ESTATE IN MISSIONE IN AGOSTO IL 45° CAMPO ESTIVO DI VOLONTARIATO A MUNYAGA IN RWANDA

agensir

Il profondo legame che unisce Reggio a Munyaga in Rwanda segna un’altra fondamentale tappa: dal 3 al 31 agosto si terrà il 45° campo estivo di volontariato nella missione dove ha generosamente operato il reggiano padre Tiziano Guglielmi – prematuramente scomparso il 19 maggio 1980.

Per iniziativa del Gruppo Rwanda Padre Tiziano Onlus partiranno 14 volontari accompagnati dal presidente Claudio Fantini; sette appartengono alla diocesi di Reggio Emilia-Guastalla: Alice, Beatrice, Marianna, Valentina, Giovanni, Francesco, Claudio; della diocesi di Modena è Vanessa; sei appartengono a quella di Bologna: don Massimo, Giacomo, Laura, Ester, Giacomo, Veronica. Importante risulta la presenza di don Massimo per la spiritualità del gruppo di volontari, che quest’anno è interdiocesano.

E’ questo il quarantacinquesimo campo estivo di volontariato – un bel record! – che il Gruppo promuove e non meno di 450 sono i volontari, giovani e meno giovani, che hanno fatto esperienza in Rwanda dal 1974, grazie alla provvidenziale idea di padre Tiziano Guglielmi, appartenente alla Congregazione dei Padri Bianchi.

Il Gruppo Rwanda Padre Tiziano con l’aiuto di tanti generosi benefattori e di preziosi volontari ha realizzato a Munyaga, nella diocesi di Kibungo, opere importanti e significative per lo sviluppo umano e spirituale della popolazione di quelle colline. Si tratta del Centro di Santità “Padre Tiziano”con il nuovo reparto di maternità; della scuola primaria in titolata alla maestra reggiana Aurora Giovannini; delle case per i poveri – aiuti a famiglie e studenti bisognosi; del progetto agricolo che attualmente dà lavoro a 7 operai, diretti da Sr. Bea. Chi desidera sostenere le attività del Gruppo Rwamda Padre Tiziano Onlus, che ha sede a Borzano di Albinea in via Ludovico Ariosto 1, può utilizzare il c/c bancario: EMILBANCA di RE: IBAN: IT 45 Q070 7212 8050 68220125020.

Nel mese di agosto durante la permanenza a Munyaga per “estate in missione” i quattordici volontari provvederanno alla manutenzione degli stabili e delle attrezzature e lavoreranno con la gente rwandese. Prenderà poi il via un nuovo progetto agricolo che sarà gestito assieme alla parrocchia di Munyaga con l’acquisto di terreni per meglio diversificare i vari prodotti agricoli. Il Gruppo Rwanda ha inoltre in animo la realizzazione di una nuova stalla, più capiente e più funzionale di quella attuale (costruita con tronchi d’albero). I partecipanti al campo estivo faranno esperienza di volontariato nelle case Amahoro – case della pace -, fondate da don Luigi, direttore della Caritas e fratello di Padre Tiziano, anch’egli prematuramente scomparso il 10 maggio 1996. I volontari, durante il mese di permanenza a Munyaga, effettueranno l’esperienza di un campo di formazione umana e spirituale, entreranno a diretto contatto e conosceranno così il popolo rwandese, la sua cultura, i suoi usi e costumi.

Il Gruppo di Amici “Raccolta del ferro vecchio” della parrocchia di San Lorenzo Martire di Gavasseto ha voluto devolvere una parte cospicua della somma raccolta (€ 1.000,00) – frutto del loro generoso impegno di volontariato – al Gruppo Rwanda per il nuovo progetto agricolo a Munyaga.

