Tendenze. La musica cristiana è un fenomeno Reale

Un disco di christian music italiana a un passo dallo scalzare Lady Gaga dal podio della top ten. Quasi non credevano ai loro occhi i Reale, una delle più popolari band di rock cristiano del nostro Paese, quando il Greatest Hits che festeggia il loro decennale alla sua uscita pochi giorni fa ha raggiunto la seconda posizione nella classifica degli album più venduti di Amazon Music, dietro appunto a Chromatica della popstar americana. «Itunes, invece, per una scelta commerciale, ha deciso di non metterci nella pagina delle novità, ma comunque abbiamo esordito al 33mo posto della loro classifica grazie all’amore della gente» ci racconta con orgoglio e un pizzico di amarezza Alessandro Gallo che, insieme alla moglie Federica Cadorin ha fondato una decina di anni fa i Reale («perché persone reali» ci dicono) composti oggi anche da Luca Giurisato (chitarra elettrica), Francesco Lora (chitarra elettrica), Diego Rubiliani (basso), Dario Minazzo (batteria), Marco Vergnano (sax). Ma non c’è da sorprendersi del successo di una band che, grazie alla propria coerenza e al tam tam, ha macinato centinaia di concerti, passando dagli oratori ai palasport per cantare la fede. A festeggiare il decennale, è uscito il 3 giugno Migliore, il nuovo singolo dei Reale, disponibile su tutti gli store (etichetta discografica DiPeso Records, distribuzione digitale Believe). Il singolo è l’unico inedito del Greatest Hits in cui è inserito. Ventitré brani, rimasterizzati, che ripercorrono la storia della band, trainati dal singolo, nato nel periodo di isolamento Covid.

È già su youtube il videoclip ufficiale di Migliore a cui hanno partecipato molti amici come Nek, Saturnino, Giusy Buscemi, Ziza Fernandes, don Davide Banzato, don Alberto Ravagnani, Sermig, The Sun e molti altri. «La canzone è nata da una idea di mio figlio tredicenne, Samuele, che ascoltando la demo del singolo mi ha detto: carina, ma nessuno della mia età la ascolterà mai, dovete essere più moderni! – spiega sorridendo Alessandro – Così abbiamo praticamente prodotto la canzone insieme a lui. Ha un sapore pop/indie elettronico decisamente diverso da quello a cui abbiamo abituato la gente. Migliore è un elenco di oggetti, azioni, riflessioni e nuove consapevolezze che ci hanno accompagnati in questo periodo particolare; un inno alla voglia di ricominciare, di rialzarsi, sempre». La voglia di ricominciare ha salvato tanti anni fa Alessandro e Francesca. Allora 18enni, i due si conobbero mentre affrontavano un percorso di riabilitazione nella Comunità Cenacolo di Madre Elvira, dove entrarono, sul finire degli anni 90, per problemi di tossicodipendenza. «Io sono di Padova e Francesca di Castelnuovo don Bosco – aggiunge Alessandro, oggi 38enne –. Ho corso tanto per i centri sociali del Triveneto, dove esisteva un fermento musicale bellissimo, ma lo sballo si confondeva con la creatività nei primi anni 90: io adoravo il grunge e i Nirvana e sognavo di diventare qualcuno nella musica, ma mi sono perso. Mia moglie, invece ha riscoperto il dono del canto nel coro della comunità, per intuito di suor Elvira che per noi è una seconda mamma. La prima provvidenza sono le vostre mani e i vostri doni, ci spiegava. Tornare alla musica è coinciso con la conversione, nel fidarsi di un Dio molto concreto».

Sempre su invito di suor Elvira, Alessandro ha provato a scrivere di nuovo canzoni, cantando la sua nuova realtà. «I miei bisogni e le mie priorità erano totalmente cambiati – spiega –. Non avevo più bisogno del successo, avevo voglia di pace. E’ il volto di Gesù quello di cui mi sono innamorato, il volto di un giovane di 33 anni che ha spaccato la storia. Tutti i giorni lo devi scegliere e la musica è l’arma che Dio ci ha dato per la salvezza». Qui nasce il progetto dei Reale: fare musica di qualità ma che parli di fede in maniera esplicita e della quotidianità attraverso gli occhi di chi crede, portare cioè il messaggio cristiano nelle playlist, nelle radio e nella quotidianità della gente, con qualità, rispetto e coerenza. In 10 anni con la sola forza del passaparola e della loro forza comunicativa, dei loro live coinvolgenti, la band diventa una realtà musicale concreta che attraversa anni di tournée che sfiorano anche le 90 date annuali in tutte le città d’Italia, in palasport, teatri e piazze, 5 album (di cui Travolgimi del 2018, 1° nella classifica generale iTunes), e la fondazione di una etichetta indipendente.

