Lo spostamento dell’ambasciata Usa in Ucraina da Kiev a Leopoli imprime la retromarcia a una giornata che è stata caratterizzata da spiragli diplomatici positivi sul tracciato di una de-escalation

La decisione prudenziale di muovere la sede diplomatica è coincisa con la dichiarazione del segretario di Stato, Antony Blinken, di una “drammatica accelerazione nell’ammassarsi delle forze russe” al confine, ribadita dal Pentagono e dal portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, secondo cui non vi sono segnali di de-escalation militare sul fronte russo. E Washington ribadisce che una invasione sarebbe possibile “in qualsiasi momento”.

Eppure, lo stesso Blinken ha sottolineato che gli sforzi per una soluzione diplomatica da parte americana continuano, come è stato ribadito anche al termine della telefonata tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e il premier britannico Boris Johnson. Per entrambi, c’è ancora “spazio per la diplomazia”.

Agi