Koinè. Apertura il 13 febbraio. Focus sulla religiosità popolare

Apertura il 13 febbraio. Focus sulla religiosità popolare
Prosegue il conto alla rovescia per l’inizio di Koinè International Exhibition for the Religious World, la fiera internazionale di articoli devozionali, oggetti liturgici, edilizia di culto e turismo religioso, organizzata da Italian Exhibition Group. In programma al quartiere fieristico di Vicenza dal 13 al 15 febbraio, è una manifestazione che induce i visitatori ad andare oltre il semplice, eppure fondamentale, aspetto commerciale, ma anche a cogliere il significato profondo degli oggetti esposti. La dimensione devozionale viene affrontata quest’anno, sia dal punto di vista della progettazione dello spazio liturgico, con due convegni, sia dal punto di vista della religiosità popolare, che non è un’alternativa alla liturgia ma scaturisce da questa.
All’interno della fiera, l’aspetto scientifico è sviluppato da ‘Koiné Ricerca’, che si avvale di un qualificato comitato scientifico e, lavorando in équipe, sceglie di volta in volta il tema delle varie sezioni: liturgia, architettura per la liturgia e turismo religioso, cercandoli fra gli argomenti più attuali e urgenti.
Come ricorda monsignor Fabrizio Capanni, del Dicastero della Cultura e l’Educazione del Vaticano, “Koiné, nata nel 1989 dalla collaborazione tra la diocesi di Vicenza il mondo imprenditoriale della città veneta, non è una semplice fiera, ma un contenitore in cui, accanto agli stand dei produttori, trovano spazio momenti di riflessione sul senso degli oggetti prodotti e commercializzati: essi infatti non sono oggetti di uso comune, ma “cose pertinenti al culto sacro”.
Questa edizione, sottolinea il sacerdote, “rivolge una attenzione particolare agli oggetti per la devozione popolare. Alcuni convegni metteranno a tema la religiosità popolare che, contrariamente a quanto si può pensare, è un fenomeno non semplice da comprendere e da guidare, perché fa leva sui linguaggi estetici, più complessi di quelli di tipo intellettuale, prevalenti nella teologia attuale. Secondo questi codici, gli oggetti (immagini, statue, reliquie) hanno una relazione immediata con il sacro, sono portatori di potere sacrale, come ha messo in luce l’antropologia religiosa. La dimensione devozionale sarà affrontata anche sotto il profilo della progettazione architettonica dello spazio liturgico – ambito a cui sempre Koiné dedica particolare cura – dedicando due convegni alla progettazione dei poli devozionali rispettivamente all’interno e all’esterno della chiesa”.
Altri eventi saranno la commemorazione di papa Giovanni Paolo I, il dono di arredi per la ricostruzione di una chiesa in Ucraina, una serie di mostre legate agli eventi e allestite in Fiera e al Museo diocesano, il ricordo di Mons. Giancarlo Santi (1944-2022) per tanti anni presidente del Comitato scientifico. Secondo monsignor Capanni l’obiettivo principale che si vuole raggiungere è di carattere educativo. Specie quest’anno che la manifestazione cade nel sessantesimo della promulgazione della Sacrosanctum Cocilium, la costituzione conciliare che ha riformato la liturgia.
avvenire.it

Cresce il turismo religioso, focus alla mostra del sacro Koiné a Vicenza a febbraio 2023. Si guarda al Giubileo

 © ANSA

– Spiritualità, pace, contatto con la natura e con se stessi: è quanto offrono i cammini spirituali.

Il turismo religioso è in crescita e se ne parlerà alla 20a edizione di Koinè International Exhibition for the Religious World, la manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata alla filiera del sacro, in calendario dal 13 al 15 febbraio 2023 nel quartiere fieristico vicentino.

