Natale: Assoutenti, stangata per chi parte. Voli +101,6%

(ANSA) – ROMA, 17 DIC – Chi deciderà di trascorrere le feste di Natale e Capodanno fuori casa andrà incontro a fortissimi rincari di prezzi e tariffe che investono tutto il comparto dei viaggi.

Lo afferma Assoutenti, che lancia l’allarme in vista delle prossime festività.

Chi deciderà di spostarsi per l’Italia in auto dovrà mettere in conto una maggiore spesa per il gasolio pari a 7,5 euro a pieno, a causa dei rincari del diesel il cui prezzo alla pompa risulta oggi più elevato del 9,5% rispetto al periodo di Natale dello scorso anno. Situazione inversa per la benzina, che costa in media il 2,9% in meno di un anno fa. Ma la vera stangata si registra per chi si sposterà in aereo: le tariffe dei voli nazionali sono rincarate su base annua dell’80,4%, quelle dei voli europei del 94,1%, più che raddoppiati i biglietti dei voli internazionali, saliti del +101,6%. Assoutenti ha poi realizzato una indagine su alcune destinazioni estere tipiche delle feste di fine anno: per volare da Roma Fiumicino a Phuket (Thailandia) imbarcandosi il 24 dicembre e tornando il 2 gennaio, il biglietto di andata e ritorno parte da 2.253 euro; per andare alle Maldive occorre mettere in conto una spesa minima di 1.499 euro; per le Seychelles servono 1.476 euro. 1.284 euro la spesa per volare a Zanzibar, 926 euro per le Mauritius e 425 euro per Sharm el-Sheikh.
Chi invece resterà in Italia per le feste di fine anno, ma vorrà trascorrere qualche giorno di relax fuori casa, dovrà fare i conti con i rincari di hotel e strutture ricettive, le cui tariffe aumentano in media del 12,9% rispetto allo scorso Natale – segnala Assoutenti – C’è poi il caro-montagna, con i prezzi degli skipass saliti in media tra il 10% e il 13% rispetto alla scorsa stagione sciistica, e la classica settimana bianca che costa quest’anno tra i 1.400 e i 1.600 euro a persona.
“I viaggi di Natale e Capodanno delle famiglie italiane valgono circa 13 miliardi di euro – ricorda il presidente Furio Truzzi – Con i prezzi di voli e hotel a questi livelli, una fetta consistente di cittadini sarà costretta a rinunciare alle partenze, con danni non solo per le famiglie ma anche per le imprese del turismo e per tutto l’indotto”. (ANSA).

“La Pace si può. Cominciamola Noi” Presepe vivente a Reggio Emilia

Anche quest’anno, come ormai è tradizione da una decina di anni, i volontari del gruppo reggiano della  Fondazione AVSI propongono il Presepe Vivente nel pomeriggio di domenica 18 dicembre.

Il ritrovo sarà alle 15:30 sul sagrato della Basilica di S. Prospero dove si svolgeranno i primi quadri, per poi  spostarsi sul sagrato del Duomo dove insieme alla Sacra Famiglia, accompagnata da angeli, pastori, cantori  e musicanti ci fermeremo nella contemplazione della Natività.

L’iniziativa è realizzata per sensibilizzare e sostenere la “Campagna Tende” di AVSI che quest’anno pone  l’accento sulla necessità di costruire la pace e vuole essere l’occasione per raccogliere fondi per la  realizzazione di progetti in Ucraina ed in vari paesi del mondo.

Di fianco al sagrato del Duomo si troverà un banchetto dove acquistare oggetti realizzati artigianalmente:  simpatiche idee per i regali natalizi.

L’appuntamento molto sentito ed atteso dai reggiani si svolge con il patrocinio del Comune di Reggio  Emilia, della Diocesi e la sponsorizzazione del Conad Le Vele e della ditta Wemay.

In caso di maltempo la rappresentazione si svolgerà all’interno della Cattedrale.

In allegato la locandina dell’evento e il dettaglio dei Progetti AVSI sostenuti con la “Campagna Tende 2022”

diocesi.re.it

Pace

 

Reggio Emilia, gli eventi dell’ultimo weekend prima del Natale

Reggio Emilia, gli eventi dell’ultimo weekend prima del Natale

Mercatini in piazza Prampolini e piazza Martiri, dove arriva anche il circo del Natale. Presepe vivente domenica pomeriggio. Tutti gli appuntamenti

17 dicembre

dalle ore 16.30, Piazza Martiri del 7 luglio

SHOW DI NATALE: ImprovvisaMente Fabrizio!

