Malattie rare: Iss, in Italia 42mila nuovi casi in due anni

(ANSA) – ROMA, 27 FEB – Salgono a 250.000 i malati rari censiti in Italia dall’apposito Registro Nazionale e, di questi, quasi 42.000 sono i nuovi casi registrati in due anni. Alla vigilia della Giornata Mondiale delle Malattie Rare, a renderlo noto è l’Istituto Superiore di sanità (Iss) in un articolo pubblicato sul portale, in cui si aggiornano le stime sulla base delle segnalazioni raccolte fino al 31 dicembre 2016. Il Registro Nazionale Malattie Rare, che censisce solo le malattie riconosciute dai Livelli Essenziali di Assistenza, conta ad oggi 250.116 malati (il precedente aggiornamento ne riportava 195.452), di cui 41.920 riferibili al biennio 2015/16. Un aumento frutto dell’ampio lavoro di ricerca e sensibilizzazione, oltre che al miglioramento delle tecniche diagnostiche. Tanti restano però ancora i malati senza diagnosi. Le patologie con maggiore frequenza sono le malattie del sangue e degli organi ematopoietici (15,3%), seguite dalle malformazioni congenite (11,3%) e dalle malattie dell’occhio (11,1%), le neuromuscolari (8,9%) e neurologiche (8,5%).(ANSA).

Domani picco gelo, a Sud weekend con 15 gradi in più

(ANSA) – ROMA, 27 FEB – E’ previsto per domani il picco del gelo siberiano, con temperature minime che toccheranno i -6/7 gradi in pianura. Da giovedì pomeriggio, infatti, le temperature cominceranno ad aumentare, con la neve che si trasformerà gradualmente in pioggia. Al Sud, nel weekend, sono previste massime di 18-20 gradi, almeno 15 in più di questi giorni. E a Roma resta confermata la possibile nevicata di giovedì mattina. Le previsioni sono di Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr. Il cambiamento del tempo, spiega, darà le sue prime avvisaglie domani pomeriggio con la modifica “della circolazione dell’aria fredda, che richiamerà una perturbazione dall’Atlantico. Questa avrà come effetto un graduale e lento rialzo delle temperature, che si riporteranno nelle medie del periodo”. A seguito della perturbazione si potranno comunque avere nevicate, tra giovedì e venerdì, su costa toscana e ligure, ma anche in Pianura Padana, Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e in Friuli (nella notte fra mercoledì e giovedì e nella mattinata di giovedì). Tra le grandi città, la neve cadrà a Firenze (che già giovedì mattina sarà imbiancata), mentre è probabile a Milano e Torino. Anas, Autostrade, Ferrovie ed Aeroporti sono pronte, in caso di precipitazioni, a mettere in campo il loro piano anti-neve.

Da giovedì pomeriggio, con l’aumento delle temperature, la neve tenderà a trasformarsi in pioggia. “La colonnina di mercurio – aggiunge il direttore del Consorzio Lamma-Cnr – si riallineerà domenica su valori normali per il periodo. Le massime saranno di 8-10 gradi, le minime anche sopra lo 0. Al Sud, dove l’afflusso di aria sarà ancora più caldo, avremo temperature massime di 18-20 gradi”. Un’escursione termica che potrà costituire un problema soprattutto per anziani e bambini che hanno sistemi di termoregolazione non ottimali.

Maltempo: Rfi, domani garantito 80% corse Alta velocità

(ANSA) – ROMA, 27 FEB – Garantito per domani l’80% delle corse Alta velocità sulla direttrice Napoli-Roma-Milano e il 70% delle corse regionali del Lazio. Lo rende noto Rfi, “alla luce del bollettino meteo emanato dalla Protezione Civile”, secondo cui “permane lo stato di emergenza grave per gelo nell’area e nel nodo ferroviario di Roma”.

In particolare, si legge in una nota, “per la giornata di domani sarà garantito l’80% dei treni alta velocità; le imprese ferroviarie attraverso i loro canali di comunicazione renderanno note ai propri clienti le corse cancellate e le soluzioni di viaggio alternative”. Sul fronte del trasporto regionale, poi, “nel Lazio l’offerta dei servizi passerà dal 50% dei treni circolati oggi al 70%”.

La riduzione si rende necessaria, spiega Rfi, “stante le previsioni di un forte abbassamento termico, per consentire un più contenuto utilizzo dell’infrastruttura a garanzia di una sua maggiore e continua efficienza, in special modo nei punti nevralgici di Roma Termini e del nodo di Roma”.