Koinè ospiterà anche la Borsa del Turismo Religioso Internazionale, grazie alla partnership tra Ieg e PromoNu.
Destinato a svilupparsi ulteriormente con il Giubileo del 2025 – ma anche con il Giubileo di Monte Berico del 2026, pensato per valorizzare il Santuario di Monte Berico di Vicenza, con l’obiettivo di raggiungere cinque milioni di visitatori – il turismo religioso vive una stagione positiva. A Koinè s’incontreranno seller e buyer, venditori e compratori specializzati del turismo religioso, la Borsa offrirà un’ulteriore occasione di confronto tra realtà italiane e internazionali.
I cammini religiosi sono considerati sempre più importanti a livello regionale. Un esempio su tutti è quello del Lazio, che in in vista del Giubileo 2025, ha messo a sistema la rete dei cammini della Regione. Un progetto iniziato nel 2017 e portato ora avanti dall’assessorato al Turismo, lavorando a una legge per la complessiva valorizzazione della rete dei cammini, con anche la partecipazione del Cai (Club Alpino Italiano).
Ci sarà poi il Premio ‘Bellezza per la pace’ per le Arti Contemporanee, a cura della Fondazione di partecipazione Pce “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, promotrice di Carta di Leuca e Italian Exhibition Group. Il Premio intende promuovere i talenti dei giovani artisti euro-mediterranei emergenti. E’ aperto a tutti gli artisti residenti e/o nativi dei Paesi dell’Europa e a quelli che si affacciano sul Mediterraneo, che presentino un’opera capace di esprimere il personale pensiero sulla pace e la convivialità tra i popoli. I finalisti esporranno i propri lavori a Koinè. (ANSA).

Koinè 2021, la fiera del settore religioso occasione di rilancio

Alcune immagini dell'edizione 2019 di Koinè

La rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l’edilizia di culto in programma dal 24 al 26 ottobre a Vicenza sarà il primo appuntamento in presenza del settore. Valentina Fioramonti, di Italian Exhibition Group, anticipa alcune novità: spazio ai cammini spirituali e sguardo al futuro
Fabio Colagrande – Città del Vaticano

Il comparto delle aziende che si occupano dell’oggettistica e dell’arredo liturgico, dell’edilizia di culto e del turismo spirituale guarda già con interesse all’appuntamento del prossimo ottobre a Vicenza con Koinè 2021, la tradizionale fiera internazionale dedicata al settore religioso. Dal 24 al 26 ottobre aziende, visitatori e addetti ai lavori si ritroveranno nella città veneta alla vigilia delle cerimonie e attività liturgiche di fine anno per il primo appuntamento in presenza dopo la pandemia. Un’occasione di incontro biennale, che si ripete dal 1989, dalla quale si attende oggi il rilancio di un settore che smuove abitualmente circa trenta milioni all’anno e può quindi offrire un contributo importante alla ripresa dell’economia italiana. Spazio particolare, nell’edizione di quest’anno, al settore dei “cammini spirituali” e all’innovazione dei prodotti o servizi per la Chiesa, come ha confermato ai microfoni di Radio Vaticana, Valentina Fioramonti, exhibition manager di Koinè 2021.
Quella di ottobre sarà per Koinè e per tutto il settore, soprattutto quello liturgico, il primo momento per incontrarsi finalmente in presenza dopo i mesi di stop dovuti alla pandemia. Ma devo dire che, nei mesi precedenti, il dialogo tra noi di Italian Exhibition Group e le aziende, gli espositori di questo settore non si è mai fermato. Abbiamo anche sperimentato nell’ottobre scorso una versione digitale di Koinè, proprio per continuare comunque a dare spazio e a rappresentare tutti quegli espositori che negli anni avevano confermato la loro fiducia in questa manifestazione. Quindi, questa ripresa è sicuramente importante perché è un settore che in questo momento ha bisogno di ripartire e noi ci mettiamo veramente tutto il nostro know-how, le nostre capacità, per dare agli espositori la possibilità di tornare a fare business in un ambiente sicuro e soprattutto avendo la possibilità di seguire quello che è sempre stato un po’ il punto di forza di Koinè: parlo di tutta l’agenda di convegni e di contenuti scientifici che noi ogni due anni sviluppiamo, grazie alla collaborazione e al ruolo centrale della Conferenza episcopale italiana. Sarà, inoltre, un’edizione in sicurezza grazie soprattutto al protocollo #SafeBusiness che è stato sviluppato dal nostro gruppo proprio per permettere sia agli operatori che ai visitatori di partecipare alla fiera in totale sicurezza dal punto di vista sanitario.

Può anticiparci qualcosa su come sarà articolata l’Edizione 2021 di Koinè?