Il vescovo Massimo Camisasca assieme a don Pietro Adani, direttore del Centro Missionario Diocesano, ha fatto visita alla missione rwandese di Munyaga nel dicembre scorso.

gar

Anniversario / 11 LUGLIO 1989 – 11 LUGLIO 2019 MONS. GIBERTINI ERA NOMINATO VESCOVO DI REGGIO EMILIA-GUASTALLA

Il vescovo emerito Giovanni Paolo Gibertini ha ricordato oggi – 11 luglio – due importanti anniversari: il trentesimo della sua elezione a vescovo di Reggio Emilia-Guastalla e gli ottant’anni di professione religiosa nell’Ordine Benedettino.

Venne infatti chiamato da papa Giovanni Paolo II l’11 luglio 1989 – festa di San Benedetto Abate – a succedere a mons. Gilberto Baroni.

Nato a Ciano d’Enza (Re) il 4 maggio 1922 e battezzato con il nome di Giovanni, mons. Gibertini ha intrapreso nel 1938 il noviziato nei Benedettini assumendo il nome di Paolo; nel 1939 ha emesso la professione religiosa. E’ stato ordinato sacerdote il 12 agosto 1945 nell’abbazia benedettina di Torrechiara. La Sardegna per un trentennio è stata il campo d’azione pastorale di mons. Gibertini

Nel 1979 veniva eletto Abate del Monastero benedettino di Parma, alla cui guida è rimasto fino al 25 marzo 1983, quando da Giovanni Paolo II è stato chiamato a guidare la diocesi di Ales-Terralba; ha ricevuto la consacrazione episcopale il 25 aprile nella basilica di San Giovanni in Parma. Il 24 settembre 1989 ha fatto il suo ingresso nella diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, che ha guidato sino al 1998.

gar

Affidi illeciti nel Reggiano. Camisasca: bimbi tolti? È cultura anti-famiglia

Dopo il caso dei bambini della Val D’Enza sottratti ai genitori, interviene il vescovo Massimo Camisasca «Oggi esiste un sentire che vede nella famiglia un luogo oppressivo e perciò da colpire»

Il vescovo di Reggio Emilia, Massimo Camisasca

Il vescovo di Reggio Emilia, Massimo Camisasca

avvenire

«Esiste una cultura molto invadente che vede nella famiglia un luogo potenzialmente oppressivo e perciò da colpire ». Così il vescovo di Reggio Emilia, Massimo Camisasca, coglie uno degli aspetti più preoccupanti dell’inchiesta esplosa lunedì scorso. Un caso che rischia di confermare un sospetto che da tempo aleggia: esiste in alcuni settori delle istituzioni pubbliche una cultura anti-famiglia che vorrebbe sempre e comunque colpevolizzare l’operato dei genitori. Qualcuno ha puntato il dito contro una certa ideologia statalista ancora egemone in certi ambiti delle amministrazioni locali. Altri hanno fatto notare che alcune presunte responsabili dei fatti sarebbero state mosse dalla cosiddetta cultura Lgbt.

Qual è la sua opinione?
Per quanto riguarda l’inchiesta giudiziaria sui casi dei bambini sottratti alle famiglie della Val d’Enza e sulle accuse di abuso ai loro genitori mi rimetto completamente alla magistratura, di cui ho fiducia. Dobbiamo tra l’altro al suo lavoro investigativo l’emergere di questi fatti.

E per quanto riguarda l’affermarsi di questa cultura antifamiglia?
Non posso che rispondere affermativamente. Salvo restando le responsabilità dei singoli, oggi esiste una cultura molto invadente che vede nella famiglia (padre, madre e figli) un luogo potenzialmente oppressivo e perciò da colpire. Per ‘salvare’ un bambino occorre fare di tutto per ‘salvare’ la sua famiglia. Essa è la custode di diritti e doveri primari che nessuno stato può ‘normalmente’ avocare a sé. Indebolendo la famiglia si indeboliscono tutte le forme di aggregazione sociale in un paese.

E qui coglie davvero la presenza negativa della cosiddetta cultura Lgbt?
Purtroppo, in taluni casi, questa cultura partecipa di questo attacco alla famiglia, che vede come una contraddizione ai diritti dei singoli. Una famiglia vera invece custodisce i diritti di tutti e i doveri di tutti qualunque siano gli orientamenti religiosi, culturali e sessuali dei propri figli.