Fabrizio Fontana, la sua vera anima è il palco: 20 anni di esperienza di spettacoli dal vivo in tour per l’Italia e tanti programmi tv in cui è stato protagonista, la sua energia comunicativa e l’improvvisazione stabiliscono con il pubblico un’immediata empatia.

Grazie al suo vasto repertorio oltre ai suoi personaggi più famosi (James Tont, il concorrente Gianmaria Fontana che “Le sa…Tutte!” e Capitan Ventosa), Fabrizio metterà in scena un’infinita gamma di personaggi e monologhi inediti e coinvolgenti con poetici spunti di riflessione… filo conduttore sarà il Natale ormai alle porte e l’energia positiva che l’atmosfera natalizia riesce a regalare.

Lo spettacolo di Fabrizio Fontana si adatta ad ogni tipo di pubblico grazie alla sua comicità immediata e non volgare, è ad alto ritmo comico e alla fine dello spettacolo il pubblico non potrà che dire: “Mica Tont, Fabrizio!… Le sa… Tutte!”.

ore 16, Palazzo dei Musei

Natale in tutti i sensi: un tocco di magia

laboratorio per bambini e famiglie a cura dei Musei Civici

per info e prenotazioni 0522-456816

17 e 18 dicembre, Piazza Prampolini (9 – 19,30)

MERCATINI DI NATALE

con le eccellenze artigianali ed alimentari del territorio, a cura delle Associazioni Vezzano e Dintorni – ProRe, Coldiretti, Cia e Confagricoltura

Piazza Martiri del 7 luglio, dalle 9 alle 19.30

MAGIC MARKET – MERCATINO DI NATALE

a cura di Magic Market – Marco Nettis

18 dicembre (dalle 16-18)

Piazza Martiri del 7 luglio

IL DIVERTENTE CIRCO DI NATALE

Il clown Billo è pronto ad arrivare nel centro di Reggio Emilia insieme al suo piccolo circo e alla direttrice Cristina. Uno show di magia, divertimento, illusionismo tutto a tema Natale. Uno spettacolo che riuscirà a catturare l’attenzione di persone di tutte le età, perché si sa… tutti amano ridere! Un bravissimo Billo ci accompagnerà in uno spettacolo che vedrà due repliche: ore 16 e ore 18.

dalle ore 15.30 alle 18.30

Piazza San Prospero – sagrato della Basilica; via Emilia; piazza Prampolini – sagrato del Duomo

PRESEPE VIVENTE

Anche quest’anno, come ormai è tradizione da una decina di anni, i volontari del gruppo reggiano della Fondazione Avsi propongono il Presepe Vivente nel pomeriggio di domenica 18 dicembre.

Il ritrovo sarà alle 15.30 sul sagrato della Basilica di San Prospero dove si svolgeranno i primi quadri, per poi spostarsi sul sagrato del Duomo dove insieme alla Sacra Famiglia, accompagnata da angeli, pastori, cantori e musicanti ci fermeremo nella contemplazione della Natività. L’iniziativa è realizzata per sensibilizzare e sostenere la “Campagna Tende” di Avsi che quest’anno pone l’accento sulla necessità di costruire la pace e vuole essere l’occasione per raccogliere fondi per la realizzazione di progetti in Ucraina ed in vari paesi del mondo. Di fianco al sagrato del Duomo si troverà un banchetto dove acquistare oggetti realizzati artigianalmente: simpatiche idee per i regali natalizi. L’appuntamento molto sentito ed atteso dai reggiani si svolge con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia, della Diocesi e la sponsorizzazione del Conad Le Vele e della ditta Wemay.

reggionline.it

Riflessione sul Natale

vinonuovo.it

In preparazione al Natale ho ricevuto una bella riflessione sul valore della nudità interiore e relazionale tra Bibbia, letteratura latina, filosofia e agiografia; a scriverla Rosaria Perricone e Tonino Solarino, coniugi di Ragusa impegnati nella Chiesa locale e non solo, autori di alcuni libri sui temi della famiglia, dei giovani, dell’educazione.

«Scriveva Seneca che la virtù non è preclusa a nessuno, ma sceglie l’uomo nudo.

