Crisi. 130mila soldati russi al confine, il vescovo di Kiev: prosegua il dialogo

Sono arrivati i missili dalla Lituania e le munizioni dagli Usa. Il cancelliere tedesco Scholz lavora per disinnescare le tensioni: “Ci aspettiamo dalla Russia chiari segnali di de-escalation”
130mila soldati russi al confine, il vescovo di Kiev: prosegua il dialogo

Reuters

L’Ucraina si prepara alla guerrasono arrivati i missili dalla Lituania e le munizioni dagli Usa.Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo il viaggio della settimana scorsa negli Stati Uniti, ha incontrato a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre martedì sarà a Mosca da Vladimir Putin nel tentativo di disinnescare le tensioni.

“La mia visita in Ucraina avviene in un momento molto grave”. Lo ha detto Olaf Scholz durante la conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino Zelensky, ribadendo la solidarietà della Germania all’Ucraina. Ed annunciando altri 150 milioni di euro di aiuti finanziari al Paese dell’Europa orientaleSecondo Zelensky inoltre l’adesione dell’Ucraina alla Nato ne garantirebbe la sua sicurezza.

Siamo pronti ad un serio dialogo con la Russia sulle questioni della sicurezza europea” ha aggiunto Scholz durante la conferenza stampa a Kiev, ribadendo la volontà di evitare l’escalation ma aggiungendo però di voler “essere chiaro: se la Russia di nuovo viola l’integrità territoriale, noi sappiamo che fare“.
“Siamo pronti ad ampie ed effettive sanzioni in coordinamento con i nostri alleati”, ha detto il cancelliere tedesco che ha ricordato, riguardo al dialogo con Mosca, che “Nato e Usa hanno presentato alla Russia proposte concrete, che noi sosteniamo. Ora noi aspettiamo la reazione – ha concluso il cancelliere tedesco – una risposta dalla Russia”.

Avvenire