Stiamo lavorando a un’edizione che possa mantenere alti gli standard del passato. Quindi avremo le tradizionali aree merceologiche di Koinè. Sarà rappresentato tutto il settore della Chiesa e della liturgia con le migliori aziende italiane e internazionali che sviluppano prodotti e forniture per la Chiesa. Sarà rappresentato tutto il settore dell’edilizia di culto, che è un settore molto in fermento in questo periodo, e quindi studi di architettura e tutti i progetti legati al restauro dei grandi complessi destinati alla liturgia. Spazio come sempre anche al settore devozionale con tutta la sua vasta produzione di oggettistica che troviamo rappresentata in tutte le catene di negozi e santuari in Italia. Infine il turismo spirituale per il quale quest’anno, grazie soprattutto alla collaborazione con alcuni partner strategici, avremo un occhio di riguardo particolare. Novità di quest’anno sarà inoltre il Koinè Innovation Forum, ovvero uno spazio, sia in fiera che nei convegni, dove ospitare tutte le idee di business, le startup e tutte quelle piccole associazioni che stanno sviluppando innovazione intorno a prodotti o servizi per la Chiesa e per il settore liturgico. Quindi un occhio non solo a ciò che rende il mercato italiano leader nel mondo, ma anche e soprattutto a ciò che verrà in futuro dal punto di vista di sviluppo tecnologico.

Quanto il rilancio di questo settore può avere un impatto su una situazione economica anche in Italia ancora penalizzata dagli effetti della pandemia?

Quello liturgico è sicuramente un settore importante dell’economia italiana. Innanzitutto dal punto di vista qualitativo, perché alcune aziende italiane di questo settore sono leader mondiali nella lavorazione del marmo, del legno o anche nella creazione di prodotti tecnologici per le Chiese. Quindi è sicuramente importante puntare sul Made in Italy anche in questo settore per ricominciare le esportazioni. Anche sul fronte quantitativo è inoltre un settore che da sé sviluppa comunque circa trenta milioni di euro l’anno di business, quindi stiamo parlando di un comparto molto importante. Ci sono circa settecento negozi di oggettistica e arredo liturgico in Italia, mentre il business mondiale, in questo settore, smuove circa quattro miliardi. Parliamo perciò di un traino importante per tutta l’economia italiana, senza considerare poi il settore del turismo religioso che naturalmente è fortemente connesso al turismo italiano e riguarda luoghi storici e artistici di rilevanza internazionale. Il 60% dei turisti del settore religioso in Italia sono infatti stranieri, quindi il rilancio del turismo religioso è ovviamente motivo di rilancio di tutta l’economia

A Koinè 2021 ci sarà un’area particolare dedicata ai cosiddetti “cammini spirituali”…

Esattamente. Quest’anno abbiamo voluto dare ancora più importanza a questo tema dei cammini spirituali per dare voce a tutte quelle organizzazioni e associazioni che lavorano con noi da tempo. Mi riferisco all’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, alla Fondazione Homo Viator-Romea Strata, tutti attori importanti nella composizione di Koinè. In particolare quest’anno e il prossimo è in corso il Giubileo Compostelano, quindi un anno importante per il Cammino di Santiago ma anche per i tutti i cammini spirituali italiani legati a San Giacomo. Noi avremo rappresentati in Fiera sia il turismo di Galizia, con il Cammino di Santiago, sia appunto la Fondazione Homo Viator con la Romea Strata e l’Associazione per il turismo di Pistoia – città che conserva la reliquia di San Giacomo – in rappresentanza della parte italiana del Cammino. Avremo inoltre una rappresentanza, per esempio, di un ente come Promoturismo Regione, Friuli Venezia Giulia. Insomma, stiamo componendo un’offerta anche da questo punto di vista importante perché siamo consapevoli che i cammini spirituali siano protagonisti negli ultimi anni, e in particolare in questo periodo post-pandemia, di una riscoperta particolare. Sono ricercati non solo da chi li approccia dal punto di vista religioso, ma anche da tutti gli appassionati del cosiddetto “turismo slow” e dai turisti che cercano di andare alla scoperta di luoghi che raccontano una storia. A livello europeo noi in Italia possiamo ovviamente vantare un’offerta particolare in questo settore e vorremo invitare i frequentatori di Koinè a scoprirla.
Vatican News

