La Chiesa reggiano-guastallese piange il decano monsignor Paolo Pirondini

REGGIO EMILIA – Monsignor Paolo Pirondini si è spento la mattina di santo Stefano nella Casa del Clero San Giuseppe di Montecchio dove risiedeva da circa sei anni; era il decano del presbiterio diocesano, con i suoi 96 anni di età e 73 di Messa.

Paolo Pirondini era nato a San Giovanni della Fossa (Novellara) il 25 gennaio 1927 e aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale il 2 aprile 1950 per la Diocesi di Guastalla. Per i primi quindici anni del suo ministero, dal 1950 al 1965, fu insegnante nel Seminario di Guastalla; rivestì inoltre l’incarico di assistente diocesano dell’Azione Cattolica di Guastalla dal 1962 al 1974.

Don Pirondini venne quindi nominato parroco di Brescello, dove rimase dal 1974 al 1979, quando fu trasferito come parroco al Duomo di Guastalla, arciprete del Capitolo della Cattedrale (oggi Concattedrale), ruolo che ha mantenuto dal 1979 al 2007. Dal 1994 al 2007 don Paolo è stato anche amministratore parrocchiale del santuario della Beata Vergine della Porta e fino al 2017 è rimasto nell’unità pastorale guastallese come collaboratore pastorale.

“A Brescello – dove don Pirondini fu inviato dall’allora vescovo Baroni, a cui lo legava una forte stima, ricambiata – don Paolo era amato da tutti; conosceva le famiglie una ad una, e tutti guai per lui. Durante il suo mandato di parroco era ospitato dalla famiglia Manzotti con cui risiedeva e a cui è sempre stato molto riconoscente”, racconta don Alberto Nicelli.

“Monsignor Baroni – prosegue don Nicelli – volle poi don Paolo come parroco del Duomo di Guastalla in successione a don Merzi. Anche qui don Paolo è stato amato da tutti indistintamente; era di casa in ogni famiglia conoscendone tutte le realtà e le situazioni. Era amico di tutti, credenti e non credenti, e lo si poteva trovare in Duomo, anche al freddo d’inverno, ogni giorno disponibile per giovani, adulti, anziani, un riferimento per tutta la comunità. Era così amato e conosciuto che per anni in tutti i bar di Guastalla c’era il caffè pagato per lui”.

Monsignor Pirondini, prete del popolo, umile e sobrio nello stile di vita, era un confessore e direttore spirituale assai cercato per la sua grande disponibilità all’ascolto, autentico ministro della misericordia divina anche nei momenti di difficoltà e di lutto che hanno segnato la comunità guastallese, capace pure di ben utilizzare l’ironia come strumento per sdrammatizzare le situazioni, dandone però una lettura molto saggia.

Anche negli ultimi tempi vissuto nei Guastallese, era sempre al Santuario della Beata Vergine della Porta per le confessioni.

Don Paolo si è poi sempre mantenuto aggiornato: partecipava alle lezioni della Scuola teologica come semplice studente e alle 6 del mattino, dopo essersi alzato alle 4 per un’ora di preghiera, era davanti all’edicola ad attendere l’arrivo dei quotidiani.

“Don Paolo – conclude il suo ricordo don Nicelli – è stato un grande uomo di Dio, un pastore umile la cui caratteristica più rilevante è stata senza dubbio una nobile povertà che metteva in evidenza la sua ricchezza d’animo”.

La Diocesi reggiano-guastallese si unisce nella preghiera al dolore della sorella, dei fratelli, dei nipoti e delle Comunità parrocchiali che don Paolo ha accompagnato con tanta generosità.

La salma di monsignor Pirondini da mercoledì 27 dicembre 2023 alle ore 14 sarà esposta presso il Santuario della Beata Vergine della Porta a Guastalla, dove alle 19.30 sarà recitato il santo Rosario.

Le esequie saranno celebrate dall’Arcivescovo Giacomo Morandi giovedì 28 dicembre 2023 alle ore 11 nella Concattedrale di Guastalla; al termine la salma sarà tumulata presso il cimitero di Guastalla, come da espresso volere di don Paolo, a testimonianza di un legame inscindibile.

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