ISTRUZIONE Terra Santa: Patriarcato latino e Università di Betlemme, siglati due accordi di collaborazione per sostenere i giovani palestinesi

Due accordi di partenariato per attività di formazione professionale e pastorale destinate alla gioventù delle comunità cristiane palestinesi. A sottoscriverli, a fine agosto, il Patriarcato Latino di Gerusalemme e l’Università di Betlemme, l’unica cattolica della Terra Santa. Secondo quanto riferisce il Patriarcato latino, il primo accordo prevede la realizzazione di un progetto per accrescere le competenze dei giovani e creare opportunità di lavoro nelle parrocchie del Patriarcato e in alcune parrocchie della Custodia di Terra Santa in Cisgiordania. Il secondo accordo, invece, mira a qualificare i catechisti nelle scuole cristiane in Cisgiordania, sotto la supervisione dell’Ufficio catechistico del Patriarcato Latino. A sostenere i progetti saranno l’Ordine equestre del Santo Sepolcro e la Porticus Foundation, che, tra le sue finalità, si occupa anche di istruzione e cooperazione.

Agensir

Quei favolosi giovani animatori…

di MARCO PAPPALARDO in Vino Nuovo
I giovani ci sono in questa estate “per” e noi dove siamo? Non al posto loro, non senza di loro, mai prima di loro; ed invece “accanto” con discrezione, “vicini” quanto basta per dare una pacca sulla spalla, “un passo indietro” per dare un segno di “ok” visibile, “insieme” tutte le volte necessarie, pure lontani tuttavia in preghiera per loro.
ono adolescenti e giovani favolosi, dobbiamo dirlo! Sono gli animatori delle estati ragazzi, Grest, campi estivi, attività varie di parrocchie, associazioni, movimenti, oratori, gruppi ecclesiali. Sono un dono e una risorsa da non “sfruttare” come manodopera per necessità, ma da curare alla maniera di un bene prezioso. Non parliamo di extraterrestri, smidollati, sfigati, bensì degli stessi ragazzi che ogni giorno potremmo incrociare sul bus, in piazza, al bar, on line, un po’ dovunque.

Mentre ci sembrano distratti, sono più che connessi; quando pare che non ascoltino, hanno le antenne tese; sebbene siano tacciati di incostanza, si dedicano totalmente se coinvolti da protagonisti; nel momento in cui vengono richiamati, si lamentano come tutti ma poi ricominciano meglio di prima; se pur alternativi nel modo di vestire e di acconciarsi, non è mai l’abito che fa il monaco. Il mondo degli adulti non sempre gli va a genio ed in fondo alla loro età noi non la pensavamo poi tanto diversamente! Fanno di tutto per sfuggire al controllo delle loro famiglie ed invece si trovano nei cortili a “controllare” i figlioletti degli altri. Non amano a volte certe celebrazioni e liturgie, tuttavia da animatori e educatori celebrano la vita al massimo grado e agiscono per quel sacramento che è la persona ed in particolar modo i più piccoli e deboli.

I giovani ci sono in questa estate “per” e noi dove siamo? Non al posto loro, non senza di loro, mai prima di loro; ed invece “accanto” con discrezione, “vicini” quanto basta per dare una pacca sulla spalla, “un passo indietro” per dare un segno di “ok” visibile, “insieme” tutte le volte necessarie, pure lontani tuttavia in preghiera per loro. Guardiamoli con ammirazione nei cortili assolati per ore, circondati dai bambini che pendono dalle loro labbra, distrutti ma arricchiti alla fine della giornata di attività, strampalati e belli nei selfie.

Detto questo, forse qualcuno si scandalizzerà per il fatto che una parte di questi animatori sono gli stessi che poi si ubriacano, che fumano, che corrono con le moto, che si perdono nei social, che fanno d’estate quasi ogni giorno le ore piccole, che usano un linguaggio volgare. Che fare allora? Condannarli? No, per niente! Accompagnarli e prendersi cura è la strada migliore. San Giovanni Bosco diceva ai Salesiani: «Amate ciò che amano i giovani così i giovani ameranno ciò che amate voi». Così sarà possibile mostrare che l’incontro con Gesù non è “palloso”, ma avvincente ed entusiasmante, a patto che gli adulti responsabili, consacrati o laici, testimonino con la vita che Gesù non è un burocrate, un giudice, un musone! È un processo lungo, complesso, potremmo dire di inculturazione in certi casi, ma necessario per non apparire lontani, giudicanti, di quelli che puntano il dito e non sembrano mai essere stati giovani. Non si tratta, però, di fare gli “amiconi” o di lasciar passare tutto perché – come si dice – “sono ragazzi”, ma di costruire percorsi educativi che creino occasioni utili di confronto e di crescita integrale.