Koinè. Dal 24 al 26 ottobre appuntamento con la filiera del sacro

La XIX edizione del salone internazionale torna dal vivo in fiera a Vicenza. Intenso il programma espositivo e convegnistico per sostenere la ripartenza del settore
L'edizione dell'anno scorso

L’edizione dell’anno scorso – Archivio

Tre giornate per dare impulso alla ripartenza della filiera del sacro. Torna dal 24 al 26 ottobre l’appuntamento con Koinè – XIX International Exhibition of Sacred Arts, la manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group e dedicata ad aziende e operatori del culto, con il quartiere fieristico di Vicenza che torna ad accogliere – in presenza e in tutta sicurezza – la rassegna più prestigiosa e innovativa per il settore sul panorama nazionale. Il ritorno di Koiné, evento che dal 1989 gode del supporto attivo della Conferenza episcopale italiana e del patrocinio della diocesi di Vicenza, si colloca in un orizzonte strategico e funzionale per sostenere le dinamiche di business e dialogo tra i protagonisti del settore, posizionandosi in un momento dell’anno decisivo per l’incontro fra operatori in vista degli ordini legati a cerimonie e attività liturgiche di fine anno. Il contatto costante e diretto con i principali player del mercato ha permesso a IEG di intercettare e dare immediato riscontro alle richieste di supportare la ripartenza, riconoscendo il ruolo imprescindibile della fiera quale piattaforma di business e moltiplicatore di relazioni, opportunità di aggiornamento e crescita professionale, accesso primario ai mercati esteri.

L’evento attende operatori e buyer con un’area espositiva che accoglie il meglio della produzione nazionale e internazionale di articoli devozionali, i prodotti per la liturgia, l’arredo, l’edilizia, il turismo religioso, e con un intenso programma di eventi convegni promossi e realizzati grazie all’impegno del Comitato Scientifico di Koiné Ricerca. Il Fonte Battesimale. Linee interpretative e di progettazione sarà il convegno di apertura di Koinè 2021 e vedrà la fattiva collaborazione dell’Ufficio Nazionale Liturgico e dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della Cei. Nel pomeriggio, Il Luogo del Commiato. Antropologia, Architettura, Pastorale I Passi come cura dello spirito Cammini di fede e Pellegrinaggi come risorsa del Turismo Religioso. Due momenti di studio caratterizzeranno la mattina di lunedì 25 ottobre: liturgico il primo (La terza edizione italiana del Messale Romano. Rinnovamento della comunità ecclesiale nel solco della riforma liturgica), dedicato agli artisti il secondo (Immagine e immagini per le chiese artisti ed esperienze a confronto).

Nelle giornate di lunedì 25 e martedì 26 l’appuntamento con Ora viene il bello, il Turismo e la cura dell’anima, organizzato in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, turismo e sport della Cei e Il premio di Architettura Sacra “Frate Sole” – Incontro con i protagonisti, in collaborazione con la fondazione Frate Sole. Martedì 26 ottobre la giornata di studio Ha ancora senso adeguare le Chiese oggi? – L’adeguamento delle cattedrali italiane e il laboratorio esperienziale su L’arte floreale a servizio della liturgia.

Per maggiori informazioni: www.koinexpo.com.

Raccontare la bellezza della fede attraverso i paramenti per la liturgia

La tiara di San Paolo VI

E’ questo l’obiettivo della piattaforma digitale Koinè Digital Preview, promossa da Italian Exhibition Group la società organizzatrice di eventi che gestisce le fiere di Vicenza e Rimini, che si svolgerà il 26 e 27 ottobre, e che anticipa l’evento in fiera di Koinè – XIX International Exhibition of Sacred Arts, che avrà luogo a Vicenza dal 7 al 9 marzo 2021.

Vatican News

Una piattaforma ad alta possibilità di fruizione che anticipa il confronto dal vivo tra i massimi esperti di settore con il mercato, attraverso la quale poter istituire un hub innovativo a disposizione dei protagonisti della produzione sacra Made in Italy nel contatto con gli operatori internazionali del settore. Questo vuole essere Koinè Digital Preview, promosso da Italian Exhibition Group, e che si svolgerà il 26 e 27 ottobre.

