perso un caro, l’accoglienza ai turisti che visitano le nostre chiese, la partecipazione alle feste o altri avvenimenti del quartiere, oltre alle “occasioni di incontro con persone di ogni tipo, credenti e non credenti”. La Chiesa e il sacerdote, inoltre, “dovrebbero essere strumento di riconciliazione in una società divisa dagli interessi economici, dalle ideologie politiche, dai pregiudizi contro gruppi sociali di diversa estrazione”. Senza contare la “logica della misericordia pastorale” verso le famiglie, che pervade tutta l’Amoris Laetitia.

sir