Foglietto Letture e Salmo Prima Domenica Avvento (Anno C)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola

Scarica il foglietto della Messa >
Scarica le Letture del Lezionario >
Scarica il Salmo Responsoriale Cantato >

Il Vangelo di Luca è indirizzato ai cristiani della sua epoca ma anche a quelli di tutti i tempi, che devono vivere nella fede del Signore in mezzo al mondo. Sono parole di consolazione e di speranza, di fronte alle tribolazioni e alle tristezze della vita.
Gli stessi avvenimenti che disorientano gli uomini saranno per i cristiani il segno che l’ora della salvezza si avvicina. Dietro tutte le peripezie, per quanto dolorose possano essere, essi potranno scoprire il Signore che annuncia la sua venuta, la sua redenzione, e l’inizio di una nuova era.
La venuta del Signore non è considerata come una cosa vicina nel tempo. I cristiani devono pensare che la storia duri a lungo, fino alla creazione definitiva del Regno di Dio. È necessario dunque che essi abbiano un’attitudine paziente di fronte alle avversità, e perseverante nel cammino che li conduce alla vita piena.
Così, il vangelo mette in guardia contro il pericolo di rilassarsi nel quotidiano. Bisogna restare vigili, in preghiera, e chiedere forza, perché ogni affanno terreno smussa i cuori, distrae il pensiero e impedisce di vivere, senza angoscia né sorpresa, l’attesa gioiosa del Signore che è misericordia e vita nuova.

Europa: con il coronavirus Avvento on line ma non “virtuale”

La pandemia obbliga a modificare le consuetudini delle settimane che precedono il Natale. Un giro d’Europa dimostra però la volontà di continuare a pregare, stare insieme e fare festa, magari utilizzando le moderne tecnologie digitali. Tante le iniziative per i bambini. E così san Nicola, i presepi, i calendari e santa Lucia…

fonte SIR

Settimane d’attesa e di preparazione al Natale: l’Avvento è cominciato e nel tempo del Covid e delle sue restrizioni, questa realtà che segna la vita dei cristiani assume anche un volto virtuale e la comunità dei credenti si sposta on line. Alle messe in streaming, che ormai sono diventate una consuetudine un po’ ovunque, alle risorse spirituali che si erano già moltiplicate on line negli anni scorsi, si sono aggiunte novità virtuali a sostituire tradizioni che il distanziamento e i numeri contingentati nelle chiese quest’anno impediscono.

Dalla Francia all’Irlanda… Di calendari dell’Avvento – risorse che quotidianamente vengono pubblicate on line per nutrire i giorni che separano al Natale – se ne trovano ovviamente a profusione e non sono una novità. Qualche esempio: la diocesi di Parigi propone di scoprire, giorno dopo giorno un passo di “Fratelli tutti” attraverso un video di pochi secondi in cui compare una frase della nuova enciclica di Papa Francesco; la diocesi di Valenza, sempre in Francia, ogni giorno offre un video in cui appare una persona che svolge un servizio per la diocesi per “scoprire la ricchezza e la diversità della vita cattolica nella quotidianità, confinata o meno”.I vescovi francesi propongono una app per il telefono, su cui ogni giorno arriva una “risorsa spirituale”.Anche il sito dei vescovi irlandesi offre ogni giorno nuove proposte, a partire dalle letture della liturgia, accompagnate da un “audio-pensiero”, un brano di “Fratelli tutti”, un canto, e la condivisione attraverso i social di cose belle da segnalare con lo slogan “#SharingHope”, per creare una comunità di speranza anche nella distanza. Invece il calendario della parrocchia irlandese di Cobh è il “calendario della gentilezza”.

