«Pingdemic»: a Londra supermercati svuotati

Supermercati, bar, negozi e benzinai inglesi chiusi per mancanza di personale. È l’effetto indiretto della vorticosa diffusione della variante Delta nel Regno Unito (ieri, altri 39.906 casi e 84 morti) che costringe migliaia di cittadini (618mila solo nell’ultima settimana) ad auto-isolarsi perché venuti a contatto con positivi.

Il neologismo che descrive l’emergenza è «pingdemic», termine che associa il concetto di pandemia a quello di tracciamento (ping).

Nel mirino delle proteste contro le chiusure e la conseguente corsa alle provviste di pasta, acqua e carta igienica c’è la App del sistema sanitario che localizza gli spostamenti e gli eventuali contagi segnalando la quarantena. Un sistema che il governo incoraggia ad utilizzare fino al 16 agosto. In isolamento non sono solo i dipendenti della grande distribuzione come Tesco e Waitrose ma, tra gli altri, anche i camionisti che trasportano carburante alle pompe BP, gli operai della Nissan, gli addetti ai trasporti locali. La catena di surgelati Iceland valuta l’assunzione temporanea di duemila nuovi addetti. L’esecutivo intanto lavora alla lista delle categorie che verranno esonerate dall’obbligo di isolamento ma, avverte, sarà molto «ristretta». ( A.Nap.)

Svuotati gli scaffali