Rfi renderà noti gli aggiornamenti sulla situazione in corso e le misure previste per i prossimi giorni. (ANSA).

Emergenza freddo. Rifugi e parrocchie aperte ai senza dimora

Rifugi e parrocchie aperte ai senza dimora

Burian sta stringendo l’Italia in una morsa di gelo e a farne le spese sono coloro che non hanno una casa o un posto caldo dove stare. Così, comuni e associzioni si stanno organizzando per aiutare poveri e senza dimora in queste giornate di freddo polare,

«Non aggiungiamo al freddo anche l’indifferenza»

Un appello alla solidarietà è arrivato dalla Comunità di Sant’Egidio che ha lanciato una raccolta straordinaria di coperte e indumenti caldi da donare a chi ne ha bisogno. «Non aggiungiamo al gelo anche l’indifferenza – ha esortato il presidente Marco Impagliazzo – che è il primo nemico di chi vive per strada: invitiamo tutti a prestare attenzione a chi passiamo accanto ogni giorno, nelle vie delle nostre città, senza fermarci». Proprio contro l’indifferenza, in occasione dei suoi 50 anni, la Comunità ha scelto di collocare, davanti all’entrata della propria sede, in piazza Sant’Egidio, a Roma, la scultura «Homeless Jesus». Per non dimenticare i tanti, che hanno bisogno di un amico che li aiuti nel momento del bisogno: «La strada – ricorda Impagliazzo – non è una condanna: lo è la solitudine. E anche l’emergenza di un freddo che si preannuncia eccezionale può essere risolta offrendo un po’ del proprio tempo e, soprattutto, della propria umanità».

Roma, tremila a rischio gelo

La Comunità di Sant’Egidio lancia anche un allarme speciale per Roma città, che stamattina si è svegliata sotto la neve e che, nei prossimi giorni, vedrà le temperature scendere sotto lo zero. Nella Capitale, seconda la stima di Sant’Egidio, vivono circa tremila senza dimora, che ora rischiano di morire assiderati. «Lanciamo un messaggio alle istituzioni, ma anche ai comuni cittadini – dice Roberto Zuccolini, portavoce della Comunità di Sant’Egidio – perchè si fermino ad aiutare i senzatetto o segnalino la loro presenza alle Forze dell’ordine. Ricordiamo anche che dalle 19 alle 20 in via Dandolo è possibile portare alla Comunità coperte e quant’altro possa essere utile ai senzatetto». Soltanto nel corso della scorsa notte, fa sapere l’assessore al sociale Laura Baldassarre, «137 persone senza dimora e in condizione di fragilità sono state tolte dalla strada grazie al lavoro della Sala Operativa Sociale e portate presso le strutture allestite da Roma Capitale in sinergia con le associazioni».

Napoli, stazioni aperte. Rete di aiuto a Messina

A Napoli e dintorni, Sant’Egidio distribuirà cibo, bevande calde e coperte e, in collaborazione con Eav, la società che si occupa del trasporto pubblico in diversi comuni campani, ha ottenuto l’apertura delle stazioni di Porta Nolana e Montesanto. Anche a Messina, l’amministrazione comunale ha deciso di attivare il piano di emergenza freddo del programma «Homelesszero». La rete vede, insieme al Comune, le Consulte comunali di Protezione civile e delle organizzazioni sociali e le associazioni di volontariato operative nell’area dei senza fissa dimora. Il Piano ha i suoi punti di forza nel dormitorio «Casa di Vincenzo» e nelle case di accoglienza della Caritas e dei Padri Rogazionisti, che da protocollo aumenteranno i posti disponibili e aumenteranno la fascia oraria di accoglienza, anticipando l’orario serale e posticipando quello mattutino. Le due strutture site nei pressi della stazione centrale, «Help Center», per l’accoglienza diurna e la «Casa di Vincenzo», per l’accoglienza notturna, opereranno in stretta connessione per garantire un riparo durante l’intera giornata. Le situazione di emergenza potranno essere segnalate dai cittadini alla Centrale operativa del Comune (telefono 090771000), numero della Polizia municipale che le trasmette al Servizio sociale professionale.

