Santa Sede. Suora nominata a capo Accademia Scienze sociali

Suor Helen Alford

Suor Helen Alford fa parte delle Domenicane di Santa Caterina da Siena di Newcastle e succede a Stefano Zamagni

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Il Papa prosegue nella sua volontà di offrire responsabilità di rilievo alle donne, all’interno delle istituzioni vaticane. Di questa mattina è l’incarico di presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali conferito alla religiosa londinese suor Helen Alford, O.P., decano della Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino – Angelicum a Roma.

Suor Alford, che fa parte delle Domenicane di Santa Caterina da Siena di Newcastle, succede all’economista Stefano Zamagni, che il Papa aveva nominato presidente nel marzo 2019.

La religiosa domenicana si è laureata in Ingegneria gestionale all’Università di Cambridge, dove ha conseguito anche un dottorato di ricerca. Gran parte della sua carriera accademica si è svolta all’Angelicum, in veste di docente ordinario presso la Facoltà Scienze Sociali nonché di vicerettore della stessa Università.

La suora domenicana è un’esperta internazionale di Business Ethics, ha insegnato in varie università materie legate all’etica economica e alla storia del pensiero sociale cristiano. Fa parte inoltre dei consigli scientifici di varie riviste scientifiche, tra cui Journal of Catholic Social Thought, Finance and the Common Good, Transforming Business, OIKONOMIA: rivista di etica e scienze sociali.

Dal 2020 era membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e in passato è stata consulente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace.

Fu Giovanni XXIII a indire 64 anni fa il Concilio Ecumenico Vaticano II

Concilio Vaticano II - Nel 60° anniversario dell'inizio un approfondimento su "L'Eco di Bergamo" - Diocesi di Bergamo

Accadde oggi, 25 gennaio 1959: il Papa indice il Concilio Vaticano. Fu Giovanni XXIII a indire 64 anni fa il Concilio Ecumenico Vaticano II. La sua convocazione fu annunciata dal Pontefice presso la sala capitolare del Monastero di San Paolo di Roma, al termine della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
I lavori conciliari ebbero luogo nel corso di quattro sessioni. Lingua ufficiale: il latino. Nella storia ecclesiastica, il Concilio Ecumenico Vaticano II fu quello che in assoluto diede rappresentanza alla maggior varietà di lingue ed etnie. Furono invitati ad assistere all’evento anche alcuni esponenti delle altre confessioni cristiane.
La prima sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II
La prima sessione iniziò nell’ottobre del 1962 e si interruppe a seguito della morte di Giovanni XXIII il 3 giugno del 1963. Pertanto, le altre tre sessioni furono convocate e presiedute dal suo successore Papa Paolo VI, fino al termine dei lavori: l’8 dicembre 1965, solennità dell’Immacolata Concezione.

Il ruolo dei vescovi
I vescovi cattolici discussero gli argomenti riguardanti la vita della Chiesa e la sua apertura alle istanze nel mondo moderno e contemporaneo. Il Vaticano promulgò quattro Costituzioni, tre Dichiarazioni e nove Decreti.

L’importanza del Concilio Vaticano II
L’importanza del Concilio Vaticano II è stata paragonata a quella del Concilio di Trento, ed il suo ruolo nel XX secolo e nel futuro della Chiesa è ancora oggetto di dibattito storico e dottrinale. Per questo, come il Concilio di Trento è stato il concilio della Controriforma (o “prima riforma cattolica”), il Concilio Vaticano II è stato ribattezzato il concilio della “seconda riforma cattolica”.
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17 gennaio Sant’Antonio Abate: gli animali nel cuore di Dio

Sant'Antonio Abate, sec. XVIII

Ascesi e preghiera
La sua vita è stata scandita dalla solitudine, dal digiuno e dal lavoro. Rimasto orfano a 20 anni, da giovane ha donato tutti i suoi beni ai poveri e si è ritirato nel deserto, dove ha anche combattuto contro le tentazioni del demonio, scegliendo la via dell’ascesi e della preghiera. Ad Antonio si deve la costituzione di famiglie di monaci che, sotto la guida di un padre spirituale, si consacrarono al servizio di Dio.

Sant’Antonio e la benedizione degli animali
E’ solitamente raffigurato con accanto un maiale con al collo una campanella. Tale rappresentazione iconografica è legata al fatto che l’antico Ordine ospedaliero degli “Antoniani” allevava maiali all’interno dei centri abitati poiché il grasso di questi animali veniva usato per ungere gli ammalati colpiti dall’ergotismo. Tale morbo venne poi chiamato “il fuoco di Sant’ Antonio”. Nel giorno della sua festa liturgica, si benedicono le stalle e si portano a benedire gli animali domestici. Nell’iconografia è associato a Sant’Antonio anche il bastone degli eremiti a forma di T, la “tau”, ultima lettera dell’alfabeto ebraico.

Un dono di Dio
Nella biografia “Vita Antonii”, Sant’ Atanasio scrive queste parole riferite a Sant’Antonio: “Che fosse dappertutto conosciuto, da tutti ammirato e desiderato, anche da quelli che non l’avevano visto, è un segno della sua virtù e della sua anima amica di Dio. Infatti non per gli scritti né per una sapienza profana né per qualche capacità è conosciuto Antonio, ma solo per la sua pietà verso Dio. E nessuno potrebbe negare che questo sia un dono di Dio. Come infatti si sarebbe sentito parlare in Spagna e in Gallia, a Roma e in Africa di quest’uomo, che viveva ritirato tra i monti, se non l’avesse fatto conoscere dappertutto Dio stesso, come egli fa con quanti gli appartengono, e come aveva annunciato ad Antonio fin dal principio? E anche se questi agiscono nel segreto e vogliono restare nascosti, il Signore li mostra a tutti come una lucerna, perché quanti sentono parlare di loro sappiano che è possibile seguire i comandamenti e prendano coraggio nel percorrere il cammino della virtù”.

Morto il cardinale George Pell, Complicazioni dopo un intervento

Lo riferiscono media australiani citando fonti vaticane. Aveva 81 anni. La causa sarebbero alcune complicazioni causate da un intervento chirurgico all’anca.

E’ morto a Roma, all’età di 81 anni, il cardinale australiano George Pell, prefetto emerito della Segreteria per l’Economia, dopo essere stato arcivescovo di Melbourne e di Sydney.

Il porporato non ha superato le complicazioni causate da un intervento chirurgico all’anca.