Fermo restando che in alcuni casi l’allontanamento di un minore può rendersi necessario e urgente, non sarebbe sempre meglio cercare di aiutare la famiglia d’origine?
È indubbio che oggi esistano delle famiglie debolissime e dei ragazzi perciò che difficilmente potrebbero trovare in esse l’ambito delle loro crescita. Penso a famiglie in cui i genitori sono tossicodipendenti, in cui la madre è stata abbandonata, in cui esiste una povertà materiale ed educativa molto radicata, in cui esiste una forte esperienza delittuosa… Non sono perciò assolutamente contrario all’affido, alle case famiglia. Conosco decine e decine di esperienze positive che devono esser custodite e sostenute dallo stato. Questo non vuol dire che i figli debbano essere comunque tolti alla famiglia. Molto dipende dalla statura morale e professionale degli operatori sociali e degli psicologi.


La cultura Lgbt partecipa a questo attacco alla famiglia, che vede come una contraddizione ai diritti dei singoli. Una famiglia vera invece custodisce i diritti di tutti e i doveri di tutti 


Dall’inchiesta emerge anche un altro fatto drammatico, il numero elevato di famiglie disgregate, fragili, comunque in difficoltà. Questa situazione non interpella anche le nostre comunità? Abbiamo fatto abbastanza per stare vicino a queste famiglie?
No, penso che non si sia fatto abbastanza, forse non si farà mai abbastanza. La nostra carità però deve vivere una conversione. Come ci indica il Papa dobbiamo imparare a condividere la vita delle persone in difficoltà. Se ogni credente dedicasse anche un’ora soltanto alla settimana per stare con una persona, tornando da lei con frequenza, un poco dell’immenso mare della solitudine e della povertà spirituale troverebbe una strada di cambiamento sia per chi è in difficoltà sia per chi offre un poco del suo tempo. Ho imparato tutto questo da don Giussani vivendo l’esperienza della Bassa agli inizi degli anni 60.

Non le sembra che alla base di questi drammi ci sia sempre ‘anche’ una carenza educativa. E qui forse ci sarebbe da interrogare la qualità della nostra pastorale per e con le famiglie. Meno matrimoni, megli figli ma anche una conflittualità crescente di fronte alla quale talvolta non abbiamo gli strumenti per intervenire. Cosa possiamo fare?
Nella visita pastorale che sto conducendo nella mia diocesi mi propongo due obiettivi per ogni comunità: il sorgere o il rafforzarsi della comunità giovanile e l’inizio di una piccola comunità di famiglie che possa essere anche il luogo dell’accoglienza di altre famiglie, soprattutto di quelle che sono sole, disorientate e ferite. Non voglio naturalmente propormi come un insegnante per nessuno, ma penso che non sia un caso che gli ultimi sinodi dei vescovi siano stati dedicati alla famiglia e ai giovani.

Nomine e trasferimenti in Diocesi

da La Libertà

In data 30 Giugno 2019 sono state comunicate alle comunità interessate e alla Diocesi tutta, le seguenti nomine di Mons. Vescovo:

Parroci:

DON DANIELE CASINI
Parroco dell’Unità Pastorale n.3 “Santa Teresa di Calcutta” in Reggio Emilia,
comprendente le parrocchie di San Michele Arch. in Pieve Modolena, San Pio X° P. in San Pio X°, Ognissanti in Cavazzoli e San Biagio V. in Roncocesi.
Fino ad ora Arciprete della Cattedrale e Parroco dell’U.P. “Ss. Crisanto e Daria”.

DON LUCA GRASSI
– Parroco di Sant’Agostino in Città
e nell’Unità Pastorale n.1/A “Santi Crisanto e Daria” in Reggio Emilia,
delle parrocchie cittadine di San Giovanni Ev. in Santo Stefano, Santissimo Salvatore in Santa Teresa e San Zenone V. e M. in San Zenone.
– Moderatore, nella stessa Unità pastorale, anche delle parrocchie cittadine della Cattedrale e diSan Prospero.
Fino ad ora Sacerdote “Fidei Donum” in Brasile.

