Il coronavirus scuote anche le chiese in piena Quaresima

(di Manuela Tulli) (ANSA) – ROMA, 1 MAR – Il coronavirus scuote anche le chiese in piena Quaresima. Se al Nord Italia le messe sono state celebrate in streaming, senza fedeli presenti, arriva anche la prima chiesa chiusa a Roma. I preti residenti a San Luigi dei Francesi, interdetta da domenica al pubblico, sono stati messi in isolamento a titolo precauzionale. Lo rende noto l’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede dopo che un religioso, rientrato a Parigi dopo aver soggiornato nella comunità della Chiesa, è stato ricoverato all’ospedale Bichat di Parigi. Il prete ha lasciato Roma il 15 febbraio, il 25 è stato riscontrato positivo al coronavirus e il 28 febbraio è stato ricoverato. “Le sue condizioni non destano preoccupazione”, fa sapere l’ambasciata visto che S.Luigi è la chiesa ufficiale di Francia a Roma.

E slitta anche il mega-evento con il Papa che era previsto ad Assisi dal 26 al 28 marzo. Il comitato organizzatore di Economy of Francesco informa infatti che “vista la difficoltà oggettiva che in questo momento tanti giovani stanno avendo negli spostamenti a livello internazionale e nazionale, il Santo Padre, di intesa con il comitato, ha fissato al 21 novembre 2020 la nuova data del suo incontro con i giovani ad Assisi”. Lo ha fatto sapere il direttore della struttura informativa dell’evento, padre Enzo Fortunato. L’incontro con i giovani economisti si doveva tenere dal 26 al 28 marzo.

Oltre alla chiusura “fino a nuova disposizione” di San Luigi, chiesa nel cuore di Roma che conserva alcuni dei quadri più belli di Caravaggio non si è celebrata messa neanche a Sant’Ivo dei Bretoni. E sempre per rimanere in Francia, alza le misure di precauzione anche il santuario mariano più frequentato d’Europa, quello di Lourdes. Sono state chiuse le piscine e, in vista dei pellegrinaggi di massa, che partiranno il 5 aprile con la domenica delle Palme, è stata messa in campo una struttura che sarà in grado di far fronte anche alla eventuale presenza di pellegrini affetti dal nuovo virus.

Intanto l’arcivescovo della diocesi più grande del mondo, monsignor Mario Delpini, ha celebrato la messa per la prima domenica di Quaresima, senza fedeli, nella cripta del Duomo di Milano. “Di fronte alla paura, i rimedi possono essere un’informazione più sobria e affidabile e un senso di solidarietà verso le persone più fragili”, ha sottolineato. Invece l’arciprete del Duomo, mons. Gianantonio Borgonovo, si appella alle istituzioni affinché rivedano il provvedimento restrittivo, almeno per le messe feriali frequentate da poca gente. “E’ irragionevole impedire le celebrazioni mentre i bar sono aperti”, ha commentato.

A Venezia le campane delle chiese, chiuse alle celebrazioni pubbliche, sono suonate a distesa come “grido di speranza” in relazione all’emergenza coronavirus. L’indicazione è stata data dal Patriarca, mons. Francesco Moraglia, che ha celebrato la funzione, alla sola presenza della comunità del Seminario, dall’altare maggiore della basilica della Salute a Venezia, la chiesa fatta erigere in laguna per ricordare la peste che colpì la città tra il 1630 e il 1631. (ANSA).