Ritiri, preghiere e podcast. Diventano virtuali e a distanza anche i ritiri, quelle giornate di silenzio, preghiera, meditazione e condivisione che spesso le parrocchie propongono in questo periodo. Ad esempio la diocesi di Reims lo propone on line, dal 6 al 10 dicembre. Chi si iscrive, riceverà un pensiero per iniziare la giornata, un podcast da ascoltare per la preghiera guidata, un canto dell’avvento da meditare, i testi per i diversi tempi di preghiera (lode, vespri, messa) e poi la sera ci si ritroverà su una piattaforma per ascoltare testimonianze, confrontarsi…

Germania: un solo grande coro. Ogni diocesi tedesca ha un calendario dell’avvento: quello di Aachen, ad esempio, invita a “stare vicini” e ad aprire ogni giorno una finestrella sul volto di un missionario o volontario della diocesi che racconta la vita e il Natale in un Paese lontano.Insieme al calendario, l’arcidiocesi di Friburgo ha anche proposto il “canta con noi per Natale”:siccome in questo tempo non si può nemmeno cantare in coro, tutti i fedeli dell’arcidiocesi son invitati a registrare on line la propria voce e immagine sulla base musicale di un canto natalizio; le voci verranno montate perché diventino “parte di un grande coro”.

Arcivescovo “in esilio”. L’arcivescovo di Misnk (Bielorussia), Tadeusz Kondrusiewicz, che da settimane è in Polonia perché le autorità bielorusse non gli consentono di rientrare, sta tenendo un ritiro on line da giovedì 3 dicembre a domenica 6 dicembre, “per i fedeli della parrocchia cattedrale e tutti coloro che desiderano unirsi a loro”. Spiega però l’invito che questa soluzione è stata pensata “non semplicemente per il Covid”.

San Nicola e i bambini. La fantasia si è scatenata per la festa di san Nicola, che il 6 dicembre passa nelle case a incontrare i bambini, benedirli e portare loro doni. Il vescovo santo quest’anno è in estrema difficoltà perché non può entrare nelle case o creare assembramenti per le strade. La tradizione, molto diffusa nel mondo di lingua tedesca, comunque sopravviverà anche al Covid. Alcune parrocchie hanno già annunciato che il santo si presenterà alla messe (il 6 cade di domenica quest’anno); altre hanno preparato degli itinerari con rigida tabella di marcia sul territorio parrocchiale e i bambini potranno salutarlo dalla finestra o scendendo per la strada mentre passa, ma stando alla distanza del bastone pastorale che san Nicola sempre porta con sé.Ci sono invece realtà in cui sono state pensate “visite digitali”: la diocesi di Essen ha organizzato 90 appuntamenti di circa 30 minuti ciascuno in videoconferenza:asili e gruppi di famiglie hanno prenotato la loro visita che avviene attraverso lo schermo tra il 4 e il 7 dicembre. E gli appuntamenti sono andati a ruba. In Austria, dove c’è un lockdown stretto fino al 6 gennaio, san Nicola ha l’autorizzazione per girare e fermarsi sulla porta di casa nel rispetto di tutte le norme igieniche e di distanza.

Spagna: la tradizione della “posada”. La stessa sorte subisce quest’anno la tradizione della “posada”, quel cammino processionale di Maria e Giuseppe che nel mondo ispanico passano per le strade, prima della nascita di Gesù, per cercare un posto dove far nascere il bambinello. Il sito spagnolo del Catholic Relief Service propone tre appuntamenti sulla piattaforma Zoom: ci “uniremo virtualmente e festeggeremo insieme come una famiglia”: ci saranno preghiere e canti, un quiz in cui mettere alla prova la propria conoscenza del Natale e vincere premi. E un invito: “prima di collegarvi, preparate i vostri tamburelli per cantare”.

Presepe in Austria, santa Lucia in Scandinavia.  La visita ai presepi? Difficile al tempo del Covid. E il Mariendom di Linz, in Austria, che ha uno dei presepi più grandi al mondo, vecchio di oltre cento anni, nei giorni di Natale lo renderà visitabile online, perché si sta lavorando a scansionare 30 delle 80 statue che lo compongono. Per quanto riguarda la tradizione di Santa Lucia, che si celebra il 13 dicembre, un po’ dipende da dove vive la meravigliosa ragazzina che squarcia la notte nordica portando sul capo una corona di luci. In Svezia, dove le restrizioni ora sono molto pesanti, Lucia potrà andare nelle scuole, classe per classe, a salutare i bambini, ma senza la presenza dei genitori e la tradizionale festa. Diventeranno invece “digitali” i numerosi concerti che solitamente riecheggiano in nome della santa nella notte in cui è avvolta la Svezia; li si potrà ascoltare nel chiuso della propria casa e non nelle chiese, come era abitudine.