DON RICCARDO MIONI (FdC)
Parroco dell’Unità Pastorale n.9 “Canali-Fogliano” in Reggio Emilia,
comprendente le parrocchie di San Marco Ev. in Canali e San Colombano Ab. in Fogliano.
Fino ad ora Sacerdote “Fidei Donum” in Brasile
Collaboreranno, con il nuovo parroco, i sacerdoti (FdC) della “Casa di preghiera” di Albinea.

DON PIETRO RABITTI
Parroco dell’Erigenda Unità Pastorale n. 42 “Puianello-Vezzano”
comprendente le parrocchie di Santa Maria Assunta in Puianello, San Martino V. in Vezzano sul Crostolo, Cuore Immacolato di Maria a La Vecchia, Sant’Eufemia V.M. in Pecorile, San Michele Arch. in Paderna e San Lorenzo M. in Montalto.
Fino ad ora parroco in ministero nella Diocesi di Porto-Santa Rufina (RM)

DON GIOVANNI RIVI
Parroco dell’Erigenda Unità Pastorale n. 18 “Baiso-Viano”
comprendente le parrocchie di San Lorenzo in Baiso, San Salvatore in Viano, San Giovanni Battista inSan Giovanni di Querciola, Santa Maria Assunta in Castello di Querciola, San Pietro Ap. in San Pietro Querciola, San Giovanni Battista in Rondinara, Ss. Quirico e Giulitta in San Romano e Santa Maria Assunta in Visignolo.
Fino ad ora parroco dell’U.P. “Canali-Fogliano”.

DON PAOLO TONDELLI
Parroco dell’Unità Pastorale n. 32 “San Francesco di Assisi”, in Castelnovo di Sotto
comprendente le parrocchie di Sant’Andrea Ap. in Castelnovo di Sotto, San Leonardo Ab. inCogruzzo, San Martino V. in Meletole e San Savino V. in San Savino.
Fino ad ora Vicario Parrocchiale dell’U.P.“Padre Misericordioso” in Reggio Emilia.

Amministratore Parrocchiale:

MONS. ALBERTO NICELLI
Amministratore parrocchiale della Parrocchia di Santa Maria Assunta nella Cattedrale di Reggio Emilia
appartenente alla U.P. 1/A “Santi Crisanto e Daria”.

Vicari Parrocchiali:

DON DANIELE BASSOLI
Vicario Parrocchiale dell’Unità Pastorale n.36 “Sant’Ilario-Calerno” in Sant’Ilario D’Enza
comprendente le parrocchie di Sant’Eulalia V.M. in Sant’Ilario D’Enza e Santa Margherita V.M. inCalerno
Fino ad ora Vicario Parrocchiale dell’U.P. “Santa Teresa di Calcutta” in Reggio Emilia.

DON GIONATAN GIORDANI
Vicario Parrocchiale di Sant’Agostino in Città
e dell’Unità Pastorale n.1/A “Santi Crisanto e Daria” in Reggio Emilia
comprendente le parrocchie cittadine di San Giovanni Ev. in Santo Stefano, Santissimo Salvatore inSanta Teresa e San Zenone V. e M. in San Zenone , Santa Maria Assunta in Cattedrale e di San Prospero V. in San Prospero.
Fino ad ora in Ministero festivo nell’U.P. “Paolo VI°”

 
Collaboratori Pastorali:

DON AMEDEO CANTARELLI
Collaboratore dell’Unità Pastorale n. 7 “Padre Misericordioso” in Reggio Emilia
comprendente le Parrocchie di Sant’Ambrogio V. in Rivalta, Sacro Cuore di Gesù alla Baragalla, Preziosissimo Sangue di N.S.G.C. al Preziosissimo Sangue e dei Santi Gervasio e Protasio Mm. inCoviolo.
Fino ad ora Parroco di Puianello

