Chi è Andrea Davoli l’educatore di Cl arrestato per violenza sessuale sulla ragazzina di 14 anni

Viveva a Reggio Emilia in una delle case del movimento e aveva fatto voto di castità. Da inizio giugno era stato sospeso da ogni incarico educativo dalla comunità

Andrea Davoli, l'educatore di 52 anni arrestato per violenza sessuale su una 14enne

Andrea Davoli, l’educatore di 52 anni arrestato per violenza sessuale su una 14enne

in https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/chi-e-educatore-cl-arrestato-violenza-sessuale-g40jbiyf

Reggio Emilia, 20 agosto 2023 – Era un Memores Domini, Andrea Davoli l’educatore di Comunione e Liberazione arrestato per una presunta violenza sessuale su una quattordicenne. Da anni, infatti, Davoli aveva deciso di vivere in una delle case comunitarie di Cl, in città, assieme ad altri laici che come lui avevano deciso di dare i voti di castità, povertà e obbedienza. E’ stata la denuncia dei genitori della ragazzina di 14 anni a dare il via alle indagini che hanno poi portato al suo arresto.

Prof di religione: idoneità revocata
Non aveva quindi alcuna relazione da molto tempo ed era diventato uno dei referenti del gruppo di Gioventù studentesca afferente a Comunione e Liberazione. Un gruppo ispirato dal fondatore Don Giussani, padre spirituale e intellettuale del movimento. Oltre alla sua vita all’interno della casa comunitaria, l’indagato 52enne era anche un professore di religione che fino all’anno scorso aveva insegnato in una delle scuole del capoluogo.
“Nelle scorse settimane, a fronte della sospensione di ogni incarico educativo all’interno di Comunione e Liberazione, all’indagato è stata revocata l’idoneità all’insegnamento della religione cattolica”, assicura Corrado Zoppi, portavoce della Commissione per la tutela dei minori e Componente dell’Ufficio Scuola della diocesi reggiana.

Sospeso da Comunione e Liberazione
L’1 giugno tutti i rapporti, anche con Cl, si erano interrotti. A spiegare il motivo è lo stesso ufficio stampa di Comunione e Liberazione: “In ottemperanza alla normativa per la tutela dei minori adottata dalla Fraternità di Comunione e Liberazione, la persona indagata è stata sospesa da ogni incarico educativo all’interno di Cl già alcune settimane fa, non appena è stata segnalata l’eventualità di possibili abusi e contestualmente all’aver ricevuto l’informazione che tale segnalazione era già stata rivolta anche alla autorità giudiziaria competente”.
Cl inoltre si è attivata anche verso la famiglia della vittima, molto cattolica e profondamente sconvolta dalla vicenda: “Cl esprime dispiacere e costernazione per quanto emerge dall’indagine in corso da parte della magistratura. Siamo in contatto con la famiglia della minore coinvolta per fornire ogni possibile supporto e aiuto, accompagnandoli anche nella preghiera in questa dolorosa vicenda. Per il rispetto dovuto a tutte le persone coinvolte auspichiamo che venga ora mantenuto il dovuto riserbo sul caso, in attesa e confidando che il lavoro delle autorità competenti faccia al più presto chiarezza”.

La diocesi di Reggio
“Nel rinnovare la nostra attenzione e il nostro ascolto alla famiglia e nel ribadire la fiducia nell’operato della magistratura – prosegue Corrado Zoppi – la Diocesi manterrà ogni più opportuna vigilanza: infatti come Chiesa ci sentiamo tutti chiamati in prima persona a una profonda reazione morale, a promuovere e testimoniare la vicinanza a coloro che sono stati feriti da un abuso”.
Bocche cucite al Meeting di Rimini
Comunione e Liberazione sta per entrare nel momento più caldo dell’anno: la settimana del Meeting di Rimini. Nessuno vuole commentare ufficialmente questa tristissime vicenda. Ma in via informale, dell’arresto di Davoli si parla, eccome: “Se fosse vero sarebbe gravissimo: sarebbe il tradimento della fiducia di chi affida un figlio ad un educatore. Aspettiamo l’esito delle indagini”, dice un ventiduenne studente milanese di ingegneria…
Il resto del Carlino