Individuare le linee di ripartenza post  Covid

“Come sappiamo tutti in questo momento a causa dell’emergenza sanitaria – spiega Paolo Audino, brand director di Italian Exhibition Group – c’è una situazione molto particolare che riguarda i luoghi di culto, e che ha rallentato in modo importante le attività di tutte le aziende che si occupano di questo settore. Abbiamo quindi optato per questa versione digitale in cui i produttori e i distributori dei prodotti si confronteranno su quello che aspetta il settore nei mesi prossimi nel 2021”. Koinè Digital Preview quindi rappresenta un’occasione di confronto per individuare le linee della ripartenza: dall’architettura sacra e alla necessità di riprogettare i luoghi della fede all’evoluzione del turismo spirituale dopo una stagione fortemente colpita dalla pandemia, fino all’edilizia di culto e i progetti di dismissione e riutilizzo del patrimonio ecclesiastico.

L’evoluzione dell’arredo sacro

“In questi ultimi anni – continua Audino – l’evoluzione dell’arredo liturgico è stato su due grandi direzioni: una prima probabilmente meno impattante, legata al design e alle forme. E poi c’è una componente importante che è tutta l’innovazione tecnologica di cui tutta la produzione ha risentito positivamente. Certo alla base di tutto rimane la progettualità e l’artigianalità e quindi le evoluzioni di prodotti di questo tipo sono soprattutto legate al design. Il Made in Italy rappresenta un’eccellenza in questo ambito, ed è molto richiesto a livello internazionale”.

L’attesa per la fiera a Vicenza

Ma l’appuntamento più atteso rimane sia per i distributori che per i produttori, l’evento in fiera di Koinè che si svolgerà a Vicenza dal 7 al 9 marzo 2021. “Sarà un momento molto importante -sottolinea il brand director – perché innanzitutto sarà un confronto tra chi produce e chi distribuisce questo prodotto, perché in tutti i settori e quindi anche in quello religioso, ci saranno dei cambiamenti sostanziali nelle abitudini delle persone,  e questo impatterà certamente anche nelle richieste dei prodotti”.

Koine: il turismo religioso riparte dalla fiera di Vicenza

Pellegrinaggio sulla Via Francigena

vaticannews

Marco Guerra – Città del Vaticano

I cammini, i percorsi di fede, le visite a santuari e monasteri e la fruizione dell’arte sacra. I luoghi dello spirito si prestano meglio di altri alla valorizzazione un turismo slow, sostenibile e accessibile, su cui vuole puntare il comparto degli operatori italiani dopo la pandemia del coronavirus. Questo sarà il focus al centro di Koinè – XIX International Exhibition of Sacred Arts – la manifestazione organizzata da Italian Exhibition Group alla fiera di Vicenza dal 25 al 27 ottobre 2020, con il patrocinio della diocesi di Vicenza e il supporto attivo della Conferenza episcopale italiana.

Ripensare la fruizione dei luoghi

Gli operari del settore e i tour operator hanno riconosciuto che il grande patrimonio dell’Italia offre una ricca e varia mappa di luoghi particolarmente cari al pellegrino ma anche al turista in cerca di natura, genuinità e raccoglimento. Per questo motivo – spiegano gli organizzatori in una nota – la Fiera sarà l’occasione per incontrare i primi destinatari di un’offerta turistica che, sottolineano, è già orientata ai requisiti imposti dalla pandemia, primo su tutti quello del social distancing, e può dunque contribuire alla ripresa dell’intero settore, indicato tra le filiere da valorizzare nel piano nazionale di riforme “Progettiamo il rilancio” e discusso dagli Stati generali convocati dal Governo a Villa Pamphilj.

Lavorare sul digitale

La promozione delle mete della fede riparte anche da una comunicazione incentrata sulla fiducia per trasmettere un messaggio di sicurezza e professionalità e sull’integrazione delle tecnologie digitali che durante il lockdown ha subito un’accelerazione.  “Stiamo lavorando sul digitale con la cura necessaria perché la rete diventi una risorsa di comunione e di condivisione”, riferisce Alberto Porro, responsabile Marketing Edizioni Terra Santa, che in Koinè vede “una vetrina molto importante e un’occasione di incontro diretto con i parroci e con i responsabili della comunicazione in parrocchia”, cui ha messo a disposizione, grazie all’iniziativa Solidarietà Digitale, una app per mantenere un contatto diretto con le comunità cristiane e avvicinarle alla Terra Santa.