Il leader dei Reale però si rammarica che la realtà della christian music in Italia sia snobbata se non, addiruttura, boicottata. «Ci sono dei gruppi storici americani che vendono milioni di dischi cantando i Vangeli e nessuno si permette nel resto del mondo di non considerarli. C’è da lavorarci tanto in Italia, è un fattore culturale. Noi vorremmo che valesse la qualità musicale e il nostro sogno sarebbe vedere sullo stesso palco i big della canzone italiana e le band di christian music, senza distinzioni» aggiunge Alessandro. Che insieme a Francesca di gavetta ne ha fatta davvero tanta: usciti dalla comunità hanno lavorato come operai a Torino, con i timori di non farcela quando arrivò il primo dei loro due bambini. Invece la Provvidenza arrivò con la registrazione casalinga di un cd con le canzoni scritte in comunità, regalato a pochi amici per Natale. Da lì, riprodotto a loro insaputa, il disco fece il giro delle parrocchie: dopo un anno vennero contattati da un sacerdote per un concerto e si ritrovarono a suonare davanti a 3000 persone. Di lì i Reale non si sono più fermati, sino ad arrivare ad esibirsi per papa Francesco nel 2015 all’happening degli oratori a Torino. Solo il coronavirus ha bloccato per il momento i concerti. «La nostra è una professione al servizio di una missione trasversale, siamo chiamati dalle parrocchie, dalle associazioni, dalle assemblee di istituto – conclude Alessandro – . Noi cantiamo Dio in ogni canzone, lasciando libero l’ascoltatore, e siamo molto apprezzati anche da atei e da appartenenti ad altre confessioni religiose. In Italia, se c’è veramente democrazia, si dovrebbe anche poter cantare la propria fede. Altrimenti manca un pezzo di libertà».

Avvenire

Semplicemente musica… dieci canzoni per #nonaverepaura

Da “Futura” di Lucio Dalla a “It’s My Life” di Bon Jovi, dieci canzoni contro la paura

In un periodo così complicato per il nostro Paese e per tutto il
mondo, la musica svolge un ruolo fondamentale per scacciare la paura. A
volte basta una canzone per migliorare la giornata, per trovare
la forza di andare avanti, per guardare al sereno e credere che il
meglio arriverà presto. Anche in questi giorni tantissime persone hanno
scelto la musica per esprimere i propri sentimenti, le proprie
sensazioni e allontanare lo spettro della paura. Abbiamo scelto cinque
canzoni italiane e cinque straniere perfette per affrontare al meglio
questo momento. Dieci brani contro la paura per ascoltare, cantare a squarciagola e farsi forza:

– Fra le dieci canzoni propongo Non avere paura – Tommaso Paradiso

La altre canzoni

    • Futura – Lucio Dalla
    • Canzone contro la paura – Brunori Sas
    • Paura di niente – Jovanotti
    • Niente Paura – Ligabue
    • Pencil full of lead – Paolo Nutini
    • Wake up everybody – Harold Melvin & The Blue Notes
    • You can’t always get what you want – The Rolling Stones
    • Everything’s Not Lost – Coldplay
    • It’s My Life – Bon Jovida

 

  • (tratto in parte da skytg24 – elaborazione web a cura della Redazione blog e siti UP – Reggio Emilia)

MUSICA: MORTO JOAO GILBERTO, UNO DEI PADRI DELLA BOSSA NOVA

ansa

AVEVA 88 ANNI. STEVIE WONDER: SUBIRO’ UN TRAPIANTO DI RENE E’ morto ieri a Rio de Janeiro all’età di 88 anni il musicista brasiliano Joao Gilberto, tra i padri della bossa nova. Lo ha annunciato su Facebook il figlio Marcelo. Nel 2001 vinse il Grammy con l’album ‘Joao: Voz e Violao’. Un’altra leggenda della musica, Stevie Wonder, ha annunciato ieri sera che a settembre subirà un trapianto di rene. (ANSA).