La nudità di cui si parla non è certamente quella fisica, ma quella interiore e relazionale. È quella nudità che ci ricorda che siamo fragili di fronte all’esistenza, che non servono le maschere o le armature per fronteggiarla. È quella nudità che ci invita all’audacia dell’intimità con noi stessi e con gli altri.

Oggi, diversamente che per le generazioni che ci hanno preceduto, non è un problema mostrarsi senza veli. Racconta l’autore de “Il Gattopardo” che il protagonista consumava i suoi doveri coniugali senza aver mai nemmeno visto l’ombelico della moglie. Se oggi la nudità fisica si ostenta, quanto disagio e quanta paura, invece, nel mostrare agli altri e a noi stessi la nudità della nostra anima! Eppure la virtù, ha ragione Seneca, ha bisogno di questa nudità.

“Dove sei? cosa provi? cosa desideri? perché fai quello che fai?”: sono le domande della consapevolezza, dell’esame interiore. Narrano le scritture sacre che “dove sei?” è la prima domanda che Dio fa al primo uomo. È una domanda che mette a nudo Adamo che si nasconde. Anche noi come il nostro progenitore ci nascondiamo, sfuggiamo, cerchiamo permanentemente suoni e immagini per non stare soli con noi stessi e non dover rispondere a domande che ci appaiono scomode. “Guardarci allo specchio dell’anima” con la nostra nudità, le nostre pretese, le nostre ferite ci terrorizza. Beati i poveri in spirito forse significa anche questo: puoi metterti a nudo, con audacia e senza paura; puoi accogliere con compassione la tua fragilità, le tue maschere, le tue ferite, i tuoi errori; puoi cambiare il tuo cuore se ti riconcili con te stesso, senza dover mostrare una immagine di te idealizzata, priva di consistenza e verità.

Anche con gli altri evitiamo di metterci a nudo e non ci permettiamo di essere fino in fondo noi stessi. Chiacchiere, passatempi, “fare cose” occupa gran parte del nostro tempo relazionale. La dimensione dell’essere insieme spesso si esaurisce qui.

C’è una dimensione importante che è caricata di introietti di imbarazzo e di vergogna: l’intimità relazionale. Cosa è l’intimità relazionale? La capacità di condividere la nudità della propria anima, la sua bellezza e la sua fragilità con autenticità, pudore, compassione. Autenticità: perché ci permette di mostrarci per come realmente siamo. Pudore: perché la nudità della nostra anima è il nucleo fragile della nostra unicità e della nostra identità e non possiamo affidarla a chiunque, ma ci richiede di scegliere con cura persone capaci di delicatezza. Compassione: perché solo una grande tenerezza per noi stessi ci permette l’audacia di rivelarci.

Siamo creature e non dèi e la fragilità è la regola della condizione umana, un dato strutturale dell’essere umano. Se nascondiamo a tutti ciò che siamo, non cresciamo. Se disprezziamo o neghiamo a noi stessi e agli altri la nostra fragilità, siamo destinati a forme di vita nevrotiche. Con poche persone (poche ma buone) è necessario essere completamente noi stessi. Ribadiamo che dobbiamo decidere con chi e quanto essere intimi. Come “i porcospini di Schopenhauer” dobbiamo farlo con discernimento, qualche volta dopo tentativi ed errori, per valutare quanto proteggerci e quanto affidarci, perché le perle preziose e vulnerabili della nostra anima non possiamo e non dobbiamo darle ai porci.

L’intimità, riassumendo, ci fa diversi doni: ci aiuta a maturare verso di noi un amore incondizionato; ci ricorda che siamo creature limitate; libera energie e risorse nuove; guarisce. È la parola detta e la parola ascoltata, infatti, che ha effetti terapeutici.

Quanta ricchezza si perde nella coppia quando non si riesce a condividere le proprie fragilità, le proprie ferite, i propri desideri per paura di essere giudicati dal partner. Quanto si impoveriscono le amicizie se, oltre a ridere insieme, a riempire insieme il tempo libero, non ci si offre reciprocamente consolazione e compassione per le fragilità.

San Francesco di Assisi è il nostro maestro di nudità. Spogliandosi davanti ai suoi concittadini ci mostra la strada. Francesco si mette a nudo perché ha maturato un cuore libero dal giudizio e dall’approvazione. Non ricerca likes. È radicalmente guarito da ogni narcisismo che ci impone di essere sempre brillanti, performanti, importanti, di successo per essere amabili. Per Francesco di Assisi il successo è esclusivamente quello di Gesù. L’alter Christus è nudo, umile, autentico, povero, come il suo Gesù.