Educatore Cl Andrea Davoli arrestato, per violenza sessuale

Traditi dai messaggini: la relazione scoperta dalla sorella della ragazzina. Poi la telefonata choc con il padre della 14enne

Andrea Davoli, l'educatore di Cl arrestato per violenza sessuale

Andrea Davoli, l’educatore di Cl arrestato per violenza sessuale

Reggio Emilia, 20 agosto 2023 – Un vaso di Pandora fatto di rapporti sessuali iniziati a Rimini e terminati un giorno prima della denuncia presentata ai carabinieri il 24 maggio dalla famiglia della 14enne. In camera, nell’auto di Andrea Davoli, l’educatore di Cielle arrestato con l’accusa di violenza sessuale su una 14enne. Le presunte violenze sarebbero state più di una nei confronti della ragazzina con cui l’indagato avrebbe intrattenuto la presunta relazione clandestina. Un rapporto scoperto dalla famiglia di lei quando una sorella ha controllato il telefono dell’adolescente, dopo essersi insospettita per i cambiamenti di umore della parente da dopo quel ritiro spirituale a Viserbella di Rimini.

Da qui e da numerosi screenshot della chat e messaggi che Davoli mandava alla ragazzina sono nati i primi contatti con l’educatore di Cielle anche da parte dei genitori della 14enne. Prima, infatti, il 52enne si sarebbe scusato per l’accaduto con la sorella, affermando di sapere di aver sbagliato anche in virtù della propria vocazione spirituale. In particolare però, proprio il giorno prima della denuncia è stato lo stesso padre della bambina a mettere al corrente Davoli che quanto fatto alla figlia fosse da considerare uno stupro a tutti gli effetti. Una telefonata choc durante la quale l’indagato si sarebbe limitato a rispondere poche parole: “Sono malato, devo farmi curare”. 
La vicenda: sesso con la 14enne al ritiro spirituale
Un’attrazione fatale . Travolgente, tanto da rivolgere le proprie attenzioni e pulsioni sessuali verso una ragazzina di appena 14 anni. E incontenibile quanto proibita, al punto da consumare con lei anche un rapporto sessuale completo e non protetto durante un ritiro spirituale a Rimini, ignorando quel principio di castità professato dai ‘memores domini’ a cui Andrea Davoli, 52enne di Reggio Emilia, appartiene. Ma c’è molto di più di un principio disatteso nelle accuse rivolte a Davoli, costate al reggiano l’arresto – eseguito ieri a Caorle a casa dei genitori – per violenza sessuale su minore e il trasferimento al carcere di Pordenone.

Il 52enne, infatti, è uno dei responsabili provinciali del gruppo di Gioventù studentesca del movimento Comunione e liberazione a Reggio e, stando a quanto raccolto dagli inquirenti, sarebbe proprio in questo ambiente che a partire dal dicembre 2022 è maturata la relazione tra l’educatore e la ragazzina di 14 anni, che apparteneva al gruppo di giovani all’uomo affidati dai genitori durante il soggiorno spirituale in Riviera. Una relazione clandestina quella tra Davoli e l’adolescente che, nonostante i quasi quarant’anni di differenza, nell’arco di pochi mesi è passata dai baci scambiati in auto dopo gli incontri di preghiera, a un rapporto sessuale completo e non protetto consumato durante il ritiro spirituale tenutosi a Viserbella di Rimini per la preparazione alla Pasqua, nei giorni tra il 6 e l’8 aprile. Un rapporto che, una volta scoperto e denunciato ai carabinieri di Reggio dai famigliari della ragazzina, è costato ieri mattina al 52enne l’arresto e il trasferimento in carcere in esecuzione – da parte dei carabinieri di Viserba e Reggio – della misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini, su richiesta di Davide Ercolani, il sostituto procuratore che coordina l’indagine a carico dell’educatore di Cielle, difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti.
Un vero e proprio terremoto, a poche ore dall’inizio del Meeting di Comunione e liberazione, che frana addosso all’esponente di Cielle, il cui rapporto con la piccola è iniziato secondo le ricostruzioni proprio durante una vacanza a Parma per Cielle, durata tre giorni. Qui sarebbe scattato il primo bacio tra i due, secondo la testimonianza della stessa 14enne ascoltata dopo la denuncia dei genitori in udienza protetta. L’inizio di una escalation di pulsioni continuata con palpeggiamenti e culminata nel rapporto avvenuto a Rimini, quando secondo le indagini Davoli aveva invitato la giovane in camera e, approfittando di un momento in cui lei stava piangendo per via di una discussione con un ragazzo, facendo leva sulle debolezze della 14enne l’ha indotta a consumare il rapporto sessuale. Il primo, non l’ultimo. Come sarebbe emerso dal contenuto della chat a sfondo amoroso scoperta dalla sorella della vittima della presunta violenza.