La proposta. L’Avvento con i film: quattro titoli per quattro domeniche

Una selezione da guardare a casa: i suggerimenti nel nuovo sussidio della Commissione valutazione film della Cei
Sophia Loren in "La vita davanti a sé"

Sophia Loren in “La vita davanti a sé” – .

avvenire

Il sussidio della Commissione nazionale valutazione film della Cei Sguardi d’Avvento verso il Natale è strutturato in quattro tappe, legate ai Vangeli delle quattro domeniche di Avvento. Ogni settimana viene proposto un film con una scheda che lo approfondisce secondo una studiata articolazione. Anzitutto c’è un richiamo al Vangelo di Marco, al quale segue una suggestione di papa Francesco con una citazione breve quanto il testo di un tweet. La scheda prevede anche una parola chiave che ci porta nelle pieghe del commento pastorale della domenica. Cuore della scheda è lo skyline, o sfondo cinematografico, il momento cioè in cui si offrono le chiavi di accesso al film proposto, elementi utili per cogliere i vari richiami pastorali ed educativi (ogni film è anche trattato in maniera più estesa dalla Commissione film Cei nella scheda di valutazione pastorale disponibile sul sito Cnvf.it). In ultimo, un secondo consiglio di visione attraverso un titolo con maggiori potenzialità aggregative e dall’indubbio respiro familiare, scelto tra gli scaffali della storia del cinema.

Un Natale senza dubbio diverso, ma comunque possibile. In un’Italia dove ancora imperversa la tempesta del coronavirus siamo entrati nel tempo dell’Avvento. Un cammino scandito da quattro domeniche, da quattro tappe, che ci conducono al Natale, all’incontro con la speranza che si rinnova nella nascita di Gesù. In un momento in cui anche gli stimoli culturali e aggregativi sono inevitabilmente ridotti, con cinema, teatri e musei chiusi, la Commissione nazionale valutazione film (Cnvf), espressione dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, ha deciso di proporre un cammino cinematografico “differente” per questo Avvento, un modo per accostarsi al Natale attraverso una selezione di film da recuperare in ambito domestico semplicemente accendendo un computer, una smart-tv, un tablet oppure uno smartphone.

Si tratta del sussidio pastorale Sguardi d’Avvento verso il Natale (gratuito e scaricabile dai siti Cnvf.it o Comunicazionisociali.chiesacattolica.it oppure QUI), che ci aiuta a meditare sui Vangeli delle quattro domeniche di Avvento attraverso altrettante parole chiave: nostalgia, memoria, ricerca e incontro. A esse sono stati associati quattro titoli attuali, reperibili sulle piattaforme streaming: Tutto il mondo fuori (2020, su VatiVision) di Ignazio Oliva con la collaborazione di don Marco Pozza; La vita davanti a sé (2020, su Netflix) di Edoardo Ponti con Sophia Loren; L’altro volto della speranza (2017, su RaiPlay) di Aki Kaurismäki; e Bar Giuseppe (2020, su RaiPlay) di Giulio Base.

Curato da don Andrea Verdecchia, direttore dell’Ufficio comunicazioni della diocesi di Fermo e membro della Commissione film Cei, il sussidio permette di scandagliare la realtà odierna attraverso istantanee di un’umanità in affanno ma anche desiderosa di riscatto. «Un modo per accostarci al Natale stando più prossimi alla realtà – sottolinea Massimo Giraldi, presidente della Cnvf – e nel contempo nelle pieghe del Vangelo».