Il Natale viene per invitare anche noi alla nudità e per farci dono di una intimità interiore e relazionale».

Vaticano. Il Papa: incontriamo Gesù nel presepe per farci stupire dalla sua piccolezza

Inaugurato in San Pietro l’allestimento della Natività e l’albero. Il grazie di Francesco a chi ha donato le opere e le decorazioni. Operazione all’insegna di sostenibilità e rispetto ambientale
Il presepe e l’albero di Natale allestiti quest’anno in piazza San Pietro. Sono stati inaugurati sabato sera con la accensione delle luci

Il presepe e l’albero di Natale allestiti quest’anno in piazza San Pietro. Sono stati inaugurati sabato sera con la accensione delle luci

Il presepe di piazza San Pietro, inaugurato sabato 3 dicembre, ha quest’anno un cuore “verde”. Di legno sì, cedro e larice per la precisione, ma senza che nessun albero sia stato abbattuto. Né per la cupola alta fino a sette metri che riproduce la grotta di Betlemme, né per le 18 statue a grandezza naturale che raffigurano i personaggi. Si può dire, anzi, che questo è un presepe nato anche dalla tempesta. La famigerata tempesta Vaia del 2018 che sradicò centinaia di alberi. La culla di Gesù Bambino in particolare è stata ricavata dalla radice di una di quelle piante, eco del passo di Isaia «un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici», mentre il vortice che abbraccerà il Dio fatto uomo è fatto di vecchie travi di stalla, rami e radici abbandonati all’indomani di Vaia e reperiti nei comuni di Sutrio e Paluzza. Da Sutrio, infatti, suggestivo borgo di falegnami del Friuli Venezia Giulia, arriva la rappresentazione della natività. E sabato il Papa ha ricevuto in udienza sia la delegazione di questo paese (guidata dal sindaco Manlio Mattia e composta anche dagli undici scultori che hanno realizzato il presepe) sia quella di Rosello, il paese dell’Abruzzo che ha donato l’albero di piazza San Pietro, sia infine un gruppo del Guatemala, nazione da cui proviene il presepe che orna l’Aula Paolo VI.

«Il presepe – ha sottolineato Francesco – ci aiuta a ritrovare la vera ricchezza del Natale, e a purificarci da tanti aspetti che inquinano il paesaggio natalizio. Semplice e familiare, il presepe – ha proseguito il Pontefice – richiama un Natale diverso da quello consumistico e commerciale. Ricorda quanto ci fa bene custodire dei momenti di silenzio e di preghiera nelle nostre giornate, spesso travolte dalla frenesia. Il silenzio favorisce la contemplazione del Bambino Gesù, aiuta a diventare intimi con Dio, con la semplicità fragile di un piccolo neonato, con la mitezza del suo essere adagiato, con il tenero affetto delle fasce che lo avvolgono». Perciò, ha concluso papa Bergoglio, «se vogliamo festeggiare davvero il Natale riscopriamo attraverso il presepe la sorpresa e lo stupore della piccolezza, la piccolezza di Dio, che si fa piccolo, non nasce nei fasti dell’apparenza, ma nella povertà di una stalla. Per incontrarlo bisogna raggiungerlo lì, dove Egli sta; occorre abbassarsi, farsi piccoli, lasciare ogni vanità».

Le luci di albero e presepe si sono accese in piazza San Pietro nel pomeriggio. Anche l’abete bianco, alto circa 26 metri, risponde a criteri di sostenibilità ambientale, provenendo da attività di coltivazione. È stato scelto per il taglio poiché rappresentava un pericolo a causa della vicinanza ad alcuni fabbricati. Le decorazioni sono opera degli alunni di alcune scuole abruzzesi, dei nonni della casa di riposo Sant’Antonio di Borrello e dagli ospiti della struttura psichiatrica riabilitativa “Quadrifoglio”.

Il presepe si stende su una superficie di 116 metri quadrati con 50 punti luce. La cupola si compone di 24 metri cubi di larice, certificato Friuli Venezia Giulia. Mentre il legno dei 18 personaggi proviene dalle risorse dei vivaisti attivi nel comprensorio. Ai piedi della natività, l’intarsio con il messaggio di pace composto a mosaico con tutte le pietre del Friuli Venezia Giulia, dal Carso alla Carnia, alle Dolomiti Friulane. Ed è proprio questo il significato che gli scultori, coordinati dal direttore artistico Stefano Comelli, hanno voluto imprimere nelle loro creazioni. Alcune tradizionali come l’angelo sulla grotta e i tre Magi.