Conversazioni sempre più serrate da dopo quel soggiorno a Rimini che hanno portato la madre della 14enne a denunciare il tutto ai carabinieri, dopo che la stessa figlia il lacrime aveva spiegato quanto successo tra lei e l’educatore di Cielle. Una situazione grottesca, che Davoli, contattato dalla famiglia della giovane, avrebbe anche chiesto a più riprese di tenere segreta, cercando poi di avvicinare la giovane e ricontattare i genitori in vari modi, arrivando addirittura a nascondersi dietro ad alcuni cassonetti pur di parlarle. Un mosaico indiziario che ha così portato il gip a riscontrare il “pericolo concreto e attuale che l’indagato commetta nuovamente delitti della stessa specie” oltre alla “incapacità di autocontrollo della libido e degli impulsi sessuali anche verso minori”. Nel disporre così il carcere, il Tribunale di Rimini ha però dichiarato anche l’incompetenza territoriale, trasferendo l’inchiesta a carico di Davoli all’autorità giudiziaria di Reggio Emilia.

Il Resto del Carlino
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Educatore di Cl arrestato per violenza su una 14enne

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Avrebbe avuto rapporti sessuali con una ragazzina di 14 anni a lui affidata dai genitori per un ritiro spirituale a Rimini in preparazione della Pasqua.

E’ la pesante accusa che ha portato all’arresto di Andrea Davoli, uno dei responsabili provinciali di Gioventù Studentesca “Don Giussani” di Reggio Emilia, un movimento che fa riferimento a Comunione e Liberazione. Il 52enne è stato arrestato questa mattina a casa dei genitori a Caorle, in provincia di Venezia su disposizione del Gip del tribunale di Rimini Vinicio Cantarini che ha firmato l’ordinanza cautelare in carcere in seguito alle indagini dei carabinieri, coordinati dal pm Davide Ercolani. Davoli è stato trasferito nel carcere di Pordenone. L’uomo, che sarebbe stato in aprile a Rimini con un gruppo di Gioventù studentesca, è membro dei Memores Domini, un’associazione laicale cattolica i cui membri vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza sotto l’egida del movimento. E fino a giugno era anche insegnante di religione in un liceo di Reggio Emilia. La Diocesi ha fatto sapere che gli è stata revocata l’idoneità all’insegnamento fin da quando è emersa la vicenda.

Davoli è anche stato sospeso da ogni attività educativa di Comunione e Liberazione. La fraternità, proprio alla vigilia della 44/a edizione del Meeting di Rimini, ha espresso “dispiacere e costernazione per quanto emerge dall’indagine in corso da parte della magistratura a carico di una persona coinvolta nell’attività educativa del movimento”. Secondo quanto emerso dalle indagini, a Rimini il 52enne e la ragazzina avrebbero avuto il loro primo rapporto sessuale, ma l’approccio iniziale era avvenuto mesi prima a Reggio Emilia. Una sera d’inverno, l’uomo avrebbe infatti dato un bacio alla ragazzina iniziando così una relazione durata alcuni mesi, dal dicembre del 2022 fino alla primavera inoltrata di quest’anno. Sono stati i genitori dell’adolescente a capire che qualcosa non andava nella figlia, proprio al rientro dal ritiro spirituale di Rimini. La 14enne appariva ai loro occhi diversa, turbata tanto da spingere la mamma ad indagare.