DON ANGELO GUIDETTI
Collaboratore dell’Unità Pastorale n.30 “Madonna pellegrina”
comprendente le parrocchie dei Ss. Gervasio e Protasio Mm. in Campagnola Emilia, Santa Maria Assunta in Fabbrico e San Giacomo M. in Cognento
Fino ad ora Parroco di Baiso

MONS. EMILIO LANDINI
Collaboratore dell’Unità Pastorale n.36 “Sant’Ilario-Calerno” in Sant’Ilario D’Enza
comprendente le parrocchie di Sant’Eulalia V.M. in Sant’Ilario D’Enza e Santa Margherita V.M. inCalerno.
Fino ad ora Direttore di Radio Pace Redazione Reggiana

DON GIANNI MANFREDINI
Collaboratore in Cattedrale, quale celebrante e confessore.
Fino ad ora Parroco nell’ U.P. “Santa Teresa di Calcutta”

DON GUIDO MORTARI
Collaboratore in Sant’Agostino in Città
Fino ad ora Parroco di Sant’Agostino in Città

Ministero festivo:

DON DANIELE MORETTO
Aiuto festivo nelle parrocchie cittadine dell’Immacolata Concezione e di San Giuseppe artigiano
Fino ad ora in ministero festivo a Campagnola, Cognento e Fabbrico

DON NICOLA RUISI (FSCB)
Aiuto festivo nella parrocchia cittadina di San Pietro
Fino ad ora vicario parrocchiale in San Pietro in città

DON GIANNI BREMBILLA (FSCB)
Aiuto festivo nelle parrocchie dell’U.P. “Cadelbosco”
comprendente le parrocchie di Cadelbosco di sopraCadelbosco di sottoVilla Argine e Villa Seta
Fino ad ora Aiuto festivo nelle parrocchie del centro storico

DON STEFANO TORELLI (SdC)
Aiuto festivo nelle parrocchie dell’U.P. “Beata Vergine della neve” a Reggio E.
comprendente le parrocchie di CastellazzoGavasseto, Marmirolo, Masone, Roncadella, Sabbione, Villa Bagno, Corticella e San Donnino di Liguria
Fino ad ora Collaboratore pastorale dell’U.P. “Santa Teresa di Calcutta”

Cappellania Ospedaliera:

DON ALBERTO NAVA
Cappellano dell’Ospedale di Sassuolo
Attualmente Collaboratore pastorale dell’ U.P. “Madonna di Campiano”

Inoltre:

DON GIANNI MANFREDINI
nominato Canonico del Capitolo della Cattedrale

DON DANIELE CASINI
nominato Canonico onorario del Capitolo della Cattedrale

DON GABRIELE BURANI
inviato come Sacerdote “Fidei Donum” nella nuova Missione in Amazzonia
Fino ad ora Sacerdote “Fidei Donum” in Brasile

DON GABRIELE CARLOTTI
inviato come Sacerdote “Fidei Donum” nella nuova Missione in Amazzonia
Fino ad ora Parroco dell’U.P. “San Francesco d’Assisi” in Castelnovo di Sotto”

DON ALESSANDRO ZANIBONI (Diacono)
In servizio pastorale nell’Unità pastorale n.3 “Santa Teresa di Calcutta”
Diacono-Seminarista alunno del sesto anno di Teologia

DON BOGUMIL KRANKOWSKI
rientra temporaneamente in Polonia per assistere i familiari con problemi di salute
Fino ad ora parroco nell’U.P. n. 18 “Baiso-Viano”

Servizi e uffici pastorali Diocesani:

Nuove nomine per il triennio 2019-2022:

DON MATTEO BONDAVALLI (CSFC)
Direttore dell’Ufficio Liturgico
Attualmente Parroco dell’U.P. “San Giovanni Paolo II° in Città
e incaricato per la musica liturgica e i concerti nelle chiese

DON GIONATAN GIORDANI
Assistente Spirituale della Caritas Diocesana

Nella stessa data sono state confermate, per il prossimo Triennio 2019-2022, le seguenti nomine dei Direttori e dei responsabili di Uffici e Servizi pastorali Diocesani