Altre tratte dalla tradizione locale (il venditore ambulante di stoffe, la donna all’arcolaio), altre di grande simbolico come il gruppo composto da un montanaro che aiuta un povero a rialzarsi. Messaggio pienamente in linea con il Natale.

Avvenire

Panettone tradizionale o gourmet? gli eventi per degustarlo e decidere

  
dicembre mese panettone idee eventi gustarlo roma milano

AGI – Dicembre? È il mese del panettone per antonomasia, vero banco di prova dei migliori pasticceri, compresi panificatori, lievitisti e chef. Negli ultimi anni la competizione si è fatta alquanto serrata. Gli estimatori non mancano, e si dividono tra amanti del metodo classico o appassionati delle varianti più originali così come ci sono quelli che prediligono i prodotti da pasticceria oppure quelli amano il prodotto da forno.

E non mancano neppure le occasioni per degustarlo: ad esempio a Roma, domenica 4 dicembre, torna per la quarta edizione “Panettone Maximo”, ora nello spazio eventi La Serra del Palazzo delle Esposizioni, un appuntamento che consente di provare i migliori prodotti artigianali della Capitale e del Lazio e al tempo stesso un palcoscenico per gli show cooking dei pastry chef di alcuni ristoranti del territorio.

  
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© Mirco Toniolo / AGF

Panettoni

A Milano, invece, a Palazzo Castiglioni, il 4 dicembre torna l’appuntamento con gli “Artisti del Panettone”, che quest’anno riunisce dodici specialisti chiamati a presentare i propri lievitati: Luigi Biasetto, Andrea Besuschio, Lucca Cantarin, Sal De Riso, Santi Palazzolo, Giuseppe Pepe, Mattia Premoli, Roberto Rinaldini, Paolo Sacchetti, Vincenzo Santoro, Andrea Tortora, Vincenzo Tiri, Carmen Vecchione, Andrea Zino e il collettivo Infermentum. Si tratta di una due giorni gratuita e aperta al pubblico, ricca di esposizioni, showcooking, masterclass e degustazioni.

Sempre a Milano, non viene meno anche quest’anno la quarta edizione dell’iniziativa di solidarietà “Panettone sospeso”, esattamente come il caffè a Napoli, che coinvolge 14 pasticcerie di Milano, per un totale di 26 punti vendita fino al 19 dicembre. L’obiettivo è donare un panettone per le feste a chi si trova in condizioni di indigenza, emarginazione o difficoltà che non gli permettono di provvedere al tradizionale dolce per le feste. Un gesto d’affetto e comunanza.

  
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 Panettone

L’iniziativa no profit “Panettone Sospeso” è patrocinata dal Comune di Milano e finora ha raccolto e donato oltre seimila i panettoni in tre anni, attraverso enti e associazioni che operano sul territorio; quest’anno destinatari della campagna sono – oltre alla Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci, che l’Associazione sostiene sin dalla prima edizione – i Custodi Sociali del Comune di Milano, le reti QuBì, che lavorano per contrastare la povertà infantile a Milano, il Progetto Arca Onlus, che offre pasti caldi, cure mediche, accoglienza e assistenza in strada, e la rete delle realtà del Terzo Settore che collaborano con il Comune. Comun denominatore, che prevale su tutto: la qualità artigianale.

Christmas World, a Roma il villaggio di Natale più grande d’Europa Installazioni e spettacoli a Villa Borghese da 4/12 a 8/1

Christmas World, a Roma il villaggio di Natale più grande d'Europa © ANSA

ROMA – Come il londinese Winter Wonderland è istallato ad Hyde Park, il Christmas World Villa Borghese, nel cuore di Roma a due passi da Via Veneto, dal 4 dicembre all’8 gennaio. Con i suoi oltre 30.000 metri quadri – più del doppio della scorsa edizione – tra installazioni scenografiche, market, giochi, spettacoli e photo opportunity ambientate in diversi Paesi del mondo, il Christmas World diventa il villaggio natalizio più grande d’Europa.

