Coronavirus, invio del 730 slitta al 30 settembre. 730 precompilato sarà disponibile online dal 5 maggio anziché dal 15 aprile

Coronavirus, invio del 730 slitta al 30 settembre

La scadenza per la presentazione del 730 slitta di qualche mese, da luglio al 30 settembre 2020. Il governo anticipa così di un anno quanto aveva già disposto per il 2021. La norma è contenuta nel primo decreto legge per l’emergenza economica innescata dal coronavirus. Decreto varato dal Consiglio dei ministri il 28 febbraio. La norma è stata fortemente voluta dal neo direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini. E non sarà valida solo per la zona rossa, ma per tutti i contribuenti italiani.

Non solo 730: è tutto il calendario fiscale a registrare cambiamenti importanti. A partire dai sostituti di imposta – come i datori di lavoro – che avranno più tempo per inviare al Fisco la Certificazione unica che attesta tutti i redditi del contribuente (da lavoro dipendente, autonomo, redditi diversi come le locazioni brevi, reddito da pensione). Il termine passa dal prossimo 9 marzo al 31 marzo.

La proroga al 31 marzo riguarda poi anche l’invio telematico delle spese che danno diritto a deduzioni o detrazioni come quelle sanitarie, mutui, istruzione, asili nido, previdenza complementare, contributi, ristrutturazioni, interessi passivi, premi assicurativi.

Di conseguenza il modello di 730 precompilato – la dichiarazione dei redditi predisposta dall’Agenzia delle entrate sulla base dei dati in suo possesso – sarà disponibile online per sola lettura dal 5 maggio e non già dal 15 aprile, come l’anno scorso. Ecco che a catena l’intervallo per correggere e completare il 730 si allunga al 30 settembre.

Con una precisazione: prima si invia il 730 e prima si incassano eventuali somme a credito. Chi ad esempio presenta la dichiarazione in giugno riceverà il rimborso a luglio, esattamente come accadeva fino all’anno scorso.

repubblica.it