Addio al bisturi: alle Molinette l’ultima frontiera contro l’ingrossamento della prostata è il vapore acqueo

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Una nuova tecnica e un nuovo traguardo della medicina mininvasiva per risolvere un tema comune tra gli uomini con il passare degli anni, il progressivo ingrossamento della prostata, senza dover ricorrere al bisturi: il vapore acqueo, ultima novità presso l’Urologia universitaria dell’ospedale Molinette.

I numeri

I numeri dicono tutto: di Iperplasia prostatica Benigna soffre il 43% dei settantenni italiani e il 75% degli over 80. Il disturbo si manifesta con disfunzioni e problemi urinari, causati dalla compressione anomala di uretra e vescica, che hanno impatti molto pesanti nella vita quotidiana. Destinata a peggiorare con l’età, la patologia viene trattata nella fase iniziale soprattutto con terapie farmacologiche. Quando però i farmaci non sono più efficaci, è necessario puntare su opzioni più drastiche: dal ricorso al catetere all’intervento chirurgico.

Nuova strada

Per fortuna, la tecnologia ha fatto passi da gigante, mettendo a punto nuove soluzioni terapeutiche e trattamenti sempre meno invasivi. Questa procedura impiega la corrente di radiofrequenza per generare energia termica sotto forma di vapore acqueo, da iniettare nella prostata in dosi controllate di circa 9 secondi per un totale di 8-10 iniezioni per ogni seduta. Il vapore, iniettato nel tessuto prostatico, si disperde nello spazio interstiziale tra le cellule del tessuto e, contemporaneamente, si raffredda e si condensa. A contatto con il tessuto prostatico l’energia termica immagazzinata nel vapore viene liberata, determinando la denaturazione delle cellule e la loro conseguente necrosi: le cellule denaturate vengono assorbite gradualmente dal normale metabolismo corporeo, riducendo così il volume del tessuto prostatico che occlude l’uretra. La condensazione del vapore genera anche il rapido collasso del sistema vascolare rendendo la procedura non cruenta.

I vantaggi

Il trattamento basato su vapore acqueo non richiede necessariamente il ricovero ospedaliero e può essere praticato anche in ambulatori specializzati o in day hospital. E ancora: tra le caratteristiche di questa tecnica rientrano la preservazione di attività sessuali e il mantenimento della corretta funzione urinaria.

La presentazione

Se ne parlerà durante l’evento formativo destinato ai giovani urologi promosso il 9 e 10 novembre a Torino dalla Urologia universitaria delle Molinette, con presenze da tutta Italia e dall’estero, l’occasione per confrontarsi sulle soluzioni terapeutiche più avanzate e per partecipare a sessioni di chirurgia in diretta in collegamento con le sale operatorie, con la supervisione e gli interventi del professor Paolo Gontero, direttore della Clinica urologica universitaria. Tra le procedure, per esempio, l’enucleazione della prostata con il laser verde ad altissima precisione o il nuovo trattamento che, per l’appunto, affida esclusivamente al vapore acqueo la soluzione dell’ipertrofia prostatica benigna.

La Stampa