Blog di notizie varie (a cura redazione Chiesa S. Stefano – Reggio Emilia)
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fonte: http://www.laliberta.info
Giornalisti e operatori della comunicazione dell’Emilia-Romagna si ritroveranno, venerdì 24 gennaio 2014 alle 16 nella sala conferenze del Museo diocesano di Reggio Emilia, per il tradizionale appuntamento in occasione della festa del patrono, san Francesco di Sales. Il convegno – dal titolo “Comunicazione al servizio della cultura dell’incontro”, che riprende il messaggio di Papa Francesco – è proposto dall’Ufficio regionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Emilia-Romagna (Ceer), in collaborazione con quello della diocesi di Reggio Emilia – Guastalla e con la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici).
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Introdurrà i lavori Edoardo Tincani, direttore del settimanale diocesano La Libertà, e dopo il saluto di monsignor Ernesto Vecchi, delegato per le Comunicazioni Sociali della Ceer, interverranno – coordinati dal sottoscritto – i giornalisti Ignazio Ingrao, del settimanale “Panorama”, e Paolo Rodari, del quotidiano “la Repubblica”. Seguirà il dibattito con le conclusioni di monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, che presiederà poi, alle 18.30, la Messa in Cattedrale.
Continua così il lavoro di coordinamento della pastorale della comunicazione sociale svolto dall’Ucs Emilia-Romagna. Dal 2005 i convegni regionali in occasione della festa del Patrono si sono svolti all’Istituto “Veritatis Splendor” di Bologna, dove nel corso degli anni i giornalisti hanno seguito le lezioni magistrali del cardinale arcivescovo di Bologna Carlo Caffarra, di monsignor Luigi Negri, oggi alla guida della diocesi di Ferrara-Comacchio, e di monsignor Ernesto Vecchi. Agli incontri hanno partecipato anche monsignor Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio nazionale Comunicazioni Sociali della Cei, e responsabili della Federazione italiana settimanali cattolici – Fisc (fra cui il presidente nazionale Francesco Zanotti), dell’Unione Cattolica stampa italiana – Ucsi, e di altre realtà della comunicazione, oltre al segretario dell’Ucs regionale, don Marco Baroncini, e all’assistente, don Alberto Strumia. L’anno scorso, per testimoniare vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto del maggio 2012 in Emilia, la sede dell’appuntamento è stata Carpi, anche per rendere omaggio alla memoria del carpigiano Odoardo Focherini, il primo giornalista italiano divenuto beato proprio nel 2013. Gli atti dei convegni sono stati pubblicati sulla rivista “Il Nuovo Areopago”.
Un incontro pubblico presso la Sala Conferenze del Museo Diocesano di Reggio Emilia, luogo scelto per l’incontro-convegno di venerdì 24 gennaio 2014, festa di san Francesco di Sales.
Attraverso questi incontri viene stimolato il lavoro degli uffici diocesani per le Comunicazioni Sociali affinché diventino sempre più luogo di incontro e confronto fra gli operatori delle varie realtà dell’informazione, dei media, presenti nel territorio e venga promossa la formazione, anche attraverso i corsi AniCeC (animatori della Cultura e della Comunicazione) della Cei. Il lavoro di unità, confronto e coordinamento a livello regionale è importante, infatti, per arricchire la motivazione dell’impegno nei media con il richiamo, nella ristrettezza di risorse umane e finanziarie, a superare la frammentazione, a selezionare mezzi e campi di intervento, nell’affascinante e innovativa dimensione digitale, un ambiente, una piazza da abitare sempre di più.
Tutto questo non può avvenire naturalmente solo attraverso una serie di azioni ancorché necessarie, ma va affrontato con un giudizio, un pensiero che affondi le proprie radici nel magistero e nell’approccio alla realtà senza che si resti isolati, autoreferenziali, con il rischio inevitabile di girare a vuoto.
Lo sguardo, invece, va allargato, posto di fronte alla ricchezza presente, e con coraggio, lavorando insieme, si può andare così verso nuove periferie aprendosi agli altri, rinnovando fiducia e speranza comunicando nuovi incontri.
Alessandro Rondoni
direttore Ufficio Comunicazioni Sociali Emilia-Romagna
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La visita ad limina, cioè alla soglia – sottinteso: delle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo – è l’occasione in cui i Vescovi si recano a Roma per incontrare personalmente il Papa, confrontarsi con i dicasteri vaticani (le Congregazioni o i Pontifici Consigli) e pregare – appunto – sulle tombe degli Apostoli.