Poi dal cellulare della ragazzina era emersa la verità sotto forma di chat inequivocabili. Una ferita profonda per i genitori che avevano affidato con fiducia l’adolescente ad un uomo che ne aveva approfittato. I genitori si sono quindi presentati dai carabinieri per raccontare quello che avevano scoperto. Le indagini hanno ricostruito il mondo di relazioni e legami affettivi in cui la 14enne e l’educatore si muovevano da mesi. E’ stata poi proprio la minore, sottoposta a colloquio con una psicologa, a raccontare come era iniziata la storia e di come lei fosse innamorata dell’educatore. Ha raccontato dei rapporti sessuali dopo la scuola e a Rimini. E è stata proprio la gita in Riviera ad aprile a segnare lo spartiacque tra un rapporto improprio ma ancora superficiale e la violenza sessuale.

Durante il ritiro spirituale, l’educatore, approfittando di un momento di debolezza della ragazzina in lacrime per una incomprensione con un coetaneo, l’avrebbe spinta ad avere un rapporto. La stessa cosa sarebbe avvenuta in altre circostanze a Reggio Emilia dopo gli incontri del gruppo di preghiera o dopo la scuola. I carabinieri hanno quindi notificato al 52enne un’ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre si trovava a Caorle dai genitori. L’uomo, che da tempo sospettava di essere indagato, si era infatti già rivolto all’avvocato Liborio Cataliotti per presentare un’istanza alle procure di Rimini e Reggio Emilia circa un fascicolo aperto a suo carico. Ma la risposta al difensore in entrambi i casi è stata “non vi sono informazioni suscettibili di comunicazioni”. Infine secondo quanto emerso per gli investigatori non vi sarebbero stati fatti analoghi nel gruppo di ragazzi che hanno frequentato gli incontri di preghiera e i ritiri spirituali con l’educatore arrestato.

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Reggio Emilia, educatore di Cl arrestato per violenza sessuale su una 14enne


L’uomo, responsabile provinciale di Gioventù Studentesca “Don Giussani”, è accusato di aver abusato della ragazzina durante un ritiro spirituale a Rimini in preparazione della Pasqua. Era anche un insegnante di religione in una delle scuole superiori di Reggio Emilia. In una nota, Comunione e Liberazione ha espresso “dispiacere e costernazione” e ha sottolineato che l’educatore “è già stato sospeso”
È stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su una 14enne il responsabile provinciale di Gioventù Studentesca “Don Giussani” di Reggio Emilia, che fa riferimento a Comunione e Liberazione. L’uomo, 52 anni, è difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti: “Al momento posso solo dire che qualche settimana fa per conto del mio cliente ho presentato alla Procura di Rimini e a quella di Reggio Emilia, secondo le prescrizioni di legge, un’istanza per conoscere se a suo carico vi fossero delle indagini pendenti perché aleggiava questa ipotesi. Poi è arrivata l’ordinanza di custodia cautelare”. In una nota, Comunione e Liberazione ha espresso “dispiacere e costernazione” e ha sottolineato che l’educatore “è già stato sospeso”.
Le accuse
Secondo gli inquirenti, mentre era in ritiro spirituale a Rimini, in preparazione della Pasqua, l’uomo avrebbe abusato di una ragazzina di 14 anni a lui affidata dai genitori. Il gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere in seguito alle indagini dei carabinieri di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Il 52enne, che viveva a Reggio Emilia in una delle case comunitarie di Cl, era anche un insegnante di religione in una delle scuole superiori della città: dal giugno scorso aveva sospeso la sua attività di insegnante e quella di educatore con Cl, proprio in concomitanza con le indagini portate avanti dai carabinieri, che avevano raccolto la denuncia dei familiari della minorenne. Stando alle accuse, l’educatore avrebbe abusato della ragazzina più di una volta e gli episodi sarebbero avvenuti sia nella provincia di Rimini sia a Reggio Emilia.