L’impegno delle Regioni

Hanno deciso di puntare sulle grandi vie di pellegrinaggio e gli itinerari spirituali le aziende di promozione turistica delle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana, proprio per “permette di conoscere un territorio in maniera profonda, attraverso una fruibilità sicuramente più consapevole e una modalità sostenibile”.

Esperienza diversa dal turismo di massa

Si tratta quindi di un turismo che punta sull’accoglienza dei territori che ripensano la fruizione “mordi e fuggi” del turismo di massa, come spiega a Vatican News Paolo Audino, brand director di Italian Exhibition Group, società organizzatrice di eventi che gestisce le fiere di Vicenza e Rimini: “Il turismo è uno dei settori che ha avuto i maggiori contraccolpi della pandemia, rispetto al quale ci sono stati molti ripensamenti. Il turismo religioso parla di accessibilità, territorio, comunità e accoglienza di un turista che diventa un cittadino temporaneo del territorio e in una manifestazione come Koinè è giusto che ci si occupi di questo”.

“Noi puntiamo molto su questo tema perché la spiritualità di questo tipo di turismo è diametralmente opposta al turismo meramente consumista – prosegue Paolo Audino – ci sono anche ripercussioni positive per i territori, perché il viaggiatore ha un approccio più profondo, la mobilità è più sostenibile. Tutta questo fa sì che il contatto con il territorio avvenga attraverso dinamiche anche commerciali ma più legate alla comunità locale, saranno ad esempio le piccole botteghe artigiane e la ristorazione locale a beneficiarne”.

Chiesa in Italia. Festival Biblico: “Le Scritture, Dio e l’uomo si raccontano”

Dal 30 maggio al 2 giugno Vicenza torna ad ospitare un appuntamento culturale e spirituale che da un paio di anni sta mettendo radici anche nelle diocesi limitrofe. Giunto alla decima edizione, il Festival è incentrato quest’anno sulla dimensione del racconto. “Se noi guardiamo al cuore delle Sacre Scritture – spiega il presidente, Don Roberto Tommasi – vi è narrato un colloquio, un incontro tra il Dio della vita e gli uomini. E in questa narrazione essi riscoprono le fondamenta profonde della loro esistenza”. Perché la Bibbia affascina anche i non credenti? “Perché parla di vita e apre sulle dimensioni del mistero, sul fatto che la vita è più grande di ciò che ogni giorno sperimentiamo. Ogni giorno dovremmo aprirne una pagina e lasciare che Dio ci parli e che noi raccontiamo a Lui le nostre angosce quotidiane e le nostre gioie”.

La scrittrice Michela Murgia interverrà al Festival insieme al suo conterraneo Marcello Fois nell’ambito del dibattito: “Una scrittura incarnata. Benedizione e maledizione di essere scrittori sardi oggi”. Ai nostri microfoni spiega come un’appartenenza geografica e culturale incide sulla propria scrittura: “Dagli scrittori sardi i sardi si aspettano una rappresentazione collettiva e non semplicemente la narrazione della propria personale prospettiva, perché la nostra matrice è una tradizione orale, quindi collettiva, appunto. Da un lato ciò rappresenta una benedizione, perché ti senti portatore di un racconto comune, dall’altro non lo è perché non sempre quello che scrivi è ciò che chi ti manda vorrebbe sentirsi dire”.