Musica: Gué Pequeno, 14 giugno parte il Summer tour 2019

Dopo lo storico sold-out al Forum di Assago, Gué Pequeno torna sul palco per tutta l’estate a presentare il suo ultimo lavoro Sinatra e i classici senza tempo della sua discografia, sia in versione live che dj set. 

Gué Pequeno – Summer 2019 toccherà la Notte della Taranta a Lecce. Tra giganti del rap Usa come Young Thug e Pusha T, sarà anche tra i nomi più attesi del cartellone dell’Home Festival a Venezia; insieme al super ospite J Balvin e a Sfera Ebbasta ed Elettra Lamborghini, inoltre, sarà protagonista del Mamacita Festival di Milano. 

Queste le date: a giugno il 14 Milano; il 15 a Cittanova (RC); il 21 a Campi Bisenzio (FI); il 30 a Vieste (FG); a luglio il 6 a Termoli (CB); il 14 a Venezia; il 19 a Cecina (LI); il 20 a Corte Franca (BS); il 28 a Formentera (Spagna); il 30 a Ibiza (Spagna); ad agosto il 5 Pag (Croazia); il 6 Montalto Di Castro (VT); il 9 Forte Dei Marmi (LU); il 13 Porto Rotondo (OT); il 17 Gallipoli (LE); il 24 Lecce. A settembre il 5 ad Olgiate Olona (VA); il 6 Lanzada (SO). (ANSA).

EUROVISION: VINCE L’OLANDA, ITALIA SECONDA CON MAHMOOD. BALLERINI DI MADONNA CON BANDIERE ISRAELE E PALESTINA

BAL Duncan Laurence con ‘Arcade’ in gara per l’Olanda ha vinto l’edizione 2019 dell’Eurovision Song Contest a Tel Aviv. Al secondo posto l’Italia con ‘Soldi’ di Mahmood che è stata battuta sul filo di lana del voto dopo essere stata per una buona parte della gara in testa. Fuori programma di Madonna: due ballerini della popstar si sono presentati sul palco le bandiera israeliana e palestinese e poi si sono abbracciati 

Musica: Tiromancino, dal 21 gennaio il tour teatrale

Parte il 21 gennaio “Fino a qui – Tour”, il tour teatrale dei Tiromancino. Federico Zampaglione e soci sono pronti a presentare live, in una versione originale, il loro ultimo progetto discografico “Fino a qui”, prodotto da Trident Music, oltre a molti celebri brani del loro repertorio.

Per la prima volta, i Tiromancino saranno accompagnati dall’Ensemble Symphony Orchestra, che vanta collaborazioni con numerosi artisti di fama internazionale (Sting, Kylie Monogue, Robbie Williams, Sam Smith, Luis Bacalov, tra gli altri). L’orchestra è diretta dal Maestro Giacomo Loprieno.

Per il concerto di Bologna, il 26 gennaio al Teatro Manzoni, salirà sul palco Luca Carboni che ha duettato con Zampaglione nel brano “Imparare Dal Vento”, contenuto del disco “Fino A Qui”.

Queste le date: 19 gennaio, San Benedetto Del Tronto (data zero); 21 gennaio, Firenze; 26 gennaio, Bologna; 27 gennaio, Torino; 28 gennaio, La Spezia; 31 gennaio, Napoli; 3 febbraio, Milano; 14 febbraio, Martina Franca (TA); 1 luglio, Roma.(ANSA).

