Nello stato indiano di Jammu e Kashmir, alla frontiera pakistana, è tuttora in vigore il coprifuoco. Il conflitto tra l’esercito e i gruppi indipendentisti si è infiammato dopo l’uccisione, avvenuta a luglio, di Burhan Wani, noto militante, cui è seguita una serie di attentati e attacchi alle basi militari. La tensione è alta e la popolazione vive sotto sorveglianza militare, mentre scuole, università ed esercizi commerciali sono fermi. Anche le feste e le assemblee religiose sono per ora sospese.
Il messaggio del Cardinale Cleemis, inviato a Fides, invita i credenti di tutte le religioni a unirsi in una preghiera per la pace, valore cha accomuna tutte le fedi: “Il 2 ottobre abbiamo celebrato il compleanno del Mahatma Gandhi; il 4 ottobre è stata la festa di san Francesco di Assisi, messaggero di pace. L’11 ottobre si celebra la festa indù del Dusserah, che è la vittoria del bene sul male; il Muharram, festa significativa per i musulmani, cade il 12 ottobre; il 20 ottobre i sikh ricordano la nascita del guru Granth, mentre il 30 ottobre celebreremo il Deepavali, la festa che segna la vittoria della luce sulle tenebre. Tra tutte queste feste religiose, il nostro amato paese affronta una sfida straordinaria, specialmente ai suoi confini. La Chiesa cattolica , con tutti gli altri credenti, vuole pregare per la giustizia, la pace, la prosperità, l’armonia e l’unità” conclude il Cardinale. (PA) (Agenzia Fides 5/10/2016)