Si tratta dunque di un ciclo di visioni pronto a fornire occasioni di riflessione e dialogo per operatori pastorali e della comunicazione, educatori, catechisti e famiglie facendo i conti con un clima sociale difficile al tempo del Covid-19 ma anche con un diffuso spirito di resilienza. Come ricorda Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Cei, «dobbiamo provare a recuperare uno sguardo che sappia andare oltre l’emozione del momento e superare l’emergenza del tempo presente, per scorgere ancora una volta la stella».A questi lampi di realtà e di un’umanità stretta nelle fatiche del quotidiano, ma motivata da un desiderio di riconciliazione e di domani, il sussidio della Cnvf abbina anche alcuni grandi classici della storia del cinema e opere di anni più recenti accolte da ampio consenso. Un modo per allargare il campo della visione e coinvolgere tutti i componenti della famiglia, piccoli inclusi.

Ecco allora che a ogni tappa viene abbinato un secondo titolo da approfondire: si va da La vita è meravigliosa («It’s a Wonderful Life», 1946), di Frank Capra, a Tutti insieme appassionatamente («The Sound of Music», 1965), di Robert Wise, dal cartoon Disney-Pixar Up (2009), di Pete Docter, fino al più recente Nativity («The Nativity Story», 2006), di Catherine Hardwicke.

Sguardi cinematografici di oggi e di ieri, quindi, pensati per tutta la comunità come un’occasione per abitare al meglio lo spirito dell’Avvento, alternando lampi di cronaca a immagini di tenerezza e oscillando dalla favola “laica” sul Natale allo sguardo ravvicinato sul vero Natale: quello illuminato dalla Luce di speranza.

Segretario Commissione nazionale valutazione film della Cei

Online i sussidi per l’Avvento

È online, all’indirizzo https://liturgico.chiesacattolica.it/camminiamo-nella-speranza-fratelli-tutti-55-2/, il sussidio liturgico–pastorale dedicato al tempo di Avvento– Natale. Il sussidio è suddiviso in tre parti per agevolarne l’uso. L’intento è offrire un’occasione di riflessione e, con discrezione e sobrietà, accompagnare la preghiera della comunità ecclesiale, nel desiderio di potersi trovare riunita a celebrare. Si vuole altresì accompagnare la preghiera in casa, sostenendo la fede delle nostre famiglie e nutrendo la carità come espressione conseguente e spontanea di una vita alimentata dalla Parola e dal Pane di Vita. Le proposte di preghiera per le famiglie rimandano ad un link con indicazioni, letture e attività per favorire la preghiera con bambini piccoli o ragazzi con disabilità intellettiva, a cura dell’Ufficio per la pastorale delle persone con disabilità. Nel sito dell’Ufficio liturgico nazionale è disponibile un file pdf per la stampa e uno con i file audio dei canti consigliati, per favorire, mediante l’ascolto, la preghiera e la meditazione

Avvento: nascita e rinascita

Settimana News

di: Vinicio Albanesi

avvento

Con questa domenica inizia il nuovo anno liturgico chiamato Avvento. Le quattro settimane che separano dalla festività del Natale sono state interpretate, nella tradizione cristiana, come tempo di digiuno, di penitenza e di elemosina.

Gli storici dicono che solo relativamente tardi, nel V secolo, a seguito della prassi introdotta dai monasteri di San Colombiano, si incominciò a delineare il significato della preparazione al Natale.

L’interpretazione religiosa poggiava sul concetto della doppia venuta del Signore: nella nascita e nel momento finale.

Nel tempo è prevalso il clima di festa, aumentato, almeno in Italia, dalle vacanze dei ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado.

A scuola della Parola

La liturgia segue un altro percorso: la bellezza e l’attesa è prima di tutto l’accoglienza del cuore libero da ogni cupidigia e dai legami dell’esteriorità.

I brani indicati da questa prima domenica sono in parallelo tra la preghiera di lode e l’avvertimento della caducità della vita.

Nello scritto di Isaia i richiami a Dio sono di grande tenerezza: «Tu, Signore, sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore».

Il profeta si permette addirittura di provocare Dio stesso, anche se in forma di domanda: «Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema?».