DON PIETRO ADANI (CSFC)
Centro Missionario diocesano, Ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese e Pontificie opere missionarie

DON STEFANO BORGHI
Ufficio Catechistico Diocesano
e Servizi per il Catecumenato e per l’Apostolato biblico

DON PAOLO CROTTI
Ufficio di Pastorale Familiare e degli adulti

DON MATTEO GALAVERNI
Servizio di Pastorale Universitaria

DON CARLO PAGLIARI
Servizio per la Pastorale Giovanile

DON ALESSANDRO RAVAZZINI
Servizio Diocesano Vocazioni

DIACONO FRANCESCO BRAGHIROLI
Ufficio Pastorale Migrantes

DON DANIELE SIMONAZZI
Servizio della pastorale dei “Popoli Nomadi”

DON MARIO PINI
Servizio della pastorale dello “Spettacolo viaggiante”

DIACONO ISACCO RINALDI e Dott. ANDREA GOLLINI
Direttore e Vice direttore della Caritas Diocesana

DIACONO REMO ZOBBI
Ufficio Scuola per l’insegnamento della Religione Cattolica (IRC)

Dott.sa CHIARA FRANCO
Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro

MONS. GIANCARLO GOZZI e DIACONO GIUSEPPE PIACENTINI
Responsabile e Segretario della Commissione Ecumenica Diocesana

MAESTRO GIOVANNI MAREGGINI
Istituto Diocesano di Musica e Liturgia e Coro Diocesano

MAESTRO PRIMO IOTTI
Cappella musicale della Cattedrale

Infine nella medesima data sono state confermate, per il prossimo Triennio 2019-2022, le seguenti nomine riguardanti i servizi amministrativi della Curia Vescovile:

MONS. CARLO PASOTTI
Cancelliere Vescovile e responsabile Ufficio Matrimoni
Vicario Giudiziale del Tribunale Diocesano

DON VASCO ROSSELLI
Vice Cancelliere e Notaio del Tribunale Diocesano

DON ANDREA PATTUELLI (CSFC)
Vicario Giudiziale aggiunto del Tribunale Diocesano

MONS. FRANCESCO MARMIROLI
Difensore del vincolo e promotore di giustizia del Tribunale Diocesano

DON AUGUSTO GAMBARELLI
Archivi Diocesani

DIACONO LORENZO PONTI
Servizio per la Promozione del Sostentamento economico della Chiesa

Dott. EDOARDO TINCANI e Dott. EMANUELE BORGHI
Direttore e Vice direttore del Centro Diocesano Comunicazioni Sociali

Dott. EDOARDO TINCANI
Capo Ufficio stampa

MONS. GIOVANNI COSTI e PROF. GIUSEPPE GIOVANELLI
Corresponsabili del Centro Diocesano Studi Storici “Mons. F. Milani”

MESSINA – Mons. Francesco Fasola, XXXI anniversario della morte. Solenne celebrazione in Cattedrale

Lunedì 1 luglio 2019, alle ore 17,30, nella Cattedrale della Diocesi di Messina, Lipari, S. Lucia del Mela, sarà celebrato il 31° anniversario della morte di mons Francesco Fasola che fu arcivescovo di Messina dal 1963 al 1977.  Sarà l’Arcivescovo emerito di Reggio Calabria – Bova S. E. Mons. Vittorio Mondello a presiedere l’Eucaristia.

Le iniziative proseguiranno alle ore 19 nella Parrocchia S. Caterina V. e M. con il saluto del Postulatore Mons. Giò Tavilla e l’intervento del Prof. Don Roberto Romeo, membro della Commissione storica della Causa e Direttore della Scuola Diocesana Teologica di Base, con una relazione dal titolo “Francesco Fasola e i giovani del suo tempo. Cuore di padre e carezza di Dio”. I commento musicali all’organo di Stefania La Manna con i soprani Chiara Lucà e Yulia Fedorenko.