Un grande palco da 1.500 metri quadri ospiterà le incredibili esibizioni di oltre 700 artisti. Tra le tante novità di quest’anno, entra lo scenario dell’affascinante città di Tokyo.
E ancora la Holiday Street, un’intera via caratterizzata dal susseguirsi di box scenografate all’interno delle quali sono presenti ambientazioni dallo stile Pop, legate al tema delle vacanze natalizie, dove concedersi uno scatto per i social media. L’area Safari è uno zoo luminoso abitato da animali realizzati con la sapiente tecnica delle lanterne di Zigong, in cui tutti i bambini, grazie a costumi e oggetti di scena da indossare, sperimenteranno un’avventura da perfetto esploratore.

Le porte del Christmas World si aprono su Parigi, abitata da ballerine di can-can e principesse con il sottofondo di una melodia di un quartetto d’archi. In un attimo ci si perde a Berlino davanti alla porta di Brandeburgo, con fantastiche esibizioni di danza, per poi ritrovarsi a Londra, un vero palcoscenico di band, ballerini, cori gospel, musical e maghi.
Si atterrerà quindi a New York che invita grandi, piccoli, curiosi ed appassionati a volteggiare sulla pista di pattinaggio. Per riportare alla luce i ricordi e gli affetti natalizi legati a Roma, che si illumina delle attrazioni tipiche di piazza Navona. Il Polo Nord è l’immancabile meta con l’iconico villaggio di Babbo Natale, che lo attraverserà in compagnia dei suoi Elfi a bordo di un trenino per salutare tutti i bimbi presenti. Christmas World, creato da Lux Eventi, gode del patrocinio dell’Assessorato ai Grandi Eventi di Roma Capitale.

ansa

Cei. Pregare e celebrare come Natale comanda

Online il sussidio curato dall’Ufficio liturgico nazionale per il tempo di Avvento e quello natalizio. Con una serie di file audio per eseguire al meglio i canti e le melodie proposte
Il sussidio Cei per l'Avvento e il tempo di Natale

Il sussidio Cei per l’Avvento e il tempo di Natale – .

Avvenire

Sussidio, dal latino subsidium, cioè soccorso, aiuto. E un aiuto può servire eccome anche nell’affrontare un tempo come quello di Avvento, tanto denso e importante quanto ad alto rischio di distrazione per i mille impegni della vita ordinaria che si intensificano con l’avvicinarsi delle festività di fine anno. La Cei – per la cura dell’Ufficio liturgico nazionale – offre quindi il suo sussidio per l’Avvento e il Natale per cercare di viverlo nel modo più consapevole. Il titolo è Un bambino è nato per noi! (Isaia 9,5) ed è disponibile sul sito chiesacattolica.it.

«Come comunità cristiana ci apprestiamo a metterci in cammino per iniziare un nuovo anno liturgico in cui vivere il mistero di Cristo nella storia» scrive nella presentazione il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, l’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi, sottolineando che «il cammino mistagogico dell’anno liturgico ha inizio con l’Avvento, tempo di grazia in cui si intrecciano la memoria delle attese per la venuta del Figlio di Dio, nato nel tempo dalla Vergine Maria, e la speranza amorosa della Chiesa per il ritorno glorioso del suo Sposo alla fine dei tempi».

«Per vivere con maggiore profondità la ricchezza della liturgia dell’Avvento e del Natale potrà essere utile avvalersi di questo sussidio che, ricollegandosi alle prospettive indicate dai vescovi italiani per il secondo anno del Cammino sinodale, si articolerà in “Cantieri” per aiutare le nostre comunità parrocchiali a scoprire la ricchezza dei libri liturgici, a mettersi in ascolto delle narrazioni esistenziali, a valorizzare i servizi e i ministeri ecclesiali, a favorire la partecipazione all’agire simbolico di quanti vivono la disabilità». Si tratta nello specifico de “Cantiere della celebrazione”, che offre indicazioni per valorizzare il linguaggio verbale e non verbale della liturgia e una melodia per il Salmo responsoriale; del “Cantiere della Parola”, che propone una lettura teologica e spirituale delle pericopi bibliche; del “Cantiere della Preghiera”, che presenta un commento all’orazione colletta, per mezzo della quale viene espresso il carattere della celebrazione e alcuni suggerimenti per favorire un atteggiamento inclusivo verso le persone con disabilità.

L’attenzione alla musica liturgica vede quest’anno non solo l’indicazione di canti e melodie con i relativi spartiti, ma anche una serie di file audio, con esecuzioni ad hoc, con cui il coro parrocchiale o di un’altra comunità trova una traccia concreta da seguire e con cui misurarsi.