ELEZIONI. AFFLUENZA DEFINITIVA AL 63,91%, E’ LA PIU’ BASSA DI SEMPRE

(DIRE) Roma, 26 set. – Il 63,91%. E’ il dato definitivo dell’affluenza a queste elezioni Politiche. Il più basso di sempre nella storia. In calo del 9% rispetto all’ultima volta (72,94%), nel 2018. E di 20 punti per esempio se prendiamo in esame l’83% del 2006. Il record di votanti nel 1953, con il 93,84% di aventi diritto che sono andati alle urne.

Meloni, italiani chiari, governo c. destra a guida Fdi

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“Faccio un rapido commento della giornata” rimandando “a domani tutte le valutazioni più profonde e complete visto che i dati sono ancora non definitivi.

Però mi pare che dalle prime proiezioni si possa dire che dagli italiani arriva un’indicazione chiara per un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia”.

Lo ha detto la leader di Fdi, Giorgia Meloni (ANSA).

Ansa

Israele: inizia l’anno 5783, sinagoghe piene ma in allerta

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EL AVIV, 25 SET – Israele celebra da stasera, come vuole la tradizione, l’inizio dell’anno 5783 dalla creazione divina del mondo.

Alla luce di una serie di recenti attacchi palestinesi, la polizia ha consigliato ai fedeli che si recheranno in sinagoga per celebrare il Rosh Hashanah di avere armi con sé, per poter affrontare possibili situazioni di emergenza.

Tutta la polizia israeliana è impegnata a presidiare le aree più affollate del Paese ed i luoghi di ritrovo.
Una particolare attenzione viene dedicata a Gerusalemme e ai suoi Luoghi santi. Almeno 5.000 agenti di polizia e militari della guardia di frontiera saranno dislocati in città nel timore di incidenti fra fedeli ebrei e islamici, in particolare nell’area della Spianata delle Moschee (il Monte del Tempio per gli ebrei). La polizia ha anche fatto appello alla popolazione a guardarsi – in giorni di elevata tensione – dalla diffusione di fake news nelle reti sociali.
In questa occasione l’Ufficio centrale di statistica ha reso noto che il numero complessivo dei cittadini israeliani è di 5.593.000, di cui il 74% sono ebrei. In questa cifra sono inclusi 26 mila ebrei russi e 14 mila ebrei ucraini immigrati negli ultimi mesi a causa del conflitto fra i due Paesi. (ANSA). 

Telemarketing: flop registro, metà utenti ancora bersagliati

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(ANSA) – ROMA, 25 SET – Il nuovo Registro pubblico delle Opposizioni finisce all’attenzione del Garante per la Privacy, dell’Antitrust e della Procura di Roma.

Il Codacons ha presentato infatti un esposto a seguito delle numerose segnalazioni di cittadini che, nonostante l’iscrizione al nuovo Registro, continuano a ricevere telefonate commerciali da parte di call center e operatori specializzati.

In base ai dati raccolti dall’associazione, più di un utente su 2 iscritto al Registro (il 55% circa) continua ad essere bersagliato da chiamate di operatori che offrono servizi e contratti, indifferenti alle disposizioni attuali in tema di telemarketing. Il 40% circa delle telefonate commerciali ricevute dagli utenti propone contratti di forniture per luce e gas, mentre il 32% è legato al mondo della telefonia. Sempre più numerose le chiamate che provengono da sistemi automatizzati attraverso numeri fittizi creati da appositi software proprio allo scopo di aggirare ed eludere le norme in materia.
Nella sua denuncia il Codacons evidenzia la palese violazione delle disposizioni previste dal Codice della privacy, ma anche possibili fattispecie penali che il mancato rispetto del Registro pubblico delle opposizioni potrebbe realizzare, come il reato di molestie e quello di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. L’associazione ha chiesto quindi al Garante e alla magistratura di aprire indagini sul territorio volte ad accertare il mancato rispetto della privacy dei cittadini, accertando le relative responsabilità. All’Antitrust l’associazione chiede invece di avviare una istruttoria per pratiche commerciali scorrette sanzionando gli operatori scorretti. “In tempi non sospetti avevamo previsto il possibile flop del nuovo Registro, e i numeri ci danno purtroppo ragione – afferma il presidente Carlo Rienzi – Le falle che caratterizzano questo strumento e gli interessi miliardari che ruotano attorno al settore del telemarketing impediscono oggi di porre davvero fine all’odioso fenomeno delle telefonate selvagge. Speriamo che ora, grazie al nostro esposto, magistratura, Antitrust e Garante si attivino contro i trasgressori, sanzionando con la massima severità la violazione della privacy dei cittadini”. (ANSA).