Dischi Sacra / “La creazione” di Haydn come un Big Bang musicale

«Un “Big Bang” musicale, calcolato accuratamente»: è questa l’ipotesi di fondo da cui parte idealmente la registrazione della Creazione di Franz Joseph Haydn (1732-1809) realizzata da Andrés Orozco-Estrada e dalle compagini Houston Symphony Orchestra & Chorus. Come risulta dalle parole dello stesso direttore, l’intento ultimo è quello di celebrare il forte impatto visivo, quasi cinematografico della partitura: «Ciò che più apprezzo in questo lavoro è la pittura tonale e la modalità riccamente colorata con cui la musica descrive la natura e gli animali. Abbiamo cercato di dare all’ascoltatore la possibilità di immaginare le illustrazioni sonore ideate da Haydn, che distinguono questa eccezionale opera d’arte da qualsiasi altra».
Le fonti del testo, di cui si è occupato il barone Gottfried van Swieten, sono il Libro della Genesi, quello dei Salmi e il Paradise Lost di John Milton; l’oratorio è suddiviso in tre parti e si compone di 34 numeri – tra recitativi, arie, pezzi d’insieme e cori – che portano appunto in scena la storia della creazione attraverso una vivace serie di tableaux che spaziano dalla deflagrazione orchestrale chiamata a evocare il principio di ogni cosa all’irrompere del primo fascio di luce, dall’idilliaco duetto d’amore tra Adamo ed Eva all’inno di lode e ringraziamento finale rivolto al Signore. Nella Creazione secondo Orozco-Estrada, le linee interpretative risultano alquanto decise e marcate, quasi la partitura di Haydn fosse la colonna sonora destinata a un kolossal hollywoodiano. Musica di grande effetto, che sembra acquistare maggiormente peso verso la parte “beethoveniana” del suo baricentro espressivo – come nello scenografico quadro iniziale che raffigura il Caos primordiale – ma che sembra però perdere sul fronte del tratteggio delle sfumature più lievi e poetiche, dove maggiore attenzione va riposta verso la trasparenza degli impasti timbrici e la duttilità di soluzioni che rimandano a raffinatezze cameristiche di ascendenza mozartiana.

Franz Joseph Haydn
La creazione
Andrés Orozco-Estrada
Pentatone / Ducale (2 cd, euro 34)

da Avvenire

 

 

“LA MUSICA APRE ALLA BELLEZZA”

Famiglia Cristiana

Martha Argerich, la più grande pianista vivente, è stata una bambina prodigio.Martha cominciò a suonare il pianoforte all’età di tre anni nella natia Argentina e a otto anni si esibì per la prima volta in pubblico, suonando Mozart e Beethoven. Poi ha vinto i più prestigiosi concorsi internazionali e ha cominciato una carriera straordinaria che l’ha portata  a esibirsi nelle principali sale da concerto del mondo, spesso accompagnata da grandi direttori d’orchestra, come Claudio Abbado (ci sono bellissime foto che li ritraggono giovanissimi durante i loro concerti o in prova).

L’ex bambina prodigio della tastiera,  oggi 77 anni, ha una sensibilità particolare per l’educazione musicale. “Imparare la musica”, spiega, “è molto importante per i bambini, perché la musica offre un’apertura alla vita, ai sensi, alla bellezza”. Partendo da questa convinzione, Martha Argerich nel marzo del 2007 fondò l’Argerich Arts Foundation insieme alla pianista giapponese Kyoko Ito. Lo scopo della Fondazione è svolgere un programma educativo attraverso l’attività artistica, sviluppando la mente dei bambini e dei giovani talenti, ampliando e divulgando la cultura musicale coinvolgendo la popolazione del luogo in cui si svolgono le attività della Fondazione. Il 21° Festival si svolgerà dal 12 maggio al 2 giugno del 2019 nella località di Beppu, nella prefettura di Oita. OIta si trova nel sud del Giappone ed è uno dei luoghi legati alla diffusione del cristianesimo in Giapponese, grazie all’azione missionaria dei Gesuiti.

Un aspetto del programma educativo che vede protagonista Martha Argherich sono i“Concerti Pinocchio”. Come la fiaba di Collodi insegna a discernere il bene dal male, così i concerti e il racconto della Argerich e degli altri musicisti aiutano i bambini ad ampliare la loro mente e i loro orizzonti.

Per celebrare il 20° anniversario di questo progetto, il 16 dicembre Martha Argerich e Kyoko Ito si sono esibite in un concerto “da salotto”, riservato a pochi invitati nella elegante residenza dell’Ambasciatore del Giappone in Italia, Keiichi Katakami. Le due artiste hanno suonato a quattro mani l’Andante con 5 variazioni K 501 di Mozart e Ma mère l’oye di Ravel. Un’occasione unica per vedere da vicino, durante un concerto, un’artista fra le più ammirate nel mondo. Totale l’affiatamento fra le due pianiste. Un attimo prima di suonare la Argerich ha guardato la collega, le ha sussurrato in francese “C’a va?”  e dopo uno sguardo d’intesa le mani si sono posate sui tasti del pianoforte.

Affabile e rilassata, dopo il concerto Martha Argerich ha gustato alcune specialità tipiche della gastronomia della provincia di Oita e si è intrattenuta con gli ospiti. Le abbiamo chiesto quale, fra i tanti compositori di cui ha suonato la musica, le piacerebbe, per magia, incontrare. “Schumann”, ha risposto di getto, “la sua musica per me ha qualcosa di speciale”