La nota di Cl
“Cl esprime dispiacere e costernazione per quanto emerge dall’indagine in corso da parte della magistratura a carico di una persona coinvolta nell’attività educativa del movimento”, si legge in una nota. Ancora: “In ottemperanza alla normativa per la tutela dei minori adottata dalla Fraternità di Comunione e Liberazione, la persona indagata è stata sospesa da ogni incarico educativo all’interno di CL già alcune settimane fa, non appena è stata segnalata l’eventualità di possibili abusi e contestualmente all’aver ricevuto l’informazione che tale segnalazione era già stata rivolta anche alla autorità giudiziaria competente”. Cl ha poi fatto sapere di essere “in contatto con la famiglia della minore coinvolta per fornire ogni possibile supporto e aiuto”.
in https://laliberta.info/2023/08/19/educatore-indagato-la-posizione-della-diocesi/

Educatore CL indagato, la posizione della Diocesi di Reggio Emilia

laliberta.info

In relazione a notizie di stampa relativamente ad indagini in corso presso la Procura della Repubblica di Rimini e riguardanti il già responsabile provinciale di Gioventù Studentesca di Reggio Emilia, la Diocesi precisa che nelle scorse settimane, a fronte della sospensione di ogni incarico educativo all’interno di Comunione e Liberazioneall’indagato è stata revocata l’idoneità all’insegnamento della religione cattolica.

Nel rinnovare la nostra attenzione e il nostro ascolto alla famiglia e nel ribadire la fiducia nell’operato della Magistratura, la Diocesi manterrà ogni più opportuna vigilanzainfatti “come Chiesa ci sentiamo tutti chiamati in prima persona a una profonda reazione morale, a promuovere e testimoniare la vicinanza a coloro che sono stati feriti da un abuso” (Linee guida, 2019).

Reggio Emilia, 19 agosto 2023  

Dr. Corrado Zoppi

Portavoce della Commissione per la tutela dei minori
Componente dell’Ufficio Scuola

Meeting di Rimini, da domenica spazio a oltre cento convegni

La fiera che ospita il Meeting di Rimini

Dal 20 agosto al via la manifestazione di Comunione e Liberazione. Tra gli ospiti d’eccezione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Bernhard Scholz (Fondazione Meeting): “In un mondo segnato da individualismo, solitudine esistenziale e conflitti serve rimettere al centro dell’attenzione l’amicizia, i rapporti buoni e creativi”
Alessandro Guarasci – Città del Vaticano in vaticannews.va

Come ogni anno il Meeting di Rimini accoglie centinaia di personalità per parlare di pace, dialogo tra culture e fedi, sviluppo. Giunta alla 44ma edizione, la manifestazione di Comunione e Liberazione si terrà dal 20 al 25 agosto alla Fiera della città romagnola. Con il titolo “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”, il Meeting sarà ricco di tavole rotonde, mostre, spettacoli e iniziative culturali. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha confermato la sua presenza nella giornata conclusiva. In Fiera sarà allestita una superficie di circa 140mila metri quadrati, che ospiterà un centinaio di convegni con circa 400 relatori italiani e internazionali, 16 saranno le mostre così come gli spettacoli.
Attenzione ai rapporti buoni e creativi
Da domenica spazio ai dibatti e agli incontri culturali. “Vogliamo mettere al centro dell’attenzione l’amicizia, i rapporti buoni e creativi, le relazioni positive e costruttive – spiega il presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz – Siamo convinti che questa attenzione sia urgente in un mondo segnato da individualismo e solitudine esistenziale e con una situazione geopolitica caratterizzata da vecchi e nuovi conflitti, da guerre atroci anche al centro del nostro continente”.
La cooperazione italiana al Meeting di Rimini
Durante la presentazione a Roma, lo scorso luglio, il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva affermato che “il Meeting rappresenta un’occasione unica per raccontare l’impegno dell’Italia a sostegno dell’articolata strategia di diplomazia della crescita al centro dell’azione del Ministero degli Esteri. Una strategia che vede l’Italia sempre più protagonista nel mondo e attrice di pace, stabilità e sviluppo”. Al Meeting, aveva aggiunto Tajani, sarà anche illustrato, attraverso un grande spazio espositivo, “quanto realizza la Cooperazione italiana, con i suoi partner nazionali, europei ed internazionali, per affrontare le grandi sfide globali del nostro tempo, parlando in primo luogo alle nuove generazioni”.