Non solo, ma bisogna anche fare proposte che puntino in alto, dando – se necessario – del “pane duro”, mostrando che la vita è bella e felice anche godendo delle piccole cose. Un altro modo per prendersi cura di questi giovani un po’ spiazzati, quasi “strabici dell’esistenza” è quello di fare dell’ambiente ecclesiale un luogo piacevole da vivere anche al di fuori degli impegni di volontario e animazione. Se essere animatore è come lavorare, finito il turno, sarò fuori di corsa a fare altro, meglio se magari mi fa sballare un po’; se essere animatore mi fa stare sereno, se mi sento accolto e voluto bene, se con il gruppo animatori abbiamo momenti di relax dopo l’attività, non ci sarà motivo di uscire e scappare, perché sarà bello passare la serata con gli amici dell’oratorio o del gruppo. Non ho bisogno di sballare quando c’è qualcosa che mi riempie il cuore. Richiamiamoli, sì, richiamiamoli, ma solo quando si dimenticheranno di essere felici!

Tragedia. Morto don Graziano, prete dei giovani. Il funerale giovedì alle 9

La notizia data dalla sorella, Rita Gianola: «Ciao fratellino…buon viaggio tesoro mio». Su Facebook aveva condiviso la sua ultima omelia
È morto nel pomeriggio di lunedì 12 luglio nell’ospedale Santa Chiara di Trento don Graziano Gianola, sacerdote della arcidiocesi di Milano, a seguito delle gravi ferite riportate in una caduta in montagna

È morto nel pomeriggio di lunedì 12 luglio nell’ospedale Santa Chiara di Trento don Graziano Gianola, sacerdote della arcidiocesi di Milano, a seguito delle gravi ferite riportate in una caduta in montagna – www.chiesadimilano.it

Sono quasi le 18 di lunedì quando sul suo profilo Facebook Rita Gianola, sorella di don Graziano Gianola, scrive queste parole: «Ciao fratellino…buon viaggio tesoro mio».

Arriva così il triste epilogo della notizia giunta nella mattinata di lunedì, quando don Graziano Gianola, 47 anni, è precipitato in un dirupo percorrendo il “Sentiero delle vipere” che da San Valentino porta verso il rifugio Graziani sul monte Baldo in Trentino: stava accompagnando una sessantina di giovani dell’oratorio, quando sul tratto di sentiero più impegnativo, a 1.500 metri di quota, è scivolato ed è precipitato per 15 metri.

L’intervento dell’elisoccorso è stato tempestivo e don Graziano è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento dove poi è deceduto.

Nato a Premana (LC) il 20 settembre 1973. «È cresciuto scalando le prealpi lecchesi, dove guidava spesso i giovani dell’oratorio in montagna, da profondo conoscitore delle alte quote, non solo del territorio da cui proveniva», testimonia don Mauro Ghislanzoni, attuale parroco di Premana. Attualmente don Graziano era vicario nella Comunità pastorale Gesù buon pastore alla Bovisa a MilanoOrdinato sacerdote il 12 giugno 2004, don Graziano per due anni ha collaborato con don Ghislanzoni, arrivato in valle nel 2002, che lo ricorda come un uomo solare e dinamico: «un prete «aperto, scherzoso e nel suo modo di fare sapeva però affrontare i temi seri, anche drammatici, dell’oggi, della pandemia». Don Graziano infatti nel lockdown aveva scritto delle meditazioni a partire dal Vangelo di Marco, dal titolo “Guardati da Gesù” che a maggio aveva presentato a Premana.

Lunedì sera tutta Premana si è stretta nel dolore della mamma Marcellina e dei suoi otto fratelli in un momento di preghiera. «Mi unisco allo strazio della famiglia, dei suoi cari e della sua comunità pastorale – le parole dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini, suo rettore maggiore e vicario episcopale nella prima destinazione di don Graziano – e partecipo alla preghiera di suffragio e di riconoscenza».

I funerali di don Graziano Gianola vengono celebrati giovedì 15 luglio, alle 9, alla Bovisa. Li presiede monsignor Luca Raimondi, vescovo ausiliare di Milano. Un’altra funzione sarà celebrata a Premana, ma non è ancora stata fissata.

La comunità Parrocchiale Resurrezione di Gesù – dove don Graziano Gianola è stato coadiutore dal 2004 al 2007 – fa sapere martedì 13 luglio alle 20.30 verrà recitato il rosario in suffragio, direttamente in chiesa.

Don Marco Fusi, responsabile del Servizio per i Giovani e l’Università nell’arcidiocesi di Milano, ha dato voce a familiari, amici, comunità e confratelli che hanno conosciuto il sacerdote morto in un incidente in montagna e ne hanno apprezzato la passione educativa. Sul sito della Chiesa di Milano si trova questo ritratto di don Graziano Gianola.

