Per accompagnare l’uomo nell’era digitale

La Chiesa deve favorire l’incontro con Cristo evitando la tentazione di manipolare le coscienze


Nell’era digitale la Chiesa deve imparare a “mettersi in cammino con tutti” per favorire l’incontro dell’uomo con Cristo, evitando la “tentazione” di “manipolare le coscienze”. Lo ha detto Papa Francesco ai partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ricevuti in udienza nella mattina di sabato 21 settembre, nella Sala Clementina. La posta in gioco, per il Pontefice, è quella di riuscire a dare risposte allo “smarrimento” e alla “solitudine” crescenti nell’epoca della globalizzazione, presentando “il volto di una Chiesa che sia la “casa” per tutti” e “riesca a portare calore e accendere il cuore”. Una Chiesa – ha spiegato – capace di “entrare nella nebbia dell’indifferenza senza perdersi”, di “scendere anche nella notte più buia” senza smarrirsi, di “ascoltare le illusioni di tanti senza lasciarsi sedurre”, di “accogliere le delusioni senza cadere nell’amarezza”, di “toccare la disintegrazione altrui senza lasciarsi sciogliere e scomporsi nella propria identità”.

(©L’Osservatore Romano 22 settembre 2013)