Governo. Mattarella respinge le dimissioni di Draghi. Mercoledì alle Camere

Il M5s è uscito dall’aula del Senato per il voto sul dl Aiuti. Il premier al Quirinale, poi l’annuncio al Cdm. Il Colle rimanda il premier al Parlamento: “Totale identità di vedute”

Draghi al Quirinale

Draghi al Quirinale – Ansa

Avvenire

Oggi è il giorno del voto di fiducia al Senato sul dl Aiuti. Il M5s esce dall’aula aprendo di fatto una crisi di governo. Draghi sale al Quirinale e annuncia le sue dimissioni. Mercoledì confronto in Parlamento. I fatti ora per ora

Ore 21:30 Una nota del Quirinale precisa che “in riferimento ad alcune notizie circolate nel pomeriggio, si sottolinea che nel colloquio tra il Presidente Mattarella e il Presidente Draghi si è registrata una totale identità di vedute”.

Ore 21:00 Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo che Mattarella ha respinto le sue dimissioni, ha incontrato la Presidente del Senato Elisabetta Casellti a palazzo Madama. Draghi parlamentarizzerà la crisi mercoledì 20 luglio. Draghi non ha potuto incontrare stasera il Presidente della Camera Roberto Fico a causa del covid. Draghi, che è nel pieno delle sue funzioni, sarà in visita istituzionale in Algeria lunedì 18 e martedì 19.

Ore 19:45 Salito al Colle, il premier Draghi presenta nella mani del presidente le sue dimissioni. Ma Mattarella le respinge e rimanda il governo alle Camere. Su indicazioni di Mattarella, Draghi si presenterà in Parlamento mercoledì.

Ore 18:30 – In Consiglio dei ministri il premier Mario Draghi ha presentato le sue dimissioni. Ha ringraziato i ministri per i “tanti risultati conseguiti insieme”. Ha detto che ha adoperato il suo “massimo impegno per andare avanti ma non è stato sufficiente”. Ecco il suo discorso:

Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più.

È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani. Grazie.