Caro-energia: consumatori si preparano alla protesta

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Le associazioni dei consumatori si preparano ad iniziative di protesta in tutta Italia contro il caro-energia e l’emergenza prezzi, coinvolgendo anche i sindacati e il mondo dell’agricoltura, dell’industria, dell’artigianato e del commercio.    Per il prossimo 18 ottobre le organizzazioni degli utenti hanno indetto una grande assemblea pubblica aperta a tutte le forze sociali dove condivideranno le ragioni e le modalità delle iniziative da attuare sul territorio e un pacchetto di misure da presentare al nuovo Governo.

“Nei prossimi mesi milioni di famiglie dovranno fare i conti con gli aumenti delle bollette di luce e gas e con i prezzi dei generi alimentari in continua ascesa, rincarati in media del 10,5%, mentre moltissime piccole e medie imprese si trovano schiacciate da costi per l’approvvigionamento di materie prime e di energia divenuti insostenibili – scrivono Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Ctcu, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori , Udicon, Associazione Utenti Radiotelevisivi – Tutto ciò produce effetti a cascata molto negativi sull’economia e la società con la chiusura di migliaia di attività e licenziamenti per centinaia di migliaia di lavoratori, mentre l’Istat richiama l’attenzione sull’incombente rischio di povertà relativa per quasi un quarto della popolazione italiana”. “Le misure finora adottate si sono rivelate purtroppo insufficienti a fronteggiare una situazione che appare in peggioramento, e alcune evidenziano problemi di attuazione da correggere urgentemente, come la tassazione dei superprofitti delle imprese produttrici e fornitrici di beni energetici, mentre resta sullo sfondo il piano di emergenza energetica per il prossimo inverno, con ipotesi di razionamento del gas malgrado le direttive sul risparmio dei consumi”. Una situazione delicatissima che porta oggi le associazioni dei consumatori ad annunciare per i mesi di ottobre e novembre iniziative di mobilitazione e protesta che saranno attivate in ambito nazionale e che coinvolgeranno anche lavoratori e attività produttive. (ANSA).

‘Uccisa in Iran Hadith Najafi’, ragazza simbolo delle proteste

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Hadith Najafi, la ragazza simbolo delle proteste in Iran dopo l’uccisione di Mahsa Amini, è stata a sua volta uccisa a Karaj.

Lo riferiscono vari social e in particolare la giornalista iraniana Masih Alinejad sul suo profilo Twitter: “Sua sorella mi ha detto che aveva solo 20 anni ed è stata uccisa da 6 proiettili nella città di Karaj”.

Era diventato virale il video nel quale la bionda Hadith, senza velo, si legava i capelli prima di una manifestazione. (ANSA).

Vite molto intraprendenti e quotidianità super tranquille

Popotus – Avvenire

FUGA DI NOTTE UN’AVVENTURA PER DUE Ha nove anni, una coda di cavallo che pare una fontana piantata in testa, i piedi scalzi, una parlantina senza eguali, intraprendenza da vendere. E se decide di parlare con Timoti, il bambino che abita solo con il papà nella torretta di una grande casa, invece di usare le scale si arrampica su un albero ed entra dalla finestra. Le bambine di solito non salgono così in alto (La Nuova Frontiera Junior; 15,50 euro) sostiene, richiamando un luogo comune, il titolo di questo fantasioso racconto di Alice Butaud.

Ma non Diana, tipo loquace, schietto stravagante e senza paura, capace di ribaltare ogni stereotipo su ciò che possono fare o non fare le femmine. Che cosa la spinga invece a trascinare con sé in un’avventura notturna un bambino riservato, abitudinario, con tante insicurezze e nessun amico come Timoti è una sorpresa che non si può svelare. È sicuro invece che dopo questa fuga, ricca di imprevisti, batticuori e battibecchi, per entrambi i bambini e i loro genitori niente sarà più lo stesso. Dagli 11 anni.

L’UOMO DEL FARO UN AMICO PER LA VITA Il dramma di un naufragio, il coraggio di un anziano guardiano del faro, un salvataggio notturno, un’amicizia per la vita con un bambino che troverà una seconda vita in un faro al largo della Cornovaglia: sono gli ingredienti di un romanzo speciale firmato da due grandi autori.

