Siloe Film Fest. Un cinema contro il male

ANDREA FAGIOLI

Il Monastero di Siloe, a Poggi del Sasso, in provincia e diocesi di Grosseto, è una sorta di paradiso terrestre difficile da raggiungere. Ma quando ci sei, ti sembra davvero di essere fuori dal mondo. La piccola comunità benedettina che lo abita se l’è pure costruito, pietra su pietra, e non ha ancora finito. Il colle sui cui sorge domina la valle dell’Ombrone, non lontano dal Monte Amiata e dalla Val d’Orcia , e «scruta l’orizzonte – come dicono i monaci – per tuffarsi in mare, soprattutto nei tramonti dorati, dietro ai monti dell’Uccellina». È qui che dapprima è nato il “Creato in festa” e poi il “Siloe film festival”, dedicato al cinema documentario e ai cortometraggi a soggetto e d’animazione, che quest’anno, causa Covid, dopo la sospensione dell’anno scorso, dovrà per la gran parte della programmazione spostarsi al cinema Stella di Grosseto. Ma la parziale rinuncia al “paradiso” di Siloe non toglie comunque importanza a questa originale iniziativa nata sotto la direzione artistica dell’attore e regista bergamasco Fabio Sonzogni con la collaborazione di Fondazione Comunicazione e cultura e Fondazione Ente dello spettacolo.

Del Bene, del Male. Ma che cos’è il Male? è l’interrogativo col quale si misureranno le pellicole in concorso dal 23 al 25 luglio. «Da millenni proviamo a dire, in infiniti modi, che cos’è il male – hanno i spiegato ieri gli organizzatori del festival in una conferenza stampa presso la curia di Grosseto – . A ogni violenza subita, per ogni sopruso, invochiamo questo nome arcaico. Lo assegniamo ai nostri piccoli tormenti quotidiani e ai grandi desideri inappagati, alle inquietudini e ai disagi, all’infelicità e all’ingiustizia che da sempre ci pare governare il mondo. Alla morte, persino: il male più temibile di tutti. Comunque sia, ciò che è “male” per noi non dovrebbe esistere affatto. Vorremmo allontanarlo, scansarlo, cacciarlo via per sempre dalla nostra vita». Da qui la frase di Simone Weil, grande filosofa, pensatrice, mistica del Novecento scelta per esplicitare il tema del “SiloeFilmFestival 2021”: «Come il bene potrebbe amare il male senza soffrire? Anche il male soffre amando il bene». Le pellicole in concorso sono tutte prodotte tra il 2018 e il 2021. «Sono stati più di 6 mila – racconta Sonzogni – i cortometraggi pervenuti da tutto il mondo e saranno solo 12 i finalisti di diverse nazionalità, che confermano il carattere internazionale del festival: Australia, Francia, Iran, Svizzera, Svezia, Canada, Stati Uniti, Spagna e una folta rappresentanza italiana». Oltre le proiezioni, come nelle passate edizioni, sarà dato grande spazio a conferenze collaterali dove il tema del festival sarà affrontato dal punto di vista della giustizia, dell’arte, della teologia e della letteratura. Su quest’ultima sarà coinvolto, sabato 24 luglio alle 17,00 presso il cinema Stella, anche Alessandro Zaccuri, di Avvenire, per un intervento dal titolo “Se anche non dipendesse da me: il male e il suo doppio”.

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Monastero di Siloe, Poggi del Sasso