L’organizzazione è curata dagli “Amici del Servo di Dio Mons. Francesco Fasola” della Parrocchia S. Antonio di Piazza Armerina, guidata dai coniugi Ettore e Ada Paternicò.

la locandina dell’iniziativa

Già durante la Messa nel  30° anniversario della morte, il 1 Luglio 2018 era stato compiuto un passo determinante nel prosieguo della causa di beatificazione e canonizzazione, iniziata il 31 marzo 2006. Dopo la lettura del decreto arcivescovile di nomina, i membri della commissione avevano giurato di compiere il dovere loro affidato e di custodirne il segreto, ponendo ciascuno la mano sui Vangeli. Loro compito sarà redigere una relazione tracciando il profilo del Servo di Dio alla luce degli scritti esaminati”.

“La causa, nella sua fase diocesana, raccoglie prove e testimonianze per attestare le virtù eroiche di mons. Francesco Fasola, affinché – dopo il completamento dell’iter nella Chiesa messinese, sia sottoposta al discernimento della Congregazione prima e del Santo Padre dopo perché mons. Fasola sia proposto come modello per i pastori e i fedeli”.

Mons. Fasola è stato Vescovo Coauditore di Agrigento, Vescovo di Caltagirone dal 1961 al 1963 e Arcivescovo di Messina per 14 anni (dal 1963 al 1977).

MONS. FRANCESCO FASOLA Nacque a Maggiora in diocesi di Novara il 23 febbraio 1898. Ordinato sacerdote il 26 giugno 1921, profuse a Galliate le primizie del suo ministero. Il desiderio di vivere in pienezza la sua vocazione lo spinse ad un più totale dono di sé nella Congregazione diocesana dei Padri Oblati dei Ss. Gaudenzio e Carlo – Missionari di Maria. Con fervore apostolico si adoperò in ogni angolo della Diocesi, nell’Azione Cattolica, come Pro-Vicario Generale, in qualità di Rettore del Sacro Monte di Varallo dove intervenne con coraggio nelle lotte tra fascisti e partigiani e protesse e salvò diverse famiglie ebree. Ordinato Vescovo il 2 maggio 1954, spese senza riserve le sue energie nelle Diocesi siciliane, come Vescovo Coadiutore di Agrigento, poi come Vescovo di Caltagirone e infine come Arcivescovo e Archimandrita di Messina, lasciando un’impronta indelebile del suo zelo di una tenerissima devozione mariana e di una instancabile passione per le anime. Ottantenne rientrò nella Comunità dei Padri Oblati, prima al Sacro Monte di Varallo e poi nella Parrocchia S. Giuseppe di Novara, alternando alla vita da contemplativo l’esercizio del ministero che le forze gli consentivano. Da lontano continuò ad amare la Sicilia e non cessò di seguire spiritualmente singole anime, famiglie e intere comunità religiose, con una paternità spirituale, tenera e forte. Celebrò l’ultima Messa nel 67° dell’ordinazione sacerdotale e il 1° luglio 1988 pronunciò il suo ultimo ‘Si” a Gesù che venne a chiamarlo per condurlo alla Casa del Padre. Le sue spoglie riposano nella Cattedrale di Messina.

Per l’intensa e fervorosa attività evangelica profusa nel lungo impegno pastorale, ha meritato l’appellativo di “Araldo e Apostolo di santità”.

Personaggio di grande caratura spirituale, dall’aspetto solenne ma paterno e benevolo, mons. Fasola è stato figura di “Padre e Pastore”, sempre col sorriso sulle labbra, e con tanta amorevole e incoraggiante disponibilità per tutti. Negli anni di episcopato svolto a Messina, durante il quale ha profuso tutte le sue energie con spirito di generoso servizio a beneficio delle anime a lui affidate, ha lasciato in tutti forti sentimenti di amore filiale e tanta gratitudine. I segni caratterizzanti della sua personalità: umiltà, semplicità, carità fraterna ed espressività gioiosa. La maggior parte delle testimonianze di chi ha conosciuto mons. Fasola, riferiscono di lui come di un edificante esempio di santità; un amorevole padre che sapeva suscitare fiducia e speranza in tutti.

