Fu Giovanni XXIII a indire 64 anni fa il Concilio Ecumenico Vaticano II

Concilio Vaticano II - Nel 60° anniversario dell'inizio un approfondimento su "L'Eco di Bergamo" - Diocesi di Bergamo

Accadde oggi, 25 gennaio 1959: il Papa indice il Concilio Vaticano. Fu Giovanni XXIII a indire 64 anni fa il Concilio Ecumenico Vaticano II. La sua convocazione fu annunciata dal Pontefice presso la sala capitolare del Monastero di San Paolo di Roma, al termine della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
I lavori conciliari ebbero luogo nel corso di quattro sessioni. Lingua ufficiale: il latino. Nella storia ecclesiastica, il Concilio Ecumenico Vaticano II fu quello che in assoluto diede rappresentanza alla maggior varietà di lingue ed etnie. Furono invitati ad assistere all’evento anche alcuni esponenti delle altre confessioni cristiane.
La prima sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II
La prima sessione iniziò nell’ottobre del 1962 e si interruppe a seguito della morte di Giovanni XXIII il 3 giugno del 1963. Pertanto, le altre tre sessioni furono convocate e presiedute dal suo successore Papa Paolo VI, fino al termine dei lavori: l’8 dicembre 1965, solennità dell’Immacolata Concezione.

Il ruolo dei vescovi
I vescovi cattolici discussero gli argomenti riguardanti la vita della Chiesa e la sua apertura alle istanze nel mondo moderno e contemporaneo. Il Vaticano promulgò quattro Costituzioni, tre Dichiarazioni e nove Decreti.

L’importanza del Concilio Vaticano II
L’importanza del Concilio Vaticano II è stata paragonata a quella del Concilio di Trento, ed il suo ruolo nel XX secolo e nel futuro della Chiesa è ancora oggetto di dibattito storico e dottrinale. Per questo, come il Concilio di Trento è stato il concilio della Controriforma (o “prima riforma cattolica”), il Concilio Vaticano II è stato ribattezzato il concilio della “seconda riforma cattolica”.
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