Ocse: allarme su disoccupazione giovanile Italia

 © EPA

In Italia “il tasso di disoccupazione giovanile è salito ulteriormente da un livello già molto alto di 28,7%, raggiungendo il 33,8% nel gennaio 2021”: è quanto si legge nella scheda dedicata all’Italia delle Prospettive occupazionali dell’Ocse, presentate oggi a Parigi.
“L’Italia – avverte l’organismo – è uno dei pochi paesi Ocse in cui il tasso di disoccupazione giovanile è rimasto vicino al suo livello massimo per tutta la primavera del 2021”.

“A livello Ocse, invece, il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato dall’11,4% fino ad un picco del 19% – raggiunto già nell’aprile 2020 – per poi scendere al 15% ad aprile 2021”.
E per l’organizzazione In Italia il tasso di occupazione ritornerà ai livelli antecedenti la crisi legata al coronavirus solo nel terzo quadrimestre del 2022, prima della media Ocse, più tardi che in Germania, ma in linea con la Francia. In Italia, afferma l’organismo, il tasso di disoccupazione è aumentato da 9,5% nel quarto trimestre 2019 ed al 10,5% nel maggio 2021. (ANSA).

 

Martedì 6 Luglio alle ore 21 in S. Agostino Reggio Emilia visione della partita dell’Italia agli Europei

E’ il giorno di Italia-Spagna, semifinale di Euro 2020. Gli Azzurri vogliono vivere un’altra notte magica e arrivare all’ultimo atto della competizione. Solo un cambio per Mancini, che schiera Emerson al posto dell’infortunato Spinazzola. Confermato Chiesa in attacco. Luis Enrique punta su Morata ma è senza Sarabia: in avanti Dani Olmo. Si gioca a Wembley alle 21 e a reggio Emilia nella Parrocchia di S. Agostino
sarà possibile vedere insieme la partita

In Portogallo arrivano i simboli della Gmg 2023

Il 27 gennaio la Cattedrale di Lisbona accoglierà la Croce pellegrina e l’icona mariana della “Salus populi romani” in vista della prossima Giornata mondiale della gioventù prevista nel Paese il 2023

Logo Gmg Lisbona 2023

Era il 27 gennaio 2019 quando, al termine della Giornata mondiale della gioventù di Panama, veniva annunciata la sede della Gmg successiva, ovvero Lisbona, in Portogallo. Prevista inizialmente nel 2022, la Gmg portoghese è stata posticipata al 2023, a causa della pandemia da Covid-19.

La cerimonia via web

Ed ora, a due anni di distanza dall’annuncio, il prossimo 27 gennaio la Cattedrale di Lisbona accoglierà i simboli dell’evento, ovvero la Croce pellegrina e l’icona mariana della “Salus populi romani”. In osservanza alle restrizioni anti-Covid, la cerimonia di accoglienza avverrà alla presenza dei soli rappresentanti diocesani e dei membri del Comitato organizzatore locale della Gmg. Tuttavia, l’intero avvenimento verrà trasmesso in diretta su web, così da permettere ai giovani del Portogallo, ma anche di tutto il mondo, di prendervi parte, seppur virtualmente. Una volta conclusa l’accoglienza a Lisbona, entrambi i simboli inizieranno un pellegrinaggio in tutto il Paese.

La preparazione in vista della Giornata

Intanto, in vista del 2023, il Comitato preparatorio promuove, il 23 di ogni mese, attività di riflessione sul significato della Gmg. Ad esempio,

per dicembre, è stato pensato uno speciale momento di preghiera, legato anche alla Solennità del Natale. “Vegliate, perché non sapete né il giorno né l’ora” è stato il motto dell’evento, ispirato al Vangelo di Matteo (Mt 25,13), che è stato trasmesso in diretta Facebook e YouTube dal Patriarcato di Lisbona. A Coimbra, invece, si è organizzato “un viaggio virtuale” nella storia della Gmg, sempre realizzato attraverso le piattaforme digitali, mentre a Madeira è stata preparato un momento di condivisione della “Luce di Betlemme”, durante il quale i giovani hanno acceso una candela per illuminare il Natale.

I simboli

Da ricordare che la Croce pellegrina e l’icona mariana sono state consegnate da una delegazione panamense ad una delegazione portoghese lo   scorso 22 novembre, Solennità di Cristo Re, in occasione della Santa Messa presieduta da Papa Francesco nella Basilica Vaticana.Al termine del rito, inoltre, il Pontefice ha annunciato che, d’ora in poi, la celebrazione diocesana della Gmg verrà spostata dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Cristo Re. Affidata da San Giovanni Paolo II ai giovani sin dal 1984, a conclusione dell’Anno Giubilare della Redenzione, la Croce del Giubileo è oggi conosciuta come la Croce della Gmg e da allora è uno dei simboli di ogni edizione internazionale della Giornata. Nel 2003, inoltre, Papa Wojtyła offrì alla gioventù anche una copia dell’Icona di Maria Salus populi romani, che affianca la Croce nei suoi pellegrinaggi per il mondo.