PREGHIERA per la canonizzazione del Servo di Dio Mons. Francesco Fasola

Trinità Santissima, ti rendiamo grazie per aver donato alla tua Chiesa il Servo di Dio Francesco Fasola cristiano e vescovo di luminose virtù. Egli tutti raggiunse con paternità fiducioso nella Grazia divina innamorato della Vergine Maria infaticabile nella zelo pastorale. Con generosità e coerenza di vita insegnò l’obbedienza e la povertà la letizia e la dedizione per ogni vocazione l’amore per il Sacerdozio e la Vita Consacrata. Ti preghiamo unanimi di glorificare questo tuo Servo nel tuo Regno e se corrisponde alla tua volontà anche su questa terra. Ti imploriamo di concederci per i suoi meriti e la sua intercessione la grazia che ti chiediamo. Amen.

Domenica 12 maggio 1619: «O fortunata città di Reggio…»

Dopo 400 anni noi rinnoviamo la lode  che Alessandro Squadroni ha vergato nel «Fasciculus Laudum Regii Lepidi»

“O giorno glorioso e felice di una tanto grande traslazione! Giorno beato e celebre di una tanto grande festività! Giorno tanto sublime di un ammirabile trionfo e festivo in ogni tempo! O giorno da segnare veramente con una pietruzza bianca!” (A. Squadroni, Fasciculus Laudum Regii Lepidi, pagina 64).Non stiamo qui a ricordare la straordinaria partecipazione di autorità e di popolo, la processione cittadina con i carri allegorici, la Messa solenne con musiche preparate per l’occasione da don Aurelio Signoretti, Maestro di Cappella del Duomo. Non possiamo, tuttavia, non fare nostre le esclamazioni che quel giorno uscirono dal cuore di Alessandro Squadroni: “O fortunata, anzi fortunatissima, o beata, anzi beatissima città di Reggio, che possiedi questa venerata Immagine!…Quanti benefici ci sono stati concessi per mezzo tuo, o Maria! Tu per noi preghi, domandi e richiedi quanto ci è necessario; e preghi il Figlio per i figli, l’Unigenito per gli adottivi, il Signore per i servi. Tutte le generazioni ti proclamano beata, o Reggio: fra le tue mura sorge un tempio del quale niente è più santo, niente più prezioso!” (opera citata, pagine 65-71).

Ci piace richiamare anche la stampa di Giusto Sadeler (si veda, sotto, nel manifesto del 12 maggio 2019) che decora lo scritto di A. Squadroni. Maria Santissima vi appare Regina (la Corona) di pace (i rami di ulivo), Dominatrice e Protettrice di Reggio (la scritta latina dice Reggio reggia della Vergine); i rami intrecciati e legati indicano il vincolo pacifico che lega insieme la Madonna e la “sua” Reggio, nel cui disegno già appare il Tempio monumentale.
Il 12 maggio 1619 era la domenica di Pentecoste.

laliberta.info

In Duomo per san Valentino

Con gioia anche quest’anno la nostra Chiesa di Reggio Emilia-Guastalla propone una serata di festa e di preghiera con quanti si stanno preparando alla celebrazione del sacramento del matrimonio.
Come Chiesa vogliamo essere loro vicini in questo tempo speciale della loro vita, nel quale l’amore dell’uno per l’altra porta a grandi progetti di vita.
Desideriamo che la luce della fede possa risplendere nei loro cuori e sui loro volti per assaporare la gioia dell’amore in ogni circostanza della vita.

L’invito è per mercoledì 13 febbraio alle ore 20.45 in Cattedrale. Sarà con noi il vescovo Massimo che ci aiuterà con le sue parole a illuminare il cammino già intrapreso.
L’invito è rivolto anche ai sacerdoti, alle coppie di sposi e a quanti stanno accompagnando i percorsi in preparazione al matrimonio.

laliberta.info