Sono oltre 100 i sacerdoti, i religiosi e le religiose rapiti, arrestati o uccisi nel mondo durante tutto il 2022. Lo denuncia la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa Che Soffre (ACS) in un comunicato-appello odierno. Stando alle informazioni raccolte sul campo da ACS «Almeno 12 sacerdoti e cinque religiose sono stati assassinati durante il 2022 mentre svolgevano la loro missione». Maglia nera alla Nigeria, seguita da Cina e Nicaragua. 5 religiose sono state uccise ad Haiti, in Sud Sudan, in Mozambico, nella Repubblica Democratica del Congo. E poi c’è la lunga scia di religiosi e religiose rapiti: 42 sacerdoti, dei quali 36 rilasciati, altri uccisi o dispersi. Ancora una volta il primato spetta alla Nigeria, che segna 28 rapimenti nel 2022. «La Nigeria annovera anche la stragrande maggioranza delle religiose rapite nel 2022, con sette casi», afferma ACS nella nota. Altra piaga, quella delle detenzioni di religiosi: «Almeno 32 ecclesiastici sono stati inoltre detenuti, presumibilmente come mezzo di intimidazione e coercizione», si legge ancora nel comunicato. «I casi più recenti riguardano quattro sacerdoti della Chiesa greco-cattolica ucraina che lavorano nell’Ucraina occupata dai russi e che sono stati arrestati nel corso delle loro attività pastorali».
Grave la situazione in Nicaragua, dove «11 membri del clero sono stati arrestati o detenuti durante l’attuale persecuzione del governo ai danni della Chiesa cattolica». E poi è «quasi impossibile conoscere il numero di sacerdoti e vescovi cattolici detenuti in Cina durante il 2022. Secondo le informazioni raccolte da ACS, i chierici della Chiesa sotterranea vengono ripetutamente rapiti dalle autorità per qualche tempo per costringerli a unirsi alla Chiesa approvata dallo Stato».
ACS chiude la nota con un appello urgente a «tutti i Paesi coinvolti a garantire la sicurezza e la libertà di sacerdoti, religiose e altri agenti pastorali che lavorano per servire i più bisognosi».
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