Torino e Venezia, parrocchie aperte ai clochard

Un appello alle parrocchie affinché tengano aperte le porte ai senza dimora, è arrivato anche dall’arcivesco di Torino, Cesare Nosiglia. «Chiedo a tutte le parrocchie, case religiose, associazioni e movimenti ecclesiali – è l’appello di Nosiglia – di accrescere l’impegno per avvicinare le persone che nel proprio territorio (nel Centro storico soprattutto) dormono per strada e necessitano di assistenza. Dove è possibile, chiedo che si aprano nuovi servizi per l’ospitalità notturna. Anche l’Arcivescovado e gli altri dormitori promossi dalla diocesi intensificheranno i servizi di accoglienza. Si tratta di cose molto concrete: c’è bisogno di coperte, abiti pesanti, scarpe; e pasti e bevande calde».

Anche il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, «raccomanda e ricorda – si legge in una nota del Patriarcato – come le strutture diocesane ed associative già abitualmente impegnate nel campo dell’assistenza (mense, dormitori ecc.) siano ora ancor più attivate e mobilitate per venir incontro ad ulteriori necessità ed esigenze straordinarie. In previsione dei giorni più rigidi, inoltre, il Patriarca invita anche le comunità parrocchiali della Diocesi veneziana a moltiplicare le attenzioni e ad essere particolarmente vigilanti e sollecite di fronte a situazioni di disagio e difficoltà che si potranno presentare nelle prossime ore, specialmente nei riguardi di chi è senza dimora, rendendosi perciò disponibili ad offrire – se possibile – anche direttamente accoglienza, ristoro ed ospitalità».

Avvenire

Foglietto, Letture e Salmo della Liturgia 4 Marzo 2018  III DOMENICA Quaresima (ANNO B)

4 Marzo 2018  III DOMENICA Quaresima (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola

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Una visita sul sito del Tempio nella Gerusalemme attuale dà un’idea della sacralità del luogo agli occhi del popolo ebreo. Ciò doveva essere ancora più sensibile quando il tempio era ancora intatto e vi si recavano, per le grandi feste, gli Ebrei della Palestina e del mondo intero.
L’uso delle offerte al tempio dava la garanzia che la gente acquistasse solo quanto era permesso dalla legge. L’incidente riferito nel Vangelo di oggi dà l’impressione che all’interno del tempio stesso si potevano acquistare le offerte e anche altre cose.
Come il salmista, Cristo è divorato dallo “zelo per la casa di Dio” (Sal 068,10). Quando gli Ebrei chiedono a Gesù in nome di quale autorità abbia agito, egli fa allusione alla risurrezione. All’epoca ciò dovette sembrare quasi blasfemo. Si trova in seguito questo commento: “Molti credettero nel suo nome. Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti”. Noi dobbiamo sempre provare il bisogno di fare penitenza, di conoscerci come Dio ci conosce.
Il messaggio che la Chiesa ha predicato fin dall’inizio è quello di Gesù Cristo crocifisso e risorto. Tutte le funzioni della Quaresima tendono alla celebrazione del mistero pasquale. Che visione straordinaria dell’umanità vi si trova! Dio ha mandato suo Figlio perché il mondo fosse riconciliato con lui, per farci rinascere ad una nuova vita in lui. Eppure, a volte, noi accogliamo tutto ciò con eccessiva disinvoltura. Proprio come per i mercati del tempio, a volte la religione ha per noi un valore che ha poco a vedere con la gloria di Dio o la santità alla quale siamo chiamati.

Leopoli, una piccola Parigi ucraina meta tutta da scoprire

LEOPOLI –  Leopoli, o Lviv in ucraino, è l’ultima perla sconosciuta d’Europa, nota anche come la piccola Parigi dell’Est. La città, fondata nel 1256, è un vero museo a cielo aperto che ha saputo salvaguardare e mantenere intatta la sua architettura e il suo antico fascino. A Leopoli si vive un’atmosfera rilassata e passeggiare per il centro storico vi porterà indietro nel tempo.

Impreziosita da magnifici monumenti architettonici, numerosi templi, antiche piazze e ben sessanta musei, Leopoli è una meta turistica estremamente attraente, qui sono presenti più della metà dei monumenti dell’intero paese, infatti, il suo centro storico è stato nominato patrimonio mondiale dell’Unesco, e dal 2009 la città è stata proclamata capitale culturale dell’Ucraina. La Ploshcha Rynok, l’antica piazza del mercato, è ancora oggi il cuore pulsante della città, qui si respira un clima cosmopolita e multietnico. Numerosi edifici in stile Belle Époque padroneggiano per tutto il centro storico, primo fra tutti il Teatro dell’Opera, un vero gioiello architettonico in stile neo-rinascimentale è uno dei teatri più belli d’Europa. Inaugurato nel 1901, offre ancora oggi spettacoli di altissimo livello. Il punto più alto della città è l’Alto Castello (Vysokyi Zamok) da dove è possibile godere una straordinaria e pittoresca vista del centro storico.