Ma alla provocazione il profeta subito si risponde: «Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue mani».

Con rara profondità di introspezione, le parole bibliche indicano le componenti del cuore umano. Il desiderio di bene e di infinito e la pochezza delle contraddizioni terrene, per ricomporre il tutto nella preghiera di lode «siamo opera delle tue mani».

Il Vangelo di Marco ricorre alla parabola del padrone di casa che parte, ritorna e chiede conto a coloro ai quali è stata affidata, con l’avviso: «Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati».

In questo periodo tremendo a causa della pandemia, l’attenzione ad essere svegli è ben presente e sofferta.

Tempo di penitenza

La penitenza dell’Avvento è stata data. Non è un’opzione di Dio per punire, come qualcuno afferma o addirittura creata da complotti suggeriti dal demonio. La natura ha sbattuto in faccia le conseguenze dolorose e catastrofiche della gestione dissennata della terra.

La penitenza è sofferta dai ragazzi che non possono andare a scuola, ma sono costretti a seguire a distanza, nella freddezza degli schermi dei personal computer senza la frequenza e il contatto salutare dei loro coetanei.

L’hanno sofferta coloro che sono morti. I mezzi di comunicazione, quasi a giustificazione, hanno insistito nel raccontarci che erano di età molto grande con morbilità pregresse, come se fosse una consolazione. 50 mila morti sono molti, troppi in pochi mesi, nonostante il sacrificio di quanti hanno combattuto in prima linea: medici, infermieri, operatori che, con coraggio, hanno sfidato un nemico infido e invisibile, rimanendone alcuni vittima.

Hanno sofferto penitenza chi ha perso il lavoro, ha subìto la cassa integrazione o addirittura è stato ridotto in povertà.

La contraddizione tra una società opulenta e consumistica e il clima di paura e di contenimento dei contatti e delle mobilità, coinvolgendo addirittura la pratica religiosa, è forte.

Rivivere

Le risposte sono due: la presa di coscienza che qualcosa non ha funzionato, da cui la correzione dei comportamenti, oppure il desiderio di andare oltre, senza aver appreso la lezione.

Il desiderio di una festa, almeno in famiglia e tra gli amici, è una giusta pausa di respiro alle note che ogni giorno rattristano per le malattie e le morti.

Possiamo invocare Dio con le parole del salmo: «Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome».

È bene sottolineare il “facci rivivere”: un futuro più equilibrato, armonioso nel quale ognuno, con la propria storia, possa trascorrere sereni i giorni della vita.

Forse è la preghiera migliore in questo momento, accompagnata dalla coscienza che le cose debbono cambiare per stare meglio: essere più coesi, più tranquilli, più felici per la vita donata.

Vale la pena fermarsi e riflettere: non cadere nelle trappole del black Friday, perché si dimostrerebbe che non si è capito nulla. È utile pensare a un white Friday, un periodo di riflessione e spiritualità che riporti alla rinascita.

Avvento Green Dream

cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg

PER LA CURA DELLA CASA COMUNE
All’Istituto universitario salesiano di Venezia e Verona

Osservatore Romano

«Ringrazio i giovani dell’istituto universitario salesiano, e Cube Radio, di Venezia, per aver preparato un cammino di Avvento ispirato alla Parola di Dio di ciascuna domenica e alla Lettera enciclica Laudato si’. Grazie. Vi invito a coinvolgere altri giovani e utenti della rete nella preparazione del Santo Natale diffondendo, anche attraverso i social media di Vatican News, la Parola di Dio e invitandoli alla cura della Casa comune. Grazie. Prego per voi e pregate per me».

