Padre nostro, nuova versione testo francese della preghiera è cambiato

“Non indurci in tentazione, ma liberaci dal male”. Recitano così le ultime parole del Padre nostro, la preghiera più celebre del mondo cristiano, secondo il testo introdotto 50 anni fa dal Concilio Vaticano II. Questa frase, tuttavia, è contestata da molti. I teologi, poi, ne hanno discusso per anni.

Una nuova traduzione integrale in francese della Bibbia — pubblicata nel 2013 e riconosciuta dal Vaticano — ha corretto lo scritto modificando il verbo da “non indurci in tentazione” a “non farci cadere in tentazione”. Dio, così, da “tentatore” diventa “protettore”. La versione “corretta” della preghiera è (e sarà) recitata in tutte le chiese francesi in occasione della prima domenica dell’Avvento e cancella l’idea di Dio che spinge i fedeli verso il peccato per vedere se riescono ad evitarlo.

La diocesi di Lugano, ovviamente, deve adeguarsi a quanto avviene in Italia”, ha detto il vescovo Valerio Lazzeri ai microfoni della RSI (ascolta l’audio). “La tempistica dell’introduzione di questa nuova formula dipende dalla volontà di promuovere una nuova edizione del missale da parte della Conferenza episcopale italiana. Il cambiamento è minimo e questa rinnovata frase, che ha sempre provocato discussioni, non credo che creerà troppi problemi”, ha aggiunto.

I vescovi francesi avrebbero dovuto aspettare la pubblicazione dei nuovi messaggi previsti nel 2019 — che porteranno anche altri cambiamenti —, ma la Conferenza episcopale ha deciso di accelerare i tempi, almeno per il Padre nostro. I cattolici del Belgio e del Benin hanno adottato la nuova versione già dalla Pentecoste, in giugno, come molte parrocchie francesi.

rsi.ch