vaticannews

Pastorale giovanile: cercatori della vera luce, anche online

In questo Avvento particolare a causa della pandemia gli strumenti del mondo digitale stanno mostrando tutte le loro potenzialità, aprendo nuove strade per aiutare i giovani a fare comunità e a vivere insieme il senso più profondo dell’attesa

È di certo l’«attesa» la parola chiave che caratterizza questo tempo. Per il mondo intero, infatti, sono giorni di ansia, nella speranza che l’emergenza legata alla pandemia passi presto. Ma per la comunità cristiana questa spinta verso un futuro migliore trova assonanza nell’Avvento, che ci insegna a fare dell’attesa una spinta per mettersi in cammino. Così anche la Pastorale giovanile ha deciso di vivere queste set- timane nello stile del «cercatore di Dio», che non rimane seduto aspettando di essere raggiunto dalla luce, ma si alza e va verso lo splendore di un Dio che si fa uomo.

Un percorso nel quale gli strumenti della comunicazione digitale stanno offrendo occasioni e opportunità nuove, da non ridurre a semplici soluzioni di ripiego in attesa di ritornare agli strumenti pastorali di prima. Le storie narrate in questa pagina dimostrano che la Rete, gli schermi, i dispositivi mobili possono aprire strade mai immaginate prima per intessere relazioni autentiche, offrire spazi di meditazione, animare la preghiera comunitaria. In ogni iniziativa ciò che è più evidente è che davvero ogni «click» e ogni «tap» è un’occasione per trasformare questo «momento di passaggio» in un tempo per continuare a costruire il futuro che Dio sogna per l’umanità.

Vaticano. Gmg, domenica il passaggio della Croce da Panama a Lisbona 2023

La consegna al termine della Messa celebrata dal Papa in San Pietro, alla presenza delle delegazioni di giovani panamensi e portoghesi. Diretta su Tv2000
La storica Croce della Giornata mondiale della gioventù

La storica Croce della Giornata mondiale della gioventù

Avvenire

Questa domenica, 22 novembre, alle ore 10 Tv2000 trasmette in diretta dalla Basilica di San Pietro la Messa presieduta da Papa Francesco, in occasione della Solennità del Cristo Re dell’Universo. Al termine della celebrazione avverrà il passaggio dei simboli delle Giornate Mondiali della Gioventù, la Croce e la copia dell’Icona Salus Populi Romani, dalla rappresentanza dei giovani panamensi alla gioventù portoghese, per la Gmg2023 che si terrà a Lisbona.

“Come annunciato dal Santo Padre lo scorso 5 aprile durante la Preghiera dell’Angelus, domenica prossima, 22 novembre, solennità di Cristo Re e conclusione dell’anno liturgico, al termine della Santa Messa celebrata da papa Francesco nella Basilica di San Pietro avverrà la consegna della Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù. Saranno presenti per l’occasione una delegazione dal Centro America e una dal Portogallo”. Lo fa sapere il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni.

 

Domenica in San Pietro avrà luogo quindi il passaggio della Croce delle Gmg dall’edizione svoltasi a Panama nel gennaio 2019 a quella in programma a Lisbona nell’agosto 2023, inizialmente prevista per il 2022 e rimandata per la pandemia.

 

Nel dettaglio, spiega il dicastero per i Laici, la famiglia e la vita, il Papa “domenica 22 novembre alle 10 presiederà la celebrazione eucaristica sull’altare della cattedra della Basilica di San Pietro. Alla fine della Messa avrà luogo il passaggio dei simboli delle Gmg, la Croce e la copia dell’Icona Salus Populi Romani, dalla rappresentanza dei giovani panamensi alla gioventù portoghese”. La celebrazione sarà trasmessa in diretta sul canale Youtube di Vatican News.

“Da anni – spiega ancora il medesimo dicastero – la Croce e l’Icona Salus Populi Romani accompagnano le preparazioni alle edizioni internazionali della Gmg: la consegna dei simboli ai giovani della diocesi che accoglie la Giornata aveva sempre luogo al termine della celebrazione della Domenica delle Palme presieduta dal Santo Padre in Piazza San Pietro. Questa tradizione risale al 1984 quando, a conclusione dell’Anno Giubilare della Redenzione, papa Giovanni Paolo II affidò ai giovani la Croce del Giubileo, conosciuta oggi come la Croce delle Gmg, da allora al centro di ogni edizione internazionale delle Giornate. Nel 2003 il Santo Padre ha offerto alla gioventù anche una copia dell’Icona di Maria Salus Populi Romani, che affianca la Croce nei suoi pellegrinaggi per il mondo”.