Grandi personalità istituzionali
Ogni giornata del Meeting di Rimini sarà arricchita dal contributo di personalità di primo piano dal mondo istituzionale, culturale, accademico e imprenditoriale, nonché esponenti della Chiesa e di fedi e culture diverse. La relazione sul tema del Meeting sarà tenuta lunedì 21 da monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo metropolita di Cagliari e segretario generale della Conferenza episcopale italiana. Tra le presenze istituzionali, oltre al Presidente Mattarella, anche la presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra e il presidente della Cei cardinale Matteo Maria Zuppi, che racconterà l’impegno di Papa Francesco e della Santa Sede per l’amicizia sociale, la pace e la fratellanza fra i popoli.

Spazio al lavoro e alla formazione
Tra i temi al centro di questa edizione del Meeting c’è il lavoro. Secondo un’indagine elaborata da Ranstad e Fondazione per la Sussidiarietà, più di tre quarti dei laureati in Italia trova lavoro entro un anno, ma le aziende oltre al diploma richiedono sempre più competenze digitali e le cosiddette “soft skills”, ovvero le competenze trasversali. “La ricerca conferma che gli studi universitari sono un volano per l’accesso al mondo del lavoro”, afferma Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.

Perché Francesco non ama Cl?

(E perché i ciellini litigano tra loro?). Brutta via Crucis tra carismi e poteri

Il Foglio

errebbe da sospettare che Comunione e Liberazione sia andata “ad abbaiare alla porta del Vaticano”, per usare lo slang colorito di Francesco, almeno a stare al durissimo tono, quasi minaccioso, con cui il segretario del dicastero Pro laici, famiglia et vita – il cardinale Kevin Farrell – ha usato in una lettera, ultima per ora di un secco carteggio, indirizzata a Davide Prosperi: da un anno “presidente ad interim” di Cl e ora confermato, scrive Farrell, per “l’utilità che il suo mandato si protragga per un quinquennio”. Una vicenda che rischia di far esplodere (o commissariare?) un movimento importante nella società e nella Chiesa; ma anche di gettare qualche sospetto di un atteggiamento troppo matrigno del papato misericordioso.

La vicenda. Un anno fa un testo del dicastero (che non riguardava solo Cl) ha imposto le dimissioni dopo cinque anni a chi guida i movimenti, tranne il caso dei fondatori. Motivo: il sospetto che ne possa derivare un eccesso di potere  personalistico. Don Julián Carrón, successore di don Luigi Giussani, fu invitato a lasciare. A sollevare una serie di questioni di diritto ecclesiastico era stata una parte di ciellini non entusiasti di Carrón. Ma un’altra parte sentì l’avvicendamento come una forzatura. Ne sono seguite dispute aspre, e persino missive al Papa di contrari alla “svolta Prosperi”, di fatto imposta. Così si è arrivati all’ultimatum, in cui ci si “duole costatare” che alcuni “continuino a suggerire un clima di sfiducia”.

È noto che Bergoglio non ha mai amato la forma-movimento, e per sua ammissione conosceva molto poco Cl quando diventò Papa. Ma chiedere apertamente di “far cessare ogni azione volta a promuovere questa falsa dottrina” a proposito della guida di Cl è atteggiamento di inusitata durezza. Provoca dolore in molti il pensiero che accada ai discepoli del Gius, che per tutta la vita è stato di appassionata obbedienza alla Chiesa. Ma provoca stupore anche supporre che, tra un Vaticano ultimativo e un movimento non in pace con se stesso, il rapporto possa incrinarsi o rompersi.