L’uomo del faro (Il Battello a Vapore; 16,50 euro) è una storia di generosità e di amicizia che arriva al cuore in cui le illustrazioni di Benji Davies riempiono di calore, di luci e suggestioni le emozioni e le atmosfere messe in campo dal racconto di Michael Morpurgo. Allen ha cinque anni quando viene salvato insieme ad altri naufragi dal taciturno Benjamin Postlethwaite in una notte tempestosa; un’esperienza indimenticabile. Qualche anno dopo il giovane Allen torna al faro di Puffin Island, un’oasi per i pulcinella di mare. Una parentesi di natura, pace e gioia prima che arrivi la guerra. Dai 9 anni.

TRECENTOSESSANTACINQUE GIORNI CON BILLY MILLER Con L’anno di Billy Miller Kevin Henkes ha vinto nel 2014 una delle due Newbery Honor Medal di cui è stato insignito. Negli Stati Uniti è il più prestigioso premio letterario che un autore può ricevere, assegnato dalle librerie per ragazzi.

Si capisce perché: Henkes ha il dono della scrittura, la capacità di raccontare i suoi personaggi con sguardo attento e lieve tale da rendere straordinaria anche la più tranquilla normalità. La normalità di Billy Miller, un bimbetto americano come tanti, sette anni, una sorellina minore un po’ fastidiosa, due genitori che con i figli ci sanno fare. Il lettore accompagna Billy per tutta la seconda elementare e intanto ne scopre le piccole sfide quotidiane, ne condivide le preoccupazioni e i pensieri, l’ansia per un bernoccolo che può farlo apparire poco intelligente o per ciò che pensano la maestra e i compagni di lui. Ma soprattutto la sua voglia di superare le difficoltà e di crescere.

In libreria per HarperCollins. (16 euro). Dagli 8 anni

La difficoltà c’è ma si può superare

I bambini con bisogni educativi speciali sono intelligenti come gli altri. Anche di più. Ma non tutti imparano alla stessa velocità

Popotus è cambiato perché ci tiene a essere letto da quanti più bambini possibile. Con questa nuova veste grafica spera di facilitare i bambini che hanno bisogni educativi speciali (la sigla è Bes) e disturbi dell’apprendimento (la sigla è Dsa). Popotus ha chiesto a Bruno Spinetoli, che è un neuropsichiatra, di spiegare di cosa si tratta.

«I Bes non sono una malattia e neppure un disturbo. Sono una difficoltà e, quindi, sono anche superabili». Rientrano in questa categoria i bambini di origini straniere che hanno ancora difficoltà con la nostra lingua.

Oppure bambini italianissimi ma che vivono in una condizione svantaggiata: «Proprio così. Pensate, per esempio, a chi ha dovuto passare molto tempo in ospedale senza frequentare la scuola. Oppure – spiega il professore – gli alunni un po’ più lenti nell’imparare. Non bisogna dimenticare mai che la lettura è un processo di apprendimento e non tutti procedono con lo stesso ritmo». E poi ci sono i bambini che vivono in condizioni svantaggiate, in famiglie che non possono o non riescono a seguirli, oppure che non considerano lo studio una priorità. La scuola, però, non dovrebbe lasciare indietro nessuno: se si rincorre solo la programmazione finisce che al traguardo arriva solo chi procede spedito. «Già. E poi c’è un altro problema.

Oggi, il mondo passa attraverso gli occhi. Ma il video, che ormai non è più solo la televisione, mentre dà a chi guarda l’illusione di aver compreso, in realtà non permette alle informazioni di fissarsi nella memoria.

Quindi quelle informazioni, quelle conoscenze vanno perse». Tutt’altro sono la lettura e la scrittura: più scrivo e leggo, più sono in grado di pensare e di avere consapevolezza del mio pensiero.

«Soprattutto, la lettura richiede tempo. La velocità, al contrario, non favorisce l’apprendimento. Però ci tengo a chiarire una cosa. I bambini Bes non sono disabili intellettivi, sono intelligenti come gli altri, magari di più. Hanno solo bisogno di condizioni più favorevoli perché questo emerga». E poi ci sono i bambini Dsa, con disturbi dell’apprendimento: «Disturbi settoriali, per la precisione, dove siamo in presenza della compromissione di alcune funzioni strumentali. Anche in questo caso – precisa Spinetoli – il quoziente d’intelligenza è adeguato e il problema può riguardare, per esempio, il movimento degli occhi, che può non essere efficiente». Succede con la dislessia, quando si confondono le lettere.

«Non bisogna mai confondere il disturbo con la persona. Un bambino può avere una difficoltà ma non per questo deve essere escluso da un percorso di apprendimento. So quello che dico – conclude il neuropsichiatra – perché anch’io sono dislessico e pure disgrafico!»