La Murgia – vincitrice di numerosi premi letterari, già insegnante di religione in diverse scuole, nonché membro del Coordinamento delle Teologhe Italiane – ricorda la visita di Papa Francesco a Cagliari nel settembre scorso sottolineando che “la condivisione delle difficoltà economiche ed occupazionali di buona parte del popolo sardo e la preghiera da parte della Chiesa dovrebbero essere considerati elementi propulsivi dagli amministratori locali, non una sorta di rischioso paravento”. E continua con un’analisi sociologica: “Oggi è sempre meno possibile il racconto corale perché sono sempre più slabbrati i legami sociali e non esistono nemmeno più i luoghi dove si può costruire una identità collettiva. Le sezioni di partito non ci sono più, le piazze sono diventati luoghi di passaggio, i barricettacolo di macchinette mangiasoldi. Esistono solo la tv e la rete”. E la parrocchia, dove lei per lungo tempo è stata impegnata nell’Azione Cattolica? “In parrocchia io ci ho costruito la mia idea di amicizia civica. So che alcuni della mia generazione si sono anche salvati dalla trappola dell’eroina là perché le parrocchie erano aperte. Oggi mi pare che non abbiano più quella funzione. Le dinamiche della rete hanno cambiato molto le regole del gioco e purtroppo devo constatare che si è investito poco sulla professionalità degli animatori, lasciando sempre troppo al volontarismo tutto l’operato. In realtà – insiste Murgia – la formazione dei giovani e giovanissimi è una cosa così delicata che meriterebbe un investimento economico maggiore da parte della Cei. Si è creduto poco nei laici. Speriamo in Papa Francesco. Questa elezione mi ha dato una grandissima gioia. Spero che si abbandoni definitivamente l’idea che il genio femminile sia un genio ancillare. Il genio ancillare è di tutti nella Chiesa”.

E continua parlando della sua esperienza nel mondo della scuola, del destino mediocre a cui è condannata finché gli insegnanti saranno considerati lavoratori di serie B e decideranno per questo impiego solo perché non riescono a trovare di meglio. Battuta conclusiva sul mestiere di scrittore: “La narrazione è relazione, e scrivere è una disciplina: puoi avere una intuizione ma poi ci voglioni mesi di lavoro perché quella tua intuizione diventi un oggetto che abbia un suo mercato. Le due cose devono incontrarsi. E’ una cosa sempre difficile da spiegare a chi ha una idea romantica dello scrittore. Bisogna puntare sulla rete. Puoi cercare di farti notare laddove ritieni ma non è detto che chi ti cerca ti trovi dove tu pensi che ci riesca”.

(Antonella Palermo) – radiovaticana

Vicenza: Convegno ORGANO A CANNE E CHIESA NEL TERZO MILLENNIO: E’ POSSIBILE UNA NUOVA SINERGIA PROGETTUALE?

a cura di AIOAssociazione Italiana Organari

Koiné Vicenza 2013: Sala Trissino – Lunedì 15 Aprile 2013, ore 9.30

Che cosa significa progettare un organo? Quali sono le scelte da compiere e valutare quando si decide di costruire un organo a canne in uno spazio liturgico? A volte non ci si rende conto di tutte le problematiche che vanno affrontate quando si pensa ad uno strumento nuovo, in una chiesa già esistente come in un ambiente di nuova costruzione e concezione. Nuove frontiere architettoniche, idee, ma soprattutto resa sonora da restituire a chi veramente l’organo apprezza ed utilizza a scopo liturgico: l’assemblea dei fedeli. Queste sono alcune fra le tematiche che verranno prese in esame durante la mattinata di studi a cura di AIO – Associazione Italiana Organari (che da anni si adopera per migliorare le condizioni dello strumento organo).
Durante il convegno saranno presentati importanti nomi dell’organaria italiana, ma anche il punto di vista di un architetto, di un organista e di un sacerdote: tante figure diverse, quindi, che devono relazionarsi e cooperare nel momento in cui si sceglie l’organo per uno spazio liturgico. Storicamente, poi, è sempre stata l’Assemblea a volere fortemente l’organo e ad identificarsi in quella speciale voce, diversa da tutte le altre (perché ogni organo, si sa, è diverso dall’altro); ed è proprio questa volontà che spesso riesce a far superare la maggior parte dei problemi che possono sorgere in fase progettuale. Questo convegno non vuole dare risposte, ma vuole porre la luce su alcuni aspetti a volte tralasciati in nome di “altre priorità”.

Il convegno si rivolge ad ingegneri, architetti, tecnici e collaboratori delle curie, incaricati diocesani e delegati per l’edilizia di culto, organari, organisti, nonché ai parroci.

http://www.koinexpo.com