La lettera. Farrell a Cl: «Il carisma non si trasmette per successione personale»

Il cardinale prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita interviene sulle resistenze di una parte del movimento al processo di riforma. E conferma la fiducia al presidente Prosperi
Esercizi spirituali della Fraternità di Cl a Rimini, nel 2016

Esercizi spirituali della Fraternità di Cl a Rimini, nel 2016 – .

La morte di un fondatore e l’inizio del cammino senza di lui da parte della realtà che ha generato è sempre un passaggio critico. L’interpretazione del carisma che ha lasciato, la scelta di chi deve succedergli nella conduzione della realtà stessa, i limiti di questa leadership sono spesso fonte di tensioni. Anche il movimento di Comunione e Liberazione sta sperimentando queste tensioni che hanno portato a due interventi recenti della Santa Sede: la nomina lo scorso settembre dell’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro quale delegato speciale del Papa per i Memores Domini – uomini e donne del movimento che si impegnano a vivere i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza – e il cambio al vertice della Fraternità di Cl lo scorso novembre con le dimissioni di don Julián Carrón, successore del fondatore don Luigi Giussani (1922-2005), e la nomina al suo posto di Davide Prosperi quale presidente ad interim, per arrivare all’elaborazione di nuovi statuti e all’elezione di un nuovo presidente.

Ma il cambio di passo voluto dalla Santa Sede ha incontrato resistenze, tanto da spingere il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, a intervenire con una missiva datata 10 giugno e pubblicata oggi sul sito della Fraternità di Cl. Un richiamo dai toni chiari e forti, che prende spunto da una lettera arrivata al Dicastero e da «numerose segnalazioni ricevute in merito al persistere di una preoccupante confusione sui temi del carisma, dell’obbedienza e dell’autorità da alcuni alimentata».

Farrell precisa che «la dottrina della “successione del carisma” – proposta e alimentata durante l’ultimo decennio in seno a Cl da chi era incaricato della conduzione, con strascichi che vengono ancora coltivati e favoriti in occasione di alcuni interventi pubblici – è gravemente contraria agli insegnamenti della Chiesa. I moderatori e i presidenti dei movimenti ecclesiali non ricevono per successione personale il carisma del fondatore e non ne sono, dunque, gli unici interpreti. Se così fosse, ci troveremmo di fronte a un tentativo indebito e fuorviante di appropriazione e personalizzazione del carisma da parte di chi ha il ruolo di guida; da ciò deriverebbe un’autoreferenzialità non ammissibile nella Chiesa».

«In secondo luogo», scrive ancora il porporato irlandese, «al Dicastero duole constatare che alcuni responsabili e persone influenti all’interno del Movimento continuino a suggerire e a promuovere tra i membri di Cl – anche pubblicamente – un clima di sfiducia nei confronti della Chiesa e di resistenza alle sue indicazioni; un forte personalismo; divisioni interne e logiche manipolatorie; un ampio dissenso riguardo agli interventi e alle decisioni dell’autorità ecclesiastica. Tutto questo compromette inesorabilmente la presa di coscienza degli errori del passato, immobilizzando il risanamento profondo di idee, principi e prassi più volte sollecitato dall’autorità ecclesiastica». Farrell rinnova quindi a Prosperi tutta la stima e l’appoggio della Santa Sede e toglie l’interim al suo mandato, stabilendo che «si protragga per un quinquennio a decorrere dal giorno in cui è avvenuta la Sua nomina».

«Non vi nascondo che provo un profondo dolore, presentendo che le parole del cardinale saranno per molti di noi causa di nuove domande e forse anche di smarrimento – scrive a sua volta Prosperi un un messaggio per presentare al Movimento la lettera di Farrell – sono mortificato in particolare per il fatto che questa nuova iniziativa del cardinale sia stata provocata da atteggiamenti immaturi tenuti da alcuni di noi, e comprendo il turbamento che essa ora potrebbe generare in chi desidera seguire con semplicità la proposta del Movimento in comunione con papa Francesco».

Avvenire