La gratitudine è uno degli atteggiamenti umani più imparentati con il cristianesimo

Dentro questa parola troviamo il significato di «eucaristia», che significa rendimento di grazie. E al contempo è imparentata con «grazia», uno degli elementi chiavi della fede cristiana. Per questo ogni atteggiamento umano di gratitudine ha qualcosa di religioso, perché riconosce un legame (in latino religio significa proprio legare) tra chi riceve un dono e il donante. Una protagonista del romanzo

Benedizione (NN) dell’americano Kent Haruf, che già dal titolo annuncia qualcosa di spirituale, vive così questa esperienza e la fa vivere ad altre persone radunate con lei per un pasto: «So che non la pensiamo tutti allo stesso modo, ma voglio dire qualcosa di simile a una preghiera di ringraziamento. […] Siamo grate per questo giorno d’estate. Siamo grate per questo splendido cibo. Vogliamo ringraziarti per essere qui insieme, in questo luogo e in questo giorno.

Vogliamo mostrarti la nostra riconoscenza per tutti questi doni. E siamo davvero grate che questa ragazzina sia qui con noi oggi. Che la sua vita possa essere piena di gioia. E che nel mondo regni la pace».

Ricordiamocelo: la vita di un essere umano vale quante più persone sa e può ringraziare. Significa che ha ricevuto molto e che lo sa riconoscere.

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