La città, oltre per le sue straordinarie bellezze architettoniche, è famosa anche per le sue prelibatezze culinarie, qui infatti si può assaggiare un caffè dal singolare aroma e sapore, le tradizioni del caffè a Leopoli risalgono al XVII e si sono conservate nel tempo, il caffè è così importante per gli ucraini tant’è che ogni anno si celebra a Leopoli il festival del caffè, unico nel suo genere. Passeggiando per le romantiche vie della città è impossibile non notare le numerose pasticcerie, veri artigiani e professionisti del cioccolato deliziano il palato dei più golosi. Grazie ai Masterclass, corsi di cucina della durata di circa due ore, è possibile imparare a fare il cioccolato con le proprie mani. Infine, la birra! Leopoli è stata a lungo considerata la capitale della birra, la Lvivske 1715 è una delle più famose e viene prodotta dal 1715. In città si trova il primo Museo della Birra dell’Ucraina, il Lvivarnya, dove sono conservate le antiche ricette risalenti al XV secolo che evidenziano la leggendaria tradizione birraia di Leopoli, iniziata per merito dei monaci gesuiti più di sei secoli fa. Il museo ospita numerose iniziative culturali tra cui esposizioni di arte contemporanea.

Leopoli è una delle destinazioni più interessanti non solo dell’Ucraina, ma di tutta l’Europa orientale, e la mancanza di un forte turismo di massa offre alla città fascino e autenticità.

Si raggiunge Leopoli con voli diretti dall’Italia da Milano, da Bologna e da Napoli. In più tutte le informazione utili per viaggiare a Leopoli si possono trovare sui due siti ufficiali dell’ente del turismo cittadino: http://lviv.travel/en/index e http://www.lvivconvention.com.ua/en.

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Tra mare e cielo, sognando il Titanic

(di Marzia Apice) (ANSA) – ROMA, 25 FEB – I saloni da sogno e gli abiti da sera nelle crociere lunghe settimane intere, le feste con l’orchestra che suona fino a notte fonda, il desiderio di libertà con il vento che soffia forte sul ponte della nave, l’orizzonte senza fine di fronte agli occhi. E poi il progresso in rapida espansione verso il futuro, ma anche un senso di immobilità dato dalla rigida divisione in ceti a rispecchiare la società, con gli aristocratici e la ricca borghesia da una parte e la servitù e la povera gente in terza classe. Ha il profumo del mare e il fascino della modernità inarrestabile la mostra Ocean Liners Speed and Style che il Victoria and Albert Museum dedica ai leggendari transatlantici, veri e propri “floating palaces” che tra la metà del XIX secolo e la fine del XX hanno avuto un impatto rivoluzionario nel settore dei viaggi marittimi. Inaugurata il 3 febbraio scorso e allestita fino al 17 giugno, la mostra permette al visitatore di rivivere l’eta dell’oro delle traversate sui transatlantici più mitici, come il Titanic e il Normandie, la Queen Mary e il Canberra, attraverso 250 oggetti, tra pitture, sculture, modelli di navi, abiti, fotografie, poster e film. A partire dalla nave a vapore dell’ingegnere Isambard Kingdom Brunel, la Great Eastern del 1859, la mostra documenta come nel corso degli anni si è evoluto il design del transatlantici: ci sono gli interni Beaux-Arts della nave tedesca Kronprinz Wilhelm, del Titanic e dell’Olympic, ma anche i palazzi Art Déco galleggianti di Queen Mary e Normandie, fino al modernismo di SS United States e QE2. Particolarmente affascinante è la sezione della mostra dedicata alla moda: esposti anche lo splendido abito firmato Christian Dior che Marlene Dietrich indossò nel 1950 sbarcando dalla Queen Mary e l’abito “Salambo” di Jeanne Lanvin, presentato alla Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes di Parigi nel 1925. Inoltre, il pubblico potrà vedere, riemersi dagli abissi, una preziosa tiara di Cartier recuperata dall’affondamento della Lusitania nel 1915, un frammento di pannello del salotto di prima classe del Titanic, un meraviglioso muro laccato dalla Smoking Room del transatlantico francese Normandie. Ma la mostra spinge il proprio sguardo anche fino ai nostri giorni, analizzando il modo in cui gli spazi a bordo delle grandi navi da crociera sono cambiati per far far fronte alle esigenze del mercato, riflettendo non solo le attività ricreative attuali ma anche la democratizzazione del viaggio.

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