L’arcivescovo di Nagasaki: “Dall’atomica al fuoco olimpico di pace”

Papa Francesco si è recato a Nagasaki il 24 novembre 2019, nel corso del viaggio apostolico in Giappone e Thailandia

Il Giappone e il mondo ricordano oggi il bombardamento nucleare statunitense che devastò il 6 agosto 1945 Hiroshima e, tre giorni dopo, Nagasaki. L’anniversario cade a due giorni dalla fine dei Giochi Olimpici “che, come monsignor Joseph Mitsuaki Takami sottolinea, sono per ogni nazione un invito alla vera pace, quella che non si costruisce di certo con il possesso delle armi nucleari”

Andrea De Angelis – Città del Vaticano 

Sono trascorsi 76 anni da quei giorni orribili, in cui il mondo scoprì la devastante potenza distruttrice delle armi più pericolose mai costruite sulla Terra. I due attacchi nucleari, attuati dagli Stati Uniti sul finire della Seconda guerra mondiale, causarono oltre 100mila vittime ad Hiroshima e Nagasaki, bombardate rispettivamente il 6 e il 9 agosto del 1945. Secondo alcune stime, i morti potrebbero essere stati quasi 200mila. Si tratta del primo ed unico attacco nucleare in guerra nella storia, ma lo sviluppo degli armamenti ed il loro possesso da parte di numerosi Stati dimostra come la pace sia a rischio. Anche per questo è importante ricordare quei tre giorni che hanno segnato la storia di un Paese, il Giappone, su cui da due settimane sono puntati i riflettori del mondo per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, posticipati di un anno a causa della pandemia. Le Olimpiadi si concluderanno domenica 8 agosto, poi dopo due settimane sarà la volta delle Paralimpiadi.

La testimonianza dei sopravvissuti

Alle 8:15 il rintocco della campana ha scandito l’inizio del minuto di silenzio; l’orario esatto in cui gli Stati Uniti lanciarono la bomba atomica su Hiroshima, provocando all’istante decine di migliaia di morti e riscrivendo, in modo tragico, la storia dei conflitti mondiali e facendo conoscere al mondo – con il passare, in realtà, del tempo – gli effetti devastanti delle armi nucleari. Anche a distanza di decenni. La città giapponese commemora l’anniversario all’interno del Parco del memoriale della Pace. A causa della pandemia il numero dei partecipanti è stato ridotto a qualche centinaio di persone, rappresentanti 86 diverse nazioni unite in nome della pace. Il sindaco di Hiroshima, Kazumi, ha sollecitato il Governo a far sì che le trattative per la revisione del Trattato di non proliferazione nucleare possano riprendere, nonostante la pandemia. Il Giappone, pur essendo l’unico Paese vittima di un attacco atomico, non ha ratificato il Trattato. Anche oggi alla cerimonia erano presenti gli hibakusha, i sopravvissuti all’attacco nucleare. La loro età media si aggira sugli 84 anni.