Con queste parole contenute in un videomessaggio il Santo Padre ha incoraggiato un gruppo di giovani dell’Istituto universitario salesiano di Venezia e Verona (Iusve) che fanno riferimento a Cube Radio, la loro emittente accademica, a coinvolgere i frequentatori degli schermi digitali in un itinerario denominato «Avvento Green Dream», composto da 26 frasi quotidiane tratte dalla Laudato si’, a partire da domenica 29 novembre sino alla viglia di Natale. Si tratta di un percorso ritmato da altrettante icone realizzate dai giovani stessi che si potranno ricevere quotidianamente tramite newsletter o canale Telegram, iscrivendosi direttamente dal sito cuberadio.it. «Un messaggio di speranza — ha detto don Nicola Giacopini, direttore dello Iusve — che dev’essere annunciato a tutti, specialmente ai ragazzi e ai giovani della social generation, ed è necessario arrivi fino agli ultimi confini della terra, in ogni luogo fisico e digitale». L’itinerario di Avvento è suddiviso in quattro macro tematiche che raccolgono la cura e la progettualità indicata da Papa Francesco nella Laudato si’, proposte settimanalmente anche dal nostro giornale attraverso lo sguardo di giovani che hanno sperimentato i benefici della cura della casa comune. I contenuti di «Avvento Green Dream» verranno pubblicati in italiano sui canali social dell’emittente Cube Radio e ripresi, in alcuni passaggi, anche dai social media di Vatican News. La traduzione del percorso in inglese, spagnolo e portoghese verrà invece veicolata attraverso i profili Facebook, Instagram e Twitter della Don Bosco Green Alliance, un’organizzazione internazionale che si adopera per sviluppare attenzione e impegno per ogni forma di vita sul pianeta e per formare una generazione di cittadini che si adoperino per la cura dell’ambiente.

di Luca Chiavegato

Il taccuino di Marica

Marica Padoan, ventunenne originaria di Roncade (Treviso) e studentessa di comunicazione all’Istituto universitario salesiano di Venezia (Iusve), ha sperimentato per la prima volta come gli scarti della società dei consumi possano trasformarsi in risorse durante un periodo di studi trascorso presso la Petroc University di Barnstaple (Inghilterra). «La docente Kim Jones — spiega la giovane — nell’ambito del progetto “Come diventare designer in Europa”, ci ha fatto realizzare un taccuino personale valorizzando prodotti di scarto, come vecchi stracci e giornali datati. Una provocazione che mi ha insegnato a trasformare l’esclusione in risorsa».

Marica ha accostato la Laudato si’  grazie un progetto didattico proposto dallo Iusve lo scorso ottobre: «L’installazione sensoriale “Armadio etico”, un’esposizione di indumenti dedicata a noi studenti, mi ha fatto toccare con mano come anche nell’ambito dell’abbigliamento ci siano soluzioni semplici che ci permettono di contrastare la “cultura dello scarto”: dal riuso dei vestiti alla gestione etica delle filiere di produzione. Questo percorso mi ha portato a leggere alcuni passi dell’enciclica e a comprendere come la vera differenza rispetto alla cura della casa comune non possa che partire dal mio impegno personale».

Dalla creatività di Marica è scaturito il progetto grafico «Avvento Green Dream», nato in seno all’attività pastorale di Cube Radio, l’emittente accademica dello Iusve, un itinerario quotidiano di preparazione al Natale condiviso, in parte, anche sui social media di Vatican News.

«L’illustrazione è immediata — spiega Marica — aiuta a fissare i contenuti nella memoria. Il mio è stato anche un tentativo di coinvolgere i coetanei nell’accostare la Laudato si’ . Durante il periodo di confinamento in casa ci siamo resi conto della grande dignità che la vita conserva in tutti i suoi stadi e di quanto il disequilibrio creato nell’ambiente circostante possa compromettere il bene comune e i rapporti umani».

Tra le pratiche trasformative proposte anche dai progetti accademici Marica ha scelto le più semplici: «Utilizzo quotidianamente una borraccia per limitare l’uso della plastica, faccio attenzione alla raccolta differenziata, riciclo pallet e cassette di legno. Gesti semplici che dimostrano tangibilmente a chi mi sta intorno come il contrasto alla cultura dello scarto possa partire da piccole azioni di ogni giorno che, a lungo andare, alzano la soglia di coscienza e trasformano lo sguardo sull’ambiente».