I vescovi italiani aprono il secondo ciclo delle visite ad limina di Benedetto XVI. Il Santo Padre, infatti, in quasi sette anni di Pontificato ha incontrato uno alla volta tutti e cinquemila i Vescovi del mondo. Il Diritto Canonico prescrive che ogni Vescovo si rechi a Roma dal Papa almeno ogni cinque anni, ma l’aumento del numero dei vescovi ha obbligato a dilatare maggiormente i tempi. E l’avanzata età del Papa ha suggerito di ricevere i vescovi non singolarmente, ma a piccoli gruppi.
Dopo l’Abruzzo (col Molise), la Basilicata, la Calabria e la Campania, la prima regione ecclesiastica (in ordine alfabetico) che incontrerà il Papa sarà la nostra dell’Emilia-Romagna, dal 4 al 6 febbraio: un gruppo di sei vescovi della nostra Regione sarà in udienza dal Papa, con due giorni di anticipo, il sabato 2 febbraio, alle 11, e un secondo gruppo di otto, tra i quali il nostro vescovo Massimo Camisasca e l’arcivescovo di Ravenna-Cervia Lorenzo Ghizzoni, sarà ricevuto lunedì 4 febbraio alle 11.
Rispetto alla visita ad limina del gennaio 2007, il volto della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna è notevolmente modificato: solo tre vescovi (quelli di Bologna, Faenza, Imola) erano già nelle attuali sedi, inviati dal beato Giovanni Paolo II; gli altri undici sono stati elevati alla dignità dell’episcopato o trasferiti in una sede della nostra Regione da Benedetto XVI; una diocesi, quella di San Marino-Montefeltro, è attualmente vacante.
Per la nostra Regione, gli incontri coi dicasteri saranno concentrati nei giorni 4-5-6 febbraio; mentre le concelebrazioni previste saranno lunedì 4 alle 16 nella Basilica di San Paolo fuori le Mura; martedì 5, alle 8, nella Basilica Vaticana, presso l’altare della tomba di San Pietro; e mercoledì 6, sempre alle 8 nella Basilica Vaticana, presso l’altare del Beato Giovanni Paolo II. Il programma della visita si conclude con la partecipazione all’udienza generale del mercoledì nell’Aula Paolo VI.
A differenza del 2007, data la ristrettezza dei tempi, non sarà possibile organizzare un pellegrinaggio in giornata da Reggio. Siamo quindi tutti invitati a preparare e ad accompagnare la visita ad limina con la preghiera delle nostre comunità, nelle celebrazioni eucaristiche di domenica 3 febbraio; con la nostra preghiera personale, possibilmente davanti al Santissimo Sacramento o nell’adorazione eucaristica, che si terrà con questa intenzione nella cripta della Cattedrale durante i giorni della Visita; e con la preghiera dei nostri monasteri, del Seminario e delle comunità religiose, dei nostri fratelli e sorelle ammalati:
“Dona, Signore, salute, grazia, sapienza e forza al nostro Papa Benedetto; illumina e assisti col tuo Spirito il Vescovo Massimo e tutti i pastori dell’Emilia-Romagna, per intercessione di sant’Apollinare, patrono della nostra Regione”.
diocesi.re.it
E’ stato individuato dai vigili del fuoco il cadavere di uno degli operai che stanotte erano al lavoro nella fabbrica “Tecopress” di Dosso di Cento, frazione del comune di sant’Agostino (Ferrara). Al momento della scossa di terremoto.
Altri sei operai si trovavano al di fuori del capannone crollato: sono stati loro ad avvertire i soccorritori del fatto che lo sfortunato collega era rimasto intrappolato. Sul posto sono al lavoro venti specialisti del Saf (il nucleo speleo-alpino-fluviale) con il supporto delle gru. (AGI) E’ stata una notte di paura nella pianura padana. Un sisma di magnitudo 5.9, verificatosi alle 4,04 del mattino, ha ucciso quattro persone e ne ha ferite 50. L’epicentro e’ stato localizzato a 36 chilometri a nord di Bologna, e a una profondita’ di 10 chilometri. La scossa e’ durata circa venti secondi ed e’ stata seguita da altre di assestamento. La terra ha tremato con forza a Sant’Agostino di Ferrara, dove c’e’ stato il crollo di una fabbrica di produzione della ceramica.
Due operai sono morti. Un’altra vittima e’ stata registrata a Bondeno, ancora in provincia di Ferrara. Vi sono stati anche almeno due feriti, e danni anche a diverse chiese e campanili.
Poco prima del sisma, un’altra scossa di magnitudo 4.1 era stato avvertito in Lombardia
20